Social Media HSHS

Interviste

Walker: “Con qualche piccolo errore abbiamo fatto crollare tutto in un attimo”

L’attaccante non si allarma dopo la sconfitta casalinga contro il Langnau: “Dobbiamo tornare pazienti e ricordarci il lavoro fatto anche in CHL. McSorley? Per me è sempre lo stesso, ma da lui c’è sempre qualcosa da imparare”

LUGANO – Una sconfitta un po’ inaspettata, soprattutto nella forma, quella subita dal Lugano contro il Langnau. I Tigers hanno approfittato dei numerosi errori dei bianconeri, spentisi dopo un buon inizio di partita.

Julian Walker sa che questo non è il Lugano che si era preparato al campionato: “Abbiamo visto in CHL che buone prestazioni avevamo proposto – spiega il numero 91 – e sta a noi tornare a giocare in quella maniera, dobbiamo avere fiducia nelle nostre capacità.”

Julian Walker, dopo quel buon inizio di partita il Lugano ha subito un black out, cos’è successo in quei momenti?
“Abbiamo iniziato molto bene, poi sono arrivati due o tre piccoli errori di fila che hanno permesso al Langnau di farsi in avanti e prendere il possesso del nostro terzo. Probabilmente lì ci siamo sbilanciati troppo in avanti e loro ne hanno approfittato per aumentare la pressione”.

Stupisce un po’ il fatto di come abbiate perso improvvisamente la pazienza nel gioco…
“Sicuramente dobbiamo essere più pazienti e capire come applicare il nostro gioco cambio per cambio. Quello che è successo inizialmente si è visto bene, quando soffocavamo i nostri avversari con molta pressione e un gioco avvolgente, ma è bastato poco per cambiare le cose”.

Peccato anche per quel 5 contro 3 non sfruttato, quali sono state le parole di McSorley in quel time out?
“Quello era il momento giusto per cambiare le cose, eravamo sotto di due gol e con il 5 contro 3 era possibile rientrare in partita. Il coach ha spiegato come voleva giocarsela con l’ingaggio in attacco e il Langnau con la panchina distante, ma purtroppo è mancata l’incisività e ci siamo attaccati un po’ troppo alle soluzioni individuali e questo poi porta fuori il timing di tutta la squadra”.

Tu hai già avuto un’esperienza con McSorley quando giocavi a Ginevra, hai ritrovato lo stesso coach di allora?
“È sempre lo stesso allenatore di allora anche se ancora più preparato, è sempre molto attivo nel coaching in panchina, ti spiega gli errori e ne cerca le soluzioni, ti sprona sempre a dare di più. Chiede molto a noi giocatori, ma è anche un coach che ti restituisce molto, con lui si può sempre imparare qualcosa”.

Click to comment

Altri articoli in Interviste