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Interviste

Arcobello: “Cercavo nuove motivazioni, sono queste sfide a spingermi per dare il massimo”

Lo statunitense non ha paura della pressione: “Sono abituato a quella di Berna, le aspettative del Lugano mi caricano”. Sull’incertezza del campionato: “Giocare senza tifosi è impensabile, ma a noi non resta che lavorare”

LUGANO – Tra i volti più attesi in maglia bianconera c’è sicuramente quel Mark Arcobello che da quando è in Svizzera è costantemente tra i top player del campionato e si è laureato due volte campione svizzero con il Berna.

Lunedì mattina anche lo statunitense ha svolto il consueto primo allenamento di fronte al suo nuovo pubblico: “Speriamo possano assistere presto a delle partite – commenta il 32enne – ho giocato un paio di match senza pubblico ed è stato triste oltre che molto strano”.

Mark Arcobello, immaginiamo che ritrovare il ghiaccio dopo così tanto tempo sia stato molto importante…
“Avevamo già fatto qualche pattinata, ma entrare in modalità ghiaccio “vero” non è stato semplice dopo così tanto tempo. Ad ogni modo è stato bello potersi allenare con nuovi compagni, è stata una spinta in più”.

Come stai vivendo la situazione legata alla pandemia? Proprio gli USA sono uno degli stati più colpiti…
“La situazione è difficile per tutti, e anche qui faccio attenzione a seguire i protocolli di sicurezza e indosso la mascherina dove è richiesto. Personalmente non vedo molta differenza con quello che ho vissuto negli USA, anche se il modo di gestire l’emergenza laggiù è cambiato parecchio nelle ultime settimane. Speriamo tutti che la situazione possa migliorare al più presto”.

Vista l’incertezza su una prossima partenza del campionato, per voi è difficile mantenere la concentrazione sul lavoro quotidiano?
“La situazione generale non ispira molta fiducia, ma noi dobbiamo solo cercare di concentrarci sul nostro lavoro giorno per giorno, arrivare alla pista motivati e crescere di allenamento in allenamento. Non sappiamo quello che succederà ma noi lavoriamo per essere pronti a partire a settembre. Certo, la frustrazione è palese, perché tutti vorremmo ricominciare e vedere i tifosi alle piste ma questo non dipende da noi. In tutto il mondo dello sport ormai la situazione è questa, noi possiamo solo lavorare per tenerci pronti quando sarà il momento di partire”.

E riguardo la tua scelta di venire a Lugano come stai vivendo queste prime settimane in Ticino?
“Sono sempre più convinto di aver fatto un’ottima scelta, mi trovo benissimo e la mia famiglia adora già Lugano. Stiamo ancora “esplorando” questa bellissima zona, ma per ora va tutto alla grande”.

Dopo una stagione difficile a Lugano ci si aspetta molto dagli stranieri, è una pressione che senti particolarmente?
“Per me è una nuova sfida ed è questo che mi carica al massimo, a Berna ho vinto tanto e dopo quel bellissimo periodo avevo bisogno di nuove motivazioni e Lugano è esattamente quello che stavo cercando. La pressione non mi fa paura, sono abituato a giocare sotto grandi aspettative ed è questo che mi spinge sempre a dare il massimo”.

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