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Ambrì Piotta

Ambrì imperfetto ma con passione, il Bienne è battuto

I biancoblù sciupano un vantaggio di tre reti ma riescono riescono ad imporsi all’overtime. I due punti restano preziosi, ma la copertura difensiva da rivedere

Ambrì imperfetto ma con passione, il Bienne è battuto

AMBRÌ – BIENNE

4-3

(2-0, 1-0, 0-3; 1-0)

Reti: 3’07 Heim (Pestoni, Zwerger) 1-0, 14’36 Zwerger 2-0, 33’34 Heim (Bürgler, Heed) 3-0, 42’01 Künzle (Cunti, Delemont) 3-1, 46’32 Hofer (Haas) 3-2, 48’47 Hofer (Lööv, Olofsson) 3-3, 63’42 Heim (Virtanen) 4-3

Note: Gottardo Arena, 6’645 spettatori
Arbitri: Stolc, Dipietro; Obwegeser, Duc
Penalità: Ambrì 3×2′, Bienne 3×2′

Assenti: Diego Kostner (infortunato), Brandon McMillanRocco PezzulloYanik Burren (sovrannumero)

AMBRÌ – Se quelli ottenuti contro il Bienne siano due punti conquistati oppure uno perso si potrebbe discutere per ore, ma un fatto che è sicuramente emerso dalla prestazione dell’Ambrì Piotta è stata la ritrovata passione con cui i leventinesi sono scesi in pista, ingrediente che era mancato nella poco ispirata partita di Friborgo.

Da questo punto di vista dunque sì, la vittoria contro la seconda in classifica può essere vista con la prospettiva del bicchiere mezzo pieno – anche considerando il periodo “di ripresa” che stanno vivendo i biancoblù – ma d’altro canto è pur vero che un vantaggio casalingo di tre reti con 20 minuti da disputare dovrebbe risultare in una vittoria piena. La verità, come spesso succede, sta insomma nel mezzo.

In tutto questo Zwerger e compagni hanno giocato una partita comunque positiva, ben lungi dall’essere perfetta ma perlomeno animata da quell’entusiasmo e voglia di vincere che sono comunque sintomo di un gruppo che sta bene. La squadra di Cereda ha però anche diverse cose da regolare, in primis una copertura difensiva che nella seconda metà di partita ha concesso troppi spazi al Bienne, mentre sul fronte offensivo non sono mancate le opportunità per uccidere davvero l’incontro.

Cosa che invero ai biancoblù è riuscita per una buona mezz’ora, quando il punteggio era arrivato sino ad un 3-0 che dal punto di vista del Bienne era probabilmente troppo severo, ma anche frutto di lavoro ed insistenza da parte dell’Ambrì Piotta. Le due reti in powerplay di André Heim non sono infatti cadute per caso – importantissima la seconda, che aveva dato una direzione precisa ad una sfida dagli equilibri delicati – mentre Zwerger ha ribadito di essere in crescita con quel gol in shorthand ottenuto con tanta determinazione (e la complicità di Brunner e Rytz).

La gestione del vantaggio invece non è apparsa sufficientemente matura per riuscire a condurre in porto il risultato, con vari cambi in cui il ciclo imbastito dal Bienne – che già la sera prima aveva rimontato tre reti al Kloten – ha mandato in tilt la copertura difensiva dei biancoblù. Gli spazi creati si sono velocemente tradotti in reti, ed alla terza sirena il risultato di 3-3 sembrava comunque verosimile per quanto mostrato sul ghiaccio, con entrambe le squadre che avevano anzi i motivi per recriminare sui punti lasciati per strada.

Il match alla fine è stato risolto da una bella iniziativa di Heim – autore dunque di un hat trick – valsa due punti comunque pesanti e che hanno permesso all’Ambrì Piotta di lanciare il derby superando in classifica proprio il Lugano. Rimane sicuramente da lavorare sull’organizzazione difensiva, con un reparto che – inserito Zündel per lasciare Burren in sovrannumero – ha mostrato poca lucidità quando il Bienne riusciva a prendere ritmo nel possesso del disco.

In un campionato in cui per tutti è difficile andare a punti, essere riusciti a strapparne due al Bienne rimane comunque un buon affare per l’Ambrì Piotta, a patto di non ignorare i campanelli d’allarme fatti suonare dal vantaggio svanito nel terzo periodo. Dopo Friborgo si diceva però che come prima cosa i biancoblù avrebbero dovuto riportare immediatamente sul ghiaccio le loro principali caratteristiche, e sabato si è vista una prestazione imperfetta ma con tanta passione.

Questa è una buona notizia. Ora l’Ambrì dovrà continuare a smaltire bene le fatiche di fine 2022 e farsi trovare in maniera più lucida possibile nel derby di martedì. Anche il Lugano non naviga certo in acque tranquille, ma per troppe volte i biancoblù hanno rappresentato per i cugini un salvagente lanciato nel momento più difficile. Alla squadra di Cereda il compito di invertire la tendenza.


IL PROTAGONISTA

André Heim: Le sue prime due reti avevano indirizzato in maniera importante la sfida, con il particolare il 3-0 che era risultato pesantissimo per stabilire degli equilibri che a quel punto della gara erano ancora traballanti. Ha poi completato la tripletta con il gol valso un punto aggiuntivo, trovando l’energia necessaria per dare una scossa alla Gottardo Arena dopo la rimonta subita in un solo periodo.


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