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Ambrì Piotta

Ambrì battuto, ma buona la reazione alle fatiche di fine anno

I biancoblù vanno sotto di tre reti ma prendono in mano la frazione centrale e riaprono la sfida. La squadra di Cereda avrebbe meritato almeno un punto

(PostFinance/KEYSTONE/Peter Schneider)

Ambrì battuto, ma buona la reazione alle fatiche di fine anno

BERNA – AMBRÌ

4-2

(3-0, 0-2, 1-0)

Reti: 3’18 Untersander (Fahrni, Ryser) 1-0, 7’06 Untersander (Scherwey) 2-0, 12’53 Fuss (Fahrni) 3-0, 30’57 Fohrler (Spacek, Pestoni) 3-1, 34’21 Grassi (Trisconi, Chlapik) 3-2, 59’05 Untersander (Lindberg, Sceviour) 4-2

Note: PostFinance Arena, 15’292 spettatori
Arbitri: Wiegand, Urban; Stalder, Meusy
Penalità: Berna 1×2′, Ambrì 4×2′

Assenti: Diego Kostner (infortunato), Lionel MarchandValentin HoferRocco PezzulloJanne Juvonen (sovrannumero)

BERNA – Era difficile prevedere in che condizioni si sarebbe presentato l’Ambrì Piotta alla PostFinance Arena dopo l’inebriante vittoria alla Coppa Spengler, con la squadra di Luca Cereda chiamata al difficile compito di tornare a concentrarsi sul campionato appena 48 ore dopo i festeggiamenti di Davos. Alle spalle i biancoblù avevano inoltre ben sette partite disputate in 12 giorni, e fare visita al Berna non è mai semplice nemmeno in circostanze normali.

Ciò che si poteva temere – ovvero un Ambrì troppo provato fisicamente e mentalmente per dare battaglia al Berna – si è effettivamente verificato, ma solamente per il primo periodo. E nemmeno in maniera troppo netta, perché se da un lato Spacek e compagni sono apparsi comprensibilmente un po’ scarichi, il Berna ha avuto “solamente” il merito di sfruttare praticamente tutte le occasioni che gli sono capitate, senza però impressionare o imporre un ritmo particolarmente alto alla sfida.

Certo, è giusto constatare che Söderholm ha potuto schierare solamente quattro stranieri (infortunati Kahun e Gelinas, ammalato Ennis) ed era privato tra gli altri anche di Loeffel, ma già nel primo tempo il Berna era sembrato battile ed il match abbordabile, anche perché non particolarmente fisico – fatta eccezione per un check di Scherwey su McMillan – ed in generale caratterizzato da poco agonismo.

Le tre reti del Berna erano inoltre arrivate anche a risultato di qualche errore evitabile, come il rebound “perfetto” concesso da Conz sul raddoppio di Untersander, oppure la marcatura mancata da Zwerger in occasione del punto del giovane Noah Fuss.

(PostFinance/KEYSTONE/Peter Schneider)

L’Ambrì Piotta ha però avuto il merito di cambiare la partita nel periodo centrale, quando i biancoblù si sono ripresentati sul ghiaccio senza alcuna intenzione di mollare. Gradualmente i leventinesi hanno iniziato a distaccare gli orsi sul piano del ritmo, e dopo la bella azione che ha portato al gol di Fohrler il momentum è passato per la prima volta in maniera chiara nelle mani degli ospiti.

A quel punto il Berna è rimasto sostanzialmente a guardare, con il solo generosissimo DiDomenico a cantare e portare la croce (alla fine chiuderà la partita con quasi 25 minuti). La seconda rete dell’Ambrì è però arrivata velocemente con una bella azione imbastita da Chlapik e Trisconi, e rifinita da Grassi che con il suo 3-2 ha riaperto completamente la contesa.

Ad alzare l’asticella dell’agonismo ci hanno inoltre pensato alcuni interventi arbitrali poco ispirati. Goloubef ha chiaramente colpito Zwerger con il bastone, ma il sangue sul volto dell’austriaco non ha fatto cambiare idea agli arbitri, che hanno sorvolato convinti che il biancoblù avesse abbassato la testa. Un episodio simile poco dopo ha invece portato (giustamente, come lo sarebbe stato anche in precedenza) ad un 2+2 sul conto di Formenton, ma in tutto questo l’Ambrì è comunque stato bravo nel mantenere la calma.

(PostFinance/KEYSTONE/Peter Schneider)

Nel terzo tempo la partita si è nuovamente stabilizzata, con alcune buone opportunità per arrivare ad un pareggio che sarebbe stato meritato. L’assalto finale è stato un po’ ridimensionato da un cambio scorretto che ha tolto vento in poppa ai biancoblù, però anche graziati quando Virtanen ha fermato in maniera probabilmente irregolare un contropiede di Scherwey.

A Berna è insomma stata partita vera, e l’Ambrì è riuscito con il passare dei minuti a gestire bene le fatiche di un periodo intensissimo e culminato nella vittoria della Spengler, che ha regalato tante emozioni ed adrenalina ma che logicamente presenterà il suo conto a livello fisico e mentale.

In questa immediata uscita la squadra di Cereda ha però risposto bene, ed avrebbe indubbiamente meritato almeno un punto in una delle piste più insidiose della lega (il Berna è terzo per punti in casa con 33 in 17 incontri).

La prima prestazione del 2023 è comunque stata positiva considerate le premesse, ora per l’Ambrì si tratterà di gestire al meglio la settimana per farsi trovare nella miglior condizione possibile per gli impegni del weekend.


IL PROTAGONISTA

Ramon Untersander: Non è certo cosa da tutti i giorni vedere un difensore mettere a segno un hat trick, ma quella di lunedì per Untersander è stata una serata in cui praticamente ogni tiro è finito alle spalle di Conz. In un solo match il bernese ha così sostanzialmente raddoppiato il suo bottino di reti stagionale, ed ha raggiunto Tömmernes in cima alla classifica dei difensori con 36 punti in 33 incontri.


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