
AMBRÌ – BIENNE
3-1
(0-0, 1-1, 2-0)

Reti: 23’32 Haas (Hultström, Laaksonen) 0-1, 26’50 Bürgler (Kostner, De Luca) 1-1, 54’16 DiDomenico (Tierney, Heed) 2-1, 59’54 Heim (Müller, Virtanen) 3-1
Note: Gottardo Arena, 6’512 spettatori
Arbitri: Kaukokari, Stricker; Steenstra, Duc
Penalità: Ambrì 1×2, Bienne 2×2
Assenti: Daniele Grassi (infortunato), Simone Terraneo, Luc Bachmann (sovrannumero)
AMBRÌ – Sono sensazioni sicuramente positive quelle con cui l’Ambrì Piotta arriva alla pausa, complice un weekend da sei punti ma soprattutto grazie alla prestazione messa in pista contro il Bienne, molto più convincente rispetto a quella difensivamente “allegra” vista sul ghiaccio di Porrentruy.
Ed è proprio ritrovando una certa struttura in retrovia che i biancoblù hanno costruito il loro successo, giocando una prova più organizzata e solida davanti a un bravo Gilles Senn, fattore che per l’Ambrì è quello più importante in assoluto.

Probabilmente sarà proprio su questo che Landry e Matte vorranno lavorare nelle prossime due settimane, periodo in cui il duo avrà finalmente il tempo di prendere fiato e provare anche a correggere tutte quelle lacune di compattezza che spesso hanno minato le prestazioni della squadra. Se l’Ambrì vorrà continuare a inseguire il suo obiettivo stagionale – che tra mille peripezie dista solo due punti – potrà farlo solamente in maniera organizzata, evitando il più possibile serate pazze come quella contro l’Ajoie e portando le partite a essere più equilibrate e “chiuse” come si è visto sabato sera.
Poi è chiaro, qualche errore lo si è visto pure in questa occasione, come dimostra un gol ospite sicuramente evitabile – Bürgler ha mancato una copertura, come già successo varie volte in stagione – e alcune altre circostanze in cui i leventinesi si sono fatti “infilare” un po’ facilmente in transizione. Ma queste cose possono succedere in una partita, e continueranno a farlo, ma giocando in maniera organizzata e semplice l’Ambrì avrà molte più chance di scalare la classifica.

Il match di sabato è stato un bell’esempio, in cui non tutte le cose sono andate per il verso giusto, ma con personalità stavolta i biancoblù hanno saputo riportare il momentum dalla loro parte. Un buon primo periodo non aveva portato a nessun gol, ma la risposta immediata di Bürgler – dopo disco ben recuperato da De Luca e smistato da Kostner – e un maggiore ingaggio fisico ha permesso all’Ambrì di “apparecchiare” un terzo tempo che ha premiato gli sforzi.
Significativo che il gol decisivo sia stato ottenuto da DiDomenico, il suo primo della stagione (!) e arrivato come risultato della sua tipica testardaggine, che in queste 21 partite non era mai mancata ma che raramente era stata accompagnata da lucidità o un po’ di fortuna. La speranza è ovviamente che l’episodio possa sbloccare il canadese, mentre per quel che concerne Tierney – che in quell’azione ha offerto un assist pregevole – il suo apporto rimane ancora troppo marginale.

Il tempo dirà se nella seconda metà saprà crescere almeno un po’, ed alcune dinamiche dipenderanno anche dalla decisione che verrà presa in merito al nuovo straniero che potrebbe arrivare nelle prossime settimane. Nel frattempo però l’Ambrì si è riportato in una posizione di classifica meno grigia, arrivando alla pausa con un feeling positivo e nulla di compromesso in vista della seconda metà di campionato.
Anzi, pur con tutti i suoi limiti, la sensazione è che in queste prime 22 partite l’Ambrì Piotta abbia racimolato punti qui e là senza però mai ritrovarsi con sufficienti giocatori in buona forma. C’è insomma un margine di miglioramento, forse non di chissà quale entità, ma tanti elementi possono fare meglio di quanto mostrato sinora. C’è dunque tanto su cui lavorare, e la pausa per i leventinesi arriva sicuramente al momento giusto.
IL PROTAGONISTA
Chris DiDomenico: Ha dovuto attendere due mesi di campionato per segnare il suo primo gol, e per uno come lui questa deve essere stata una sofferenza. La sua grinta e testardaggine però alla fine hanno premiato, “DiDo” ha segnato il gol che permette all’Ambrì di prendere ossigeno e andare alla pausa con sensazioni positive. La speranza è che ora il veterano possa sbloccarsi e trovare altre giocate pesanti.
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