AMBRÌ – Quella di venerdì sera non è stata una vittoria arrivata al termine di un match in cui si è dominato l’avversario, ma il successo ottenuto dall’Ambrì Piotta sul Friborgo è pieno di significati, anche e soprattutto per l’incessante lavoro dei biancoblù dal primo ingaggio sino all’ultima sirena.
Il gruppo di Cereda – che con questi tre punti ha lasciato il fondo della classifica – è sempre più compatto e convinto dei propri mezzi, e venerdì sera è riuscito a fermare il lanciatissimo Gotteron grazie ad una prova che ha davvero colpito per concretezza nello sfruttare le proprie occasioni e maturità nel gestire i momenti più delicati della sfida.
Sul piano del gioco Stalberg e compagni hanno avuto con più frequenza il puck sul loro bastone, ma i continui tentativi dei burgundi di alzare il ritmo e mettere sotto l’Ambrì grazie ad una velocità d’esecuzione maggiore si sono scontrati con una squadra di casa ben messa in pista, e che in definitiva ha commesso pochi errori.
Sicuramente decisivo il contributo di Benjamin Conz, già su ottimi livelli se si considera il grave infortunio ed il lungo periodo di riabilitazione, ed è inoltre positivo osservare come la squadra non abbia risentito della serata “solamente normale” di Matt D’Agostini.
Ad essere importante è stato in quest’occasione il contributo di tutti, e questo è probabilmente il segnale più positivo che una squadra come l’Ambrì possa dare, perché sì ogni tanto è necessario l’acuto del singolo, ma l’elemento fondamentale per i leventinesi è la solida base che si ottiene quando ogni giocatore dà sostanza al ruolo che gli viene affidato.
In un contesto del genere non è dunque sorprendente vedere un Michael Ngoy capace di essere tra i protagonisti, autore del fondamentale 3-0 che ha dato una definitiva direzione alla gara, ma anche di diversi tiri bloccati e tanti colpi incassati.
A questo livello di coinvolgimento il Friborgo invece non è mai arrivato, tant’è che la squadra diretta da Dubé ha continuato a puntare sul proprio tasso tecnico, evidenziatosi effettivamente superiore rispetto a quello dei leventinesi, ma non sufficiente per mandare in tilt un Ambrì compatto e ben organizzato.
L’unico vero momento in cui il match avrebbe potuto cambiare le carte in tavola è stata quella fase a 3-contro-5, arrivata per il Gotteron un po’ “dal nulla” in seguito a due dischi spediti in tribuna da Plastino e Dotti.
Fora e compagni però hanno retto bene, evitando che il gol di Stalberg ottenuto qualche minuto prima potesse far nascere un effettivo problema a livello di momentum.
Nel terzo tempo è pur vero che il Gotteron ha impegnato Conz in più di un’occasione, ed il classico rimbalzo sbagliato avrebbe potuto effettivamente rendere ben più complicata la sfida, ma l’Ambrì ha lavorato tanto per evitare che questo succedesse, e alla fine è stato premiato.
Sono così arrivati tre punti pesanti, ma anche le conferme del buon stato di forma di elementi come Upshall oppure Flynn, con quest’ultimo ancora in crescita e capace finalmente di ingranare una marcia in più.
Il primo è invece stato una volta di più fonte d’ispirazione, e complessivamente si è assistito ad un Ambrì che ha bloccato addirittura 24 tiri, la cifra più alta sinora fatta registrare in questo campionato.
E a far sorridere c’è anche la classifica, che la banda di Luca Cereda tende a non guardare, ma che ha visto i biancoblù lasciare l’ultimo posto e portare nel proprio mirino Lugano, Friborgo e Langnau… E chissà che dare una sbirciatina alla graduatoria prima di affrontare i Tigers sabato non possa alzare ulteriormente l’asticella della motivazione. L’Ambrì sta trovando ora solidità e continuità, e di hockey da giocare ce n’è ancora tantissimo.
IL PROTAGONISTA
Michael Ngoy: Il veterano della difesa biancoblù ha firmato il suo primo gol in stagione con un bel tiro dalla distanza, una rete fondamentale nell’economia del match e che lo ha premiato per una sfida di quantità e sacrificio.
Ngoy ha disputato una prova di spessore, da vero uomo squadra e che ha tanto da insegnare ai vari giovani in rosa. A 37 anni ha ancora tanta passione e voglia di dare una mano in ogni zona della pista.
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