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Ambrì Piotta

Nel finale gli eventi travolgono l’Ambrì, vince il Friborgo

Con gli ospiti avanti 2-0 il match cambia grazie ad una rete in offside dei burgundi. Il challenge non viene chiamato e il Gotteron vince poi ai rigori

(PPR/Anthony Anex)

Nel finale gli eventi travolgono l’Ambrì, vince il Friborgo

FRIBORGO – AMBRÌ

3-2

(0-0, 0-1, 2-1; 1-0)

Reti: 29’33 Dal Pian (Hinterkircher) 0-1, 43’54 Bianchi (Goi) 0-2, 51’38 Vauclair (Stalder) 1-2, 58’10 Gunderson 2-2

Rigori: Mottet, Boychuk, Brodin

Note: BCF Arena, 6’186 spettatori. Arbitri Dipietro, Fluri; Obwegeser, Wolf
Penalità: Friborgo 1×2′, Ambrì 4×2′

FRIBORGO – Più frustrante di così, probabilmente è difficile. C’è rabbia al termine della sfida di Friborgo, dove l’Ambrì Piotta avrebbe potuto intascare tre punti pesantissimi, ed ha invece finito per doversi accontentare di un punticino al termine di un epilogo di serata che lascia l’amaro in bocca per diversi motivi.

Non si può non partire dall’azione in chiaro offside che ha portato al primo gol locale, episodio che ha completamente cambiato le dinamiche di una partita che i biancoblù sembravano poter gestire. Il linesman – ed anche questo è grave – non ha ravvisato un’irregolarità che già a velocità naturale appariva piuttosto evidente, ma ancor più grave è stata la mancanza di organizzazione e prontezza degli ospiti, che non hanno reagito in tempi utili per chiamare un challenge dall’esito piuttosto scontato.

Una situazione simile si era già verificata qualche settimana fa a Losanna, e se in quel caso la sostanza della partita non era stata intaccata, stavolta le conseguenze di questa lacuna sono state pesanti. Dinamiche del genere sono oggi parte integrante di una partita, e venerdì i leventinesi hanno imparato una dura lezione.

Peccato, perché a quel punto il Friborgo ha ripreso vigore, mentre la squadra di Cereda ha comprensibilmente incassato il colpo, rischiando anche la proverbiale frittata quando il pareggio di Gunderson è stato seguito da una penalità di D’Agostini negli attimi finali del terzo tempo.

Frustante, si diceva, perché sino alla rete di Vauclair i biancoblù avevano giocato in maniera sufficientemente calma ed organizzata per espugnare la BCF Arena, andando in vantaggio in maniera un po’ fortunata con Dal Pian e trovando poi un raddoppio pesantissimo con Bianchi in entrata di terzo periodo.

La rete del capitano era arrivata dopo che l’Ambrì aveva avuto diverse buone chance già nel periodo centrale, con in particolare Ngoy e Müller che hanno avuto sul loro bastone dischi preziosi. Il Friborgo invece non ha mostrato molta lucidità, ma ha cercato di mandare più puck velenosi possibili verso il bravo Manzato, senza però mai riuscire a catturare davvero il momentum della sfida.

Così era invero iniziata anche la partita, con le due squadre a scambiarsi cambi promettenti, ma senza che nessuna delle due riuscisse davvero a mettere una marcia in più. A livello di singoli nessun biancoblù ha saputo emergere particolarmente, ma l’Ambrì ha lavorato tanto ed ha cercato di costruire la sua partita nelle piccole cose, ad immagine di un Novotny rientrato dopo una decina di mesi di inattività, oppure pensando a ben 23 tiri bloccati.

Il veterano dovrà naturalmente mettere ritmo nelle gambe e ritrovare velocità d’esecuzione, ma non ha perso ad esempio il tocco agli ingaggi, vincendone addirittura 19 con una percentuale di riuscita del 70%. Complessivamente nell’esercizio l’Ambrì ha fatto molto meglio del solito (67%), ma l’assenza di Flynn si è comunque sentita in termine di dinamicità offensiva, con anche D’Agostini e Sabolic poco incisivi.

I due non sono inoltre riusciti a concretizzare delle ghiotte occasioni nell’overtime, mentre Fora è andato ad un nulla dal gol risolutore con un wrap-around che ha messo fuori causa Berra.

La serata si è così trasformata in quelle storte, a maggior ragione dopo il rigore sospetto realizzato da Mottet, che potrebbe aver portato indietro il puck dopo essersi praticamente fermato al cospetto di Manzato.

Gli arbitri hanno convalidato il gol dopo la revisione del video – che non fuga ogni dubbio, se non forse con la ripresa dall’alto della porta che al pubblico non è stata mostrata – mentre l’Ambrì ha inoltrato protesto perché – come spiegato da Cereda alla RSI – dall’altro lato della pista Berra è uscito dalla sua gabbia per pattinare sino all’angolo, comportamento questo non consentito dal regolamento.

Tanti gli elementi che sono dunque andati a comporre l’amaro puzzle della trasferta di Friborgo, che sembrava avere le premesse per andare diversamente, ma che ha invece ricordato come un singolo episodio possa cambiare completamente una partita. Ci sono sicuramente delle lezioni da imparare, ma bisognerà anche girare pagina velocemente, perché sabato alla Valascia arriverà il Langnau.


IL PROTAGONISTA

Ryan Gunderson: Per il Friborgo gioca praticamente metà partita, e alla fine riesce a segnare il gol che rimedia in extremis ad una sfida che i suoi non avevano fatto molto per meritare di vincere.

Da parte dell’americano gli spunti non sono però mai mancati, con un totale di 28 minuti passati sul ghiaccio, cinque tiri in porta e la presenza in pista per entrambe le reti segnate dai suoi.


HIGHLIGHTS

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