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Interviste

Romanenghi: “Lavoro per ritagliarmi un posto in squadra”

LUGANO – Reduce dalle prime due amichevoli della stagione, il Lugano di Patrick Fischer ha mostrato sul ghiaccio diverse combinazioni interessanti, con il coach bianconero che sta iniziando a dare una forma alla sua nuova squadra.

Tra i giocatori più interessanti da seguire in questi due match troviamo il giovane Matteo Romanenghi, schierato nel primo incontro al fianco di Martensson e Pettersson in assenza di Klasen, e poi impiegato martedì sera al centro della linea di Bertaggia e Walker.

Matteo Romanenghi, dopo la seconda amichevole contro l’Örebrö, avversario di un altro livello rispetto allo Schwenningen, come hai visto la squadra?
“Ci siamo comportati molto bene, abbiamo disputato un primo tempo quasi perfetto. Poi nel secondo periodo abbiamo avuto uno di quei cali che spesso sono capitati negli ultimi due anni, cali che dobbiamo assolutamente imparare ad evitare. Il terzo tempo abbiamo giocato bene, peccato per il gol preso nei minuti finali, i rigori poi vanno come vanno”.

Nel secondo tempo c’è stato un calo vistoso del Lugano, che ha subito l’iniziativa degli svedesi. È forse subentrata un po’ di stanchezza?
“Non penso, abbiamo perso troppi dischi in zona neutra e questo ha favorito il loro lavoro. Dobbiamo cercare di evitare queste distrazioni, soprattutto quando c’è il cambio lungo con il nostro terzo di difesa lontano dalla panchina. Bisogna fare attenzione a questo, buttare il disco profondo e tutto sarà più semplice”.

Rispetto alla partita giocata contro lo Schwenningen la squadra ha migliorato sia la difesa che il boxplay, avete cambiato qualcosa rispetto a tre giorni fa?
“In questi giorni tra le due amichevoli abbiamo lavorato molto sul boxplay ed i risultati si sono visti. Il nostro special team ha lavorato molto bene, sia in inferiorità semplice che in 5 contro 3. Per quanto riguarda la difesa, non abbiamo cambiato nulla, ma siamo riusciti a far funzionare meglio qualche meccanismo che era venuto meno durante la prima amichevole”.

Nell’ultima partita Fischer ti ha schierato all’ala di Pettersson e Martensson, come ti sei sentito a giocare con loro?
“È stato bello poter scendere in pista con giocatori di questo calibro. Ho lavorato bene le prime due settimane con loro e, visto l’infortunio di Linus Klasen, ho avuto l’occasione di giocare con loro. Purtroppo non siamo riusciti a creare molte occasioni da gol durante la partita, mi è dispiaciuto ma mi sono comunque trovato molto bene”.

Il Lugano ha sottoscritto una partnership con l’Olten per poter mandare i propri giovani a farsi le ossa in serie B. Pensi che sia una buona opportunità?
“Penso che sia un’ottima possibilità per i giovani, è sicuramente meglio poter andare a giocare ad Olten che rimanere qua e magari restare in panchina o non giocare del tutto… Si rischia di perdere il ritmo partita. L’Olten è una buona squadra, gioca per salire in A, quindi il ritmo è buono e i giocatori sono molto bravi… Meglio poter sfruttare una chance di questo tipo che rimanere fermi.”

Dopo la lunga preparazione estiva e i primi allenamenti sul ghiaccio fatti con la prima squadra, quali sono i tuoi obiettivi per la stagione?
“Il mio obiettivo principale è sicuramente quello di ritagliarmi un posto in rosa, cercando di diventare uno dei quattro centri in squadra. Lotterò al massimo delle mie possibilità per questo, poi si vedrà”.

Manca meno di un mese all’inizio del campionato, come continuerà la preparazione della squadra?
“Sarà dura, lavoreremo tantissimo sul ghiaccio per arrivare pronti all’inizio delle ostilità. Giocheremo ancora parecchie amichevoli tra cui il torneo di Colonia con diverse gare in pochi giorni, in questo modo troveremo la forma migliore possibile”.

Studente di comunicazione all'USI di Lugano, Diego si occupa delle interviste post-partita dalla Resega.

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