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Ambrì Piotta

5 spunti da Ambrì: segni di continuità, mal di Finlandia, sconfitta puntuale, offside fantasma

Dopo ogni weekend di campionato HSHS vi proporrà una rubrica dedicata agli ultimi impegni di Ambrì Piotta e Lugano, da cui abbiamo tratto una serie di spunti che vi lasciamo di seguito.

Verranno selezionati cinque episodi o fatti interessanti che hanno caratterizzato i match delle squadre ticinesi, a volte con l’obiettivo di analizzare quando successo sul ghiaccio, altri semplicemente per strapparvi un sorriso!


1. Nel segno della continuità

L’Ambrì Piotta sta vivendo un ottimo inizio di stagione, ma guarda anche al futuro. Prima del match contro gli ZSC Lions è infatti stato annunciato il rinnovo biennale di Dario Bürgler, che permette così ai leventinesi di aggiungere un ulteriore pezzo al puzzle dei prossimi anni.

Paolo Duca sta infatti costruendo una squadra destinata a durare nel tempo. Se si guarda al lineup, la prima linea attuale è già confermata sino al 2024, mentre la coppia inseparabile BürglerHeim sarà in Leventina almeno sino al 2025. Nel loro terzetto sarà interessante valutare cosa si vorrà fare con Kneubuehler, in scadenza a fine stagione.

Dal terzo blocco hanno un contratto sino al 2024 sia Chlapik che Zwerger, mentre Shore ha un accordo solamente per l’attuale torneo ed anche qui verranno fatte delle valutazioni. Un po’ come per gli elementi della quarta linea, di cui solamente Grassi ha un accordo oltre il corrente campionato.

Avrà bisogno invece di maggiore lavoro la difesa, per metà sotto contratto ma anche con elementi come Burren e Virtanen che arriveranno a scadenza. Pezzullo ha un’opzione per un ulteriore anno, mentre il futuro di Fischer resta da determinare.

2. Sconfitta… puntuale!

(PostFinance/KEYSTONE/Peter Klaunzer)

Incappare in una serata storta era prima o poi inevitabile per l’Ambrì Piotta, ma il fatto che questo sia avvenuto alla Tissot Arena ribadisce la tendenza che ha visto i leventinesi togliersi ben poche soddisfazioni in casa del Bienne.

Con Luca Cereda in panchina i biancoblù hanno infatti vinto solamente in un’occasione – quel novembre 2019 con rete decisiva di Marco Müller – ed in generale quei tre punti sono gli unici ottenuti dall’Ambrì in casa dei seeländer dal dicembre 2015 ad oggi.

Quando l’impianto era stato inaugurato i leventinesi si erano in verità trovati a loro agio, vincendo le prime due partite rispettivamente per 5-0 e 6-3 sotto la guida di Hans Kossmann, ma poi è iniziata la “maledizione”. Difficile capirne i motivi e come invertire la tendenza, ma per ora l’orologio della Tissot Arena continua a scandire minuti complicati.

3. L’offside che non c’è, forse

Non se n’è accorto quasi nessuno, ma l’entrata nel terzo che ha poi portato al 2-2 degli ZSC Lions sabato sera era “sospetta”, con un possibile offside che avrebbe potuto invalidare il gol del pareggio.

Non ci è dato sapere se lo staff biancoblù abbia considerato o meno la possibilità di chiamare un challenge, anche perché dalle immagini video è difficile avere una valutazione esaustiva ed inoltre l’episodio è avvenuto parecchi secondi prima (35, per la precisione) della rete ottenuta da Lammikko.

Resta comunque d’attualità la tematica della dotazione tecnologica per arbitri ed addetti ai lavori, con immagini dalla risoluzione e con una frequenza di fotogrammi che spesso rendono impossibili le valutazioni. Da un frame all’altro il puck può infatti passare da una parte all’altra della linea blu, le immagini in movimento perdono definizione ed anche nel riguardare gol dubbi oppure contrasti pericolosi si fa spesso fatica a capire cosa è realmente successo.

Insomma, in questa stagione si sono introdotte nuove situazioni che gli arbitri possono andare a rivedere, ma restano da fare tanti passi avanti per essere davvero al passo coi tempi.

 4. Statistica da spogliatoio

L’hockey anche in Svizzera è cambiato, ed i dati analitici su squadre e giocatori sono oramai molto avanzati e offrono infiniti spunti di discussione. Naturalmente anche ad Ambrì si tiene d’occhio questi numeri, ma senza esagerare e l’attenzione maggiore viene data a quelli che sono i dati che badano più alla sostanza.

Punti in classifica, gol fatti e subiti, ed efficacia delle situazioni speciali sono sicuramente tra questi, ma in spogliatoio è solamente una la statistica che è appesa al muro per ricordare a tutti l’identità dei club: quella dei tiri bloccati.

Quel foglio era già in bella evidenza nelle varie stagioni passate alla Valascia, e lo è ancora oggi, così da lanciare un messaggio. In questo inizio di campionato la risposta della squadra è stata chiara, con l’Ambrì che è la seconda squadra con più blocked shots di tutti, ovvero 202 totali e 16.83 a partita.

I leader? I migliori sono Virtanen (25 totali) e Burren (14), ma anche Heed che finché era in pista ne bloccava 2.5 ad incontro (media tra le più altre di lega). Complessivamente ci sono 12 giocatori diversi che hanno questo dato in doppia cifra, segno di un gruppo disposto a pagare il prezzo.

5. Mal di Finlandia

L’arrivo di parecchi giocatori finlandesi nel nostro campionato è stato un tema centrale delle discussioni estive – ed anche in Leventina ce ne sono un paio – e nell’ultimo weekend l’Ambrì Piotta ha provato sulla sua pelle l’impatto di questi elementi.

Sabato è infatti stato Juho Lammikko a segnare il gol più pesante della serata, quello valso il 2-2 ad un paio di minuti dalla terza sirena, mentre in difesa Mikko Lehtonen era quasi onnipresente con i suoi 25 minuti di ghiaccio.

Ancora più finnico il match di domenica a Bienne, con Toni Rajala autore di una doppietta e Harri Säteri ad abbassare la saracinesca tra i pali, senza dimenticare i pericoli portati dal top scorer Jere Sallinen.

Quella in casa dei seeläander è stata la prima vera serata storta dopo che l’unica altra partita “bucata” era stato il derby casalingo, dove tra i pali Koskinen era stato intrattabile e Granlund aveva ottenuto un gol ed un assist. Beh, qua al “mal di Finlandia” ci manca davvero poco!

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