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National League

Il Bienne è rimasto stabile, ma non è ancora arrivato il momento del grande passo

I giallorossi puntano sul gruppo e un’identità solida costruita nel corso degli anni. Pochi innesti e di alta qualità durante il mercato, ma la rosa appare corta e sempre fragile sul piano della salute

L’inizio della stagione 2022/23 di NLA si sta avvicinando a grandi passi, ed anche quest’anno HSHS vi darà una completa panoramica di tutte le squadre che compongono il massimo campionato svizzero.

Giorno dopo giorno troverete sulle nostre pagine commenti e analisi dei vari club, a cui abbiamo aggiunto un nostro pronostico di posizione in classifica al termine della regular season.


BIENNE

La rosa 2022/23

PORTIERI
Harri Säteri (🇫🇮), Joren van Pottelberghe, Simon Rytz

DIFENSORI
Luca Christen, Noah Delemont, Beat Forster, Robin Grossmann, Alexander Yakovenko (🇷🇺), Viktor Lööv (🇸🇪), Yannick Rathgeb, Noah Schneeberger, Yanick Stampfli

ATTACCANTI
Jeremie Bärtschi, Luca Cunti, Theo Beglieri, Damien Brunner, Etienne Froidevaux, Gaetan Haas, Luca Hischier, Fabio Hofer, Tino Kessler, Mike Künzle, Jesper Olofsson (🇸🇪), Toni Rajala (🇫🇮), Jere Sallinen (🇫🇮), Elvis Schläpfer, Ramon Tanner


(PostFinance/KEYSTONE/Peter Schneider)

Da anni ormai il Bienne rappresenta una realtà solida nell’hockey svizzero, spesso capace di issarsi nella prima metà della classifica di regular season e, forte di una guida sicura come quella di Antti Törmänen – fatta eccezione per la stagione saltata dal finlandese causa malattia – si è regalato un volto preciso da dare alla squadra e al club.

Nonostante ciò e i recenti proclami di voler scalare le gerarchie dell’hockey svizzero per lottare per il titolo, i seeländer non sono ancora riusciti a fare quel passo in più sul piano dei risultati, e le recenti stagioni – come potrebbe essere con l’aumento degli stranieri – hanno confermato che alla squadra di stanza alla Tissot Arena manca ancora parecchio per diventare una vera e propria potenza di National League.

La rosa del Bienne anche per questa stagione appare equilibrata e rodata, con alcuni picchi di classe in ogni reparto, ma non sembra ancora pronta – soprattutto sul piano della profondità – per impensierire sul serio le vere contendenti al titolo.

Il colpo principale sul mercato Martin Steinegger lo ha piazzato con il portiere Harri Säteri, dopo aver dovuto rinunciare all’altro campione del mondo e olimpico Jussi Olkinuora, partito per la NHL.

Con Säteri il Bienne risolve il problema del portiere titolare, con Van Pottelberghe valido back up, e il finlandese si inserisce subito nel novero dei potenziali numeri uno assoluti del campionato.

In difesa, orfani di Kevin Fey partito per Porrentruy, non ci sono stati movimenti in entrata, con i giovani Delémont (soprattutto) e Stampfli ritenuti in grado di assicurare il ricambio, ma aldilà della qualità che Rathgeb e gli stranieri Yakovenko e Lööv sono in grado di garantire, c’è dell’età che avanza.

Forster (39 anni), Grossmann (35) e Schneeberger (34) di certo non hanno più davanti gli anni migliori e il solo Rathgeb è attualmente l’unico difensore svizzero di prima fascia in una rosa che appare corta già a partire dal reparto arretrato per giustificare ambizioni altisonanti.


ARRIVI
Jesper Olofsson (F, Langnau)
Luca Christen (D, Langenthal)
Simon Rytz (G, Olten)
Juho Olkinuora (G, Metallurg Magnitogorsk)
Harri Säteri (G, Arizona Coyotes)

PARTENZE
Michael Hügli (F, Losanna)
Kevin Fey (D, Ajoie)
Elien Paupe (G, Langenthal)
Gilian Kohler (F, Ajoie)
Miks Indrasis (F, Schwenninger Wild Wings)
Lauri Korpikoski (F, TPS)
Lilian Garessus (F, Ajoie)
Dmitri Shikin (G, Vityaz Podolsk)
Juho Olkinuora (G, Detroit Red Wings)

STRANIERI
Jesper Olofsson (F, 🇸🇪)
Jere Sallinen (F, 🇫🇮)
Toni Rajala (F, 🇫🇮)
Alexander Yakovenko (D, 🇷🇺)
Viktor Lööv (D, 🇸🇪)
Harri Säteri (G, 🇫🇮)


(PostFinance/KEYSTONE/Juergen Staiger)

Analizzando la truppa offensiva, in questo caso si può parlare di un reparto omogeneo e rodato, con però pochi giocatori dal vero fiuto offensivo e tanti lavoratori e tutto fare, con oltretutto lo spettro degli infortuni che di stagione in stagione colpisce in maniera regolare e con tempi non sempre ristretti diversi giocatori.

È pur vero che sul fronte giallorosso ci si può aspettare ancora un colpo straniero in entrata, dopo l’unico arrivo rappresentato dall’ex Langnau Jesper Olofsson, ma guardando tra le fila appare chiaro che anche in questo caso la coperta appaia piuttosto corta.

Damien Brunner (fresco di rinnovo) la scorsa stagione è stato risparmiato per la prima volta da tanto tempo dagli infortuni e non a caso ha dimostrato di essere ancora uno degli attaccanti svizzeri più forti del campionato, ma occorre sperare che la sfortuna risparmi di nuovo il 36enne, che pure lui con gli anni corre piuttosto in avanti.

Come Brunner anche Luca Cunti è sempre sulla lama del rasoio con il suo stato fisico – difatti è già ai box in questo preseason –, stesso discorso per Luca Hischier e Fabio Hofer (l’ultima stagione “piena” dell’austriaco risale alla penultima in seno all’Ambrì Piotta), con quest’ultimo che ha saltato oltre 50 partite nelle ultime tre annate.

Le certezze per contro arrivano sul fronte svizzero da Mike Künzle, reduce dalla miglior stagione in carriera e dai due finlandesi Rajala e Sallinen (con qualcosa in più atteso da quest’ultimo) mentre da Gaetan Haas, dopo la deludente scorsa stagione ci si aspetta prenda finalmente in mano la squadra e torni ad essere perlomeno quello visto alla sua partenza per la NHL, non quello raramente decisivo e distratto della scorsa stagione.


La forza del Bienne sta nel gruppo e nelle capacità “psicologiche” di Antti Törmänen, vero e proprio papà di questa squadra, fattori che durante la regular season possono far fronte ai problemi di numero e profondità di cui si è fatto l’elenco sopra.

I seeländer sono una di quelle squadre che giocano a memoria e proprio per questo rimangono un cliente bruttissimo e una concorrente in grado di raggiungere i playoff dalla porta principale, anche se per altri obiettivi non sembrano ancora attrezzati.

Già la scorsa stagione Brunner e compagni sono stati in grado di raggiungere le prime sei posizioni con una partenza a razzo e una grande regolarità di rendimento, con la stessa costanza e con l’aiuto di un portiere finalmente di altissimo livello come Säteri possono ritenersi in grado di ripetere lo stesso risultato. Sia pure chiedendo benevolenza alla dea bendata.


MIGLIOR INNESTO

Harri Säteri: Perso Jussi Olkinuora, da par suo già un grande portiere, Steinegger ha forse addirittura riparato meglio, con il compagno di nazionale ai vittoriosi giochi olimpici e mondiali. Con il finlandese il Bienne si è assicurato potenzialmente uno dei più forti portieri del campionato, andando a coprire una posizione che con Van Pottelberghe come titolare era risultata affidabile ma non altamente competitiva.

ADDIO DOLOROSO

Kevin Fey: L’ex capitano era parte del Bienne da quasi dieci stagioni e per tutto questo tempo ha rappresentato uno dei simboli dei seeländer nonché un vero e proprio braccio e fedelissimo sul ghiaccio del coach Antti Törmänen. Nelle ultime stagioni ha faticato anche a causa di infortuni, ma la sua assenza nello spogliatoio rimarrà pesante.

FATTORE X

Coperta corta e salute precaria: Il gruppo è solido, l’identità consolidata, ma la rosa del Bienne appare corta di qualità e i numerosi giocatori propensi agli infortuni aumentano di anno in anno. L’obiettivo dei playoff diretti rimane alla portata, ma solo se l’infermeria rimarrà poco frequentata.


La classifica di HSHS

1. _________
2. _________
3. GINEVRA
4. _________
5. BIENNE
6. _________
7. _________
8. _________
9. __________
10. __________
11. __________
12. KLOTEN
13. __________
14. AJOIE

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