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Ambrì Piotta

Anche il Friborgo cade alla Valascia, l’Ambrì si impone 4-3

I biancoblù iniziano molto bene, ma il margine di vantaggio resta minimo per tutto il match. Schmutz pareggia in shorthand ma Emmerton risolve all’overtime

Anche il Friborgo cade alla Valascia, l’Ambrì si impone 4-3

AMBRÌ – FRIBORGO

4-3

(2-1, 1-1, 0-1; 1-0)

Reti: 9’37 D’Agostini (Plastino, Emmerton) 1-0, 15’06 Zwerger 2-0, 16’03 Cervenka (Glauser) 2-1, 31’28 Lhotak (Kubalik, Fora) 3-1, 35’28 Marchon (Meunier, Fritsche) 3-2, 50’15 Schmutz (Glauser, Meunier) 3-3, 61’53 Emmerton (Plastino, Kostner) 4-3

Note: Valascia, 2’917 spettatori. Arbitri Hebeisen, Koch; Küng, Wüst
Penalità: Ambrì 4×2′, Friborgo 4×2′

AMBRÌ – Continua a dare segnali positivi l’Ambrì Piotta. Dopo aver perso sei partite consecutive alla Valascia, i ragazzi di Luca Cereda sono riusciti ad inanellare tre vittorie filate davanti al proprio pubblico, iniziando così a costruire quella fiducia nei propri mezzi che in casa sarà fondamentale in vista della fase finale del campionato.

Forti del rientro di Matt D’Agostini, questa volta i biancoblù hanno iniziato la partita decisamente meglio degli avversari, imponendo al Friborgo nel primo quarto d’ora un ritmo indiavolato che ha costretto Cervenka e compagni a limitare i danni con un certo affanno. La grande fase di pressione ha portato ai gol di D’Agostini e Zwerger, oltre che ad una lunga serie di opportunità sventate da un Brust capace giovedì del meglio come del peggio.

I leventinesi in quella fase hanno utilizzato le stesse armi risultate efficaci al Ginevra Servette due giorni prima, ovvero delle veloci verticalizzazioni unite ad un livello di energia decisamente superiore a quello avversario. A rovinare un primo tempo quasi perfetto ci ha però pensato Cervenka – sublimi alcune sue giocate, ma un po’ ingenuo sui due falli commessi – abile nel fulminare il rientrante Conz dopo perfetta apertura dalle retrovie di Glauser.

Alla prima sirena i padroni di casa si sono così ritrovati con un unico gol di vantaggio, che sicuramente non rispecchiava la mole di gioco espressa. Ne è così seguita una prima parte di periodo centrale piuttosto cauta su ambo i fronti, in cui l’Ambrì ha avuto il compito di non perdere eccessivamente il feeling con il proprio ritmo. Qualche cambio un po’ troppo timoroso si è comprensibilmente visto, ma al 31’28 un passaggio illuminante di Kubalik ha permesso a Lhotak di firmare l’importante 3-1.

Come già successo nell’epilogo della prima frazione, anche in questo caso peccato non essere riusciti a portare negli spogliatoi il “cuscinetto” del doppio vantaggio, visto che Marchon a cinque minuti dalla sirena ha nuovamente accorciato.

Il terzo tempo è così iniziato con il Friborgo che si è presentato sul ghiaccio con la chiara intenzione di dare un “giro di vite” al proprio gioco e, grazie ad una veloce ripartenza in shorthand, Schmutz ha potuto mettere la firma su quel pareggio cercato sin da metà del primo periodo.

Accusato il colpo, la squadra di Cereda ha perso un po’ di struttura nel suo gioco, ma è ritornata a compattarsi nel finale, costruendosi l’azione valsa il gol della vittoria di Emmerton, tornato a segnare dopo otto partite “in bianco”.

Sicuramente da sottolineare anche l’ottima prova di Zwerger, Müller e Kubalik, trio che sta davvero elevando il livello del proprio gioco (21 punti complessivi nelle ultime due settimane), mentre è da rimarcare come la serata di Guggisberg sia durata un solo periodo (tre minuti di gioco), dopodiché si è visto un po’ più spesso Incir.

L’Ambrì ha dunque concluso con il sorriso una serata iniziata nel migliore dei modi, ma che ha poi visto i ragazzi di Cereda giocare con il fuoco in un paio di circostanze. Le azioni che hanno portato a subire due reti nei minuti successivi alle proprie segnature, ed il pareggio arrivato in shorthand nel terzo tempo sono sicuramente degne di un “post it” nel quaderno di Cereda, ma complessivamente i biancoblù hanno giocato una buona gara e meritato dal vittoria.

Alla pausa manca ora solamente una sfida – quella di venerdì a Davos – che i leventinesi possono affrontare concentrandosi sull’obiettivo compiere quei passi avanti ancora necessari per arrivare al meglio ai playout. Dopo alcune settimane di sbandamento e qualche match di assestamento, l’Ambrì sembra aver di nuovo imboccato la strada giusta.


IL PROTAGONISTA

Marco MüllerQuesta volta non riesce a finire sul tabellino, ma il suo apporto alla squadra è in grado di darlo con incredibile costanza, in ogni situazione e in ogni zona della pista.

Un esempio perfetto sono quelle due penalità conquistate in momenti importanti del match, quando la sua esuberanza ha costretto il Gotteron a dei falli che hanno riportato il momentum nelle mani dei biancoblù. Il suo campionato è sempre più da incorniciare.


HIGHLIGHTS

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