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Coppa Spengler

Ambrì pronto al debutto alla Coppa Spengler, 93esima edizione al via giovedì pomeriggio

I leventinesi inaugureranno il tradizionale torneo affrontando il Salavat Yulaev di Ufa, a Davos senza sei tra i suoi migliori giocatori. Il Team Canada cercherà di tornare alla vittoria, in pista anche TPS e Ocelari Trinec

KEYSTONE-SDA/Gian Ehrenzeller

DAVOS – L’appuntamento natalizio per tutti gli appassionati tornerà puntuale anche quest’anno e, con la presenza dell’Ambrì Piotta, la 93esima edizione della Coppa Spengler sarà sicuramente una di quelle speciali da vivere dall’inizio alla fine.

La squadra di Luca Cereda si presenterà al torneo grigionese dopo aver vissuto un dicembre eccezionale con 14 punti conquistati sui 18 disponibili, bilancio che renderebbe l’Ambrì secondo in clasifica in un’ipotetica graduatoria mensile, dietro solamente allo Zugo (16 punti).

Se da un lato per i leventinesi nessun giocatore infortunato potrà fare il suo rientro in questa Coppa Spengler –  ad eccezione di Upshall, che vestirà però la maglia dei Team Canada – l’Ambrì potrà contare su quattro innesti.

Il canadese Wojtek Wolski – che ha anche la nazionalità polacca – aveva lasciato la NHL al termine dell’ultimo lockout, dopo aver ottenuto 334 punti in 480 partite con Avalanche, Coyotes, Rangers, Panthers e Capitals.

Dal 2013 si era trasferito in KHL, dove ha vinto una Gagarin Cup nel 2016 con il Metallurg Magnitogorsk. La sua carriera aveva subito una brusca battuta d’arresto nell’ottobre 2016, quando era andato a sbattere violentemente contro la balaustra incassando un brutto colpo in pieno volto.

L’episodio aveva provocato la frattura di due vertebre cervicali, un trauma alla colonna vertebrale ed una commozione cerebrale, che gli avevano impedito di tornare sul ghiaccio per l’intera stagione.

Dal 2017 era rientrato in pista facendo la spola tra Magnitogorsk e Pechino, sino alla rescissione contrattuale dello scorso 5 dicembre. Si vociferava di un suo passaggio in Svizzera già la scorsa estate, chissà che con una buona Spengler non possa strappare un accordo in NLA.

Gli altri tre rinforzi biancoblù invece li conosciamo bene, ovvero il portiere del Friborgo, Ludovic Waeber (5 partite, 86.98% di parate), e gli attaccanti del Ginevra Servette, Floran Douay (27 partite, 1 gol e 3 assist) e Marco Miranda (32 partite, 5 gol e 4 assist).

È invece fermo a due rinforzi – per ora – il Davos, che debutterà solamente il 27 dicembre. Danny Kristo e Harri Pesonen sono gli innesti confermati, mentre Casey Wellman ha dovuto alzare bandiera bianca per un infortunio dell’ultimo momento.

Autore sin qui di una prima parte di campionato eccezionale ed ampiamente oltre le aspettative, il Davos cercherà di tornare a vincere la Coppa Spengler dopo l’ultima vittoria targata 2011. L’anno successivo si qualificarono l’ultima volta per la finalissima, ma vennero sconfitti dal Team Canada.

Team Canada che a sua volta cercherà di tornare ad alzare al cielo la coppa, dopo essere stato battuto l’anno scorso dal Kalpa Kuopio di Sami Kapanen. I canadesi erano così stati sbalzati dal primo posto, dopo aver vinto tre edizioni consecutive (dal 2015 al 2017) e anche quella del 2012, successi intervallati solamente da quelli del Ginevra Servette nel 2014 e 2015.

Anche quest’anno il Team Canada sarà una squadra famigliare a tutti gli appassionati, con 13 giocatori che militano attualmente in Svizzera ed elementi come Zach Fucale o Kris Versteeg, che sono nomi conosciuti alle nostre latitudini.

Diversi inoltre gli altri elementi di interesse, come il 20enne difensore Ian Mitchell – scelto al secondo turno nel 2017 dai Blackhawks – oppure il mitico duo che troviamo in panchina, con l’head coach Craig MacTavish (quattro Stanley Cup) ed il suo assistente, il leggendario Paul Coffey (pure lui quattro Stanley Cup 1’727 punti in NHL da difensore).

Rivedremo inoltre in pista il Salavat Yulaev di Ufa – che nel 2014 e 2007 era arrivato sino alla finalissima – squadra in cui spicca la vecchia conoscenza dello Zugo, Linus Omark.

Attualmente la squadra è quinta in KHL nella Eastern Conference, anche se il club ha deciso di lasciare a riposo alcuni dei migliori elementi, come il difensore Philipp Larsen, gli attaccanti Dmitri Kugryshev, Teemu Hartikainen, Sakari Manninen, Alexander Kadeykin, oppure il portiere Juha Metsola, che non saranno a Davos.

Sostanzialmente i russi saranno in pista senza il loro estremo difensore titolare e privi di cinque dei sette giocatori sin qui più produttivi. Presenti però i due top scorer, ovvero il già citato Omark (37 punti in 41 partite) e Nikita Soshnikov (32 nello stesso numero di incontri).

© Salavat Yulaev Ufa

Sul ghiaccio vedremo anche i finlandesi del TPS Turku, ultimissimi in Liiga dopo aver chiuso la passata regular season al quarto posto. Nelle loro fila l‘elemento da tenere d’occhio è il giovane Lauri Pajuniemi, top scorer della squadra con 27 punti in 29 partite ed attualmente con in mano il record di reti segnate a partita da ragazzi U21 nella storia della lega (0.66), davanti a nomi come Kaapo Kakko (0.49), Mikael Granlund (.044), Sebastian Aho (0.44) oppure Patrik Laine (0.37).

In rosa ci sarà inoltre l’ex bianconero Ilari Filppula, mentre tra gli assistenti dell’head coach Mark Virtanen troviamo un certo Kimmo Rintanen. In NLA negli scorsi anni avevamo inoltre visto all’opera i vari Petteri Wirtanen, Lauri Korpikorski e Jens Olsson.

Il torneo si completa con la formazione ceca dell’Ocelari Trinec, squadra attualmente quinta in classifica a sei lunghezze di distanza dal leader Sparta Praga.

La formazione allenata da Marek Zadina era già alla Spengler lo scorso anno, quando non riuscì a vincere nemmeno una partita. Il loro miglior marcatore è il 26enne Matej Stransky, vincitore nel 2014 di una Calder Cup con la maglia dei Texas Stars.

Tra i nomi conosciuti in Svizzera troviamo il portiere Jakub Stepanek (che vinse un titolo con il Berna contro il Lugano), il difensore Martin Gernat (giocò a Losanna nel 2017/18) ed il collega di reparto Tomas Kundratek, che era passato da Davos lo scorso campionato.

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