ZUGO – La prima vittoria con un nuovo club non si scorda mai. Il portiere Gilles Senn, autentico protagonista della serata alla Bossard Arena, è contento.
“Sì, è stata una serata che resterà nei miei ricordi, abbiamo disputato una bella partita in cui si è dovuto lottare dall’inizio alla fine. La fortuna è stata anche un po’ dalla nostra e ora si percepisce grande gioia nello spogliatoio. Mi posso dunque godere un attimino l’istante”.
Contro lo Zurigo, al tuo debutto, avevi pure giocato bene ed era mancato poco per strappare la vittoria. Stavolta invece il lieto fine, cosa è stato decisivo a Zugo?
“Non credo che ci sia stata chissà che grande differenza. Semplicemente forse contro lo ZSC c’è stata un pizzico di sfortuna e anche una rete incassata in maniera strana. Contro lo Zugo abbiamo fatto molta fatica nel primo tempo, poi è andata meglio e specialmente nell’ultimo periodo la squadra ha fornito un’ottima prova”.
Subito in entrata c’è stato uno spavento con quel disco scagliato verso la tua porta e respinto in modo un po’ goffo. Come si reagisce da portiere dopo un inizio del genere, fortunatamente senza conseguenze. Dimenticare tutto?
“È stato un tiro strano, abbastanza alto, fortunatamente non è successo nulla. Di base per me la cosa importante è sempre e solo il prossimo disco che mi arriva, quello che è capitato in precedenza è capitato, non si può cambiare, bisogna lasciare il passato da parte”.
Complessivamente puoi essere soddisfatto delle tue due prime uscite stagionali. Hai giocato bene…
“Contro lo Zugo posso dire di essere contento. Sicuramente dovrò analizzare due o tre cose, ma come inizio e come sentimento posso essere contento”.
Sei uno che guarda le statistiche?
“No, non le guardo spesso, per me sono uguali. Solitamente le spulcio a fine stagione per vedere in che posizione ho terminato. Riuscire a fornire buone prestazioni e aiutare la squadra a vincere, quello è l’importante, non le mie statistiche”.
Come va il lavoro con Pauli Jaks, Juvonen e Fadani? Ti trovi bene in questo gruppo?
“Finora, estate compresa, è andato tutto molto bene. Io sono un nuovo arrivato, è stato importante capire la realtà, capire come si lavora e i vari rituali. Ho dunque cercato subito d’integrarmi. Andiamo tutti d’accordo e in allenamento è molto divertente specialmente competere con Janne sul ghiaccio e cercare di spingerci a vicenda al fine di migliorare”.