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Interviste

Romanenghi: “Sappiamo di essere una buona squadra, ma anche di poter migliorare”

L’attaccante dopo la vittoria sullo Zugo: “Sull’arco dei 60 minuti ce la giochiamo con tutti, sicuramente si vedono gli effetti della dura preparazione estiva. Stiamo raccogliendo dei frutti ma non dobbiamo sederci”

LUGANO – Dopo due settimane esatte e quattro trasferte consecutive, il Lugano è tornato a disputare una partita alla Cornèr Arena davanti ai suoi tifosi, accorsi sabato sera in più di 6’000 per la sfida contro lo Zugo.

A decidere la partita è infine stato uno dei numerosissimi ex, con Dominic Lammer che all’overtime ha regalato la terza vittoria consecutiva in campionato ai bianconeri.

“Penso che tutto sommato abbiamo disputato 62 minuti veramente buoni”, analizza Matteo Romanenghi. “Anche se, specialmente nei primi due tempi, secondo me potevamo fare leggermente meglio, perché abbiamo perso parecchi dischi un po’ stupidamente. Comunque in ogni partita si può migliorare e noi siamo consapevoli di ciò, sappiamo che abbiamo fornito una buona prova ma continueremo a lavorare per raggiungere il nostro massimo”.

Nel terzo tempo lo Zugo ha spinto molto, ma voi siete riusciti a resistere bene…
“Loro indubbiamente sono una grande squadra, sappiamo che in attacco giocano veramente bene, hanno sempre il terzo uomo alto e in questo modo mettono in difficoltà quasi tutte le squadre. Penso però che siamo riusciti, sull’arco di tutta la partita, a gestirli abbastanza bene, bloccando pure un buon numero di tiri… Grazie anche a Zurkirchen, che ha parato molto bene, siamo riusciti a portare a casa la vittoria”.

Questa stagione avete fatto punti con lo Zugo due volte su due. Queste partite hanno mostrato che ve la potete giocare con tutti…
“Sicuramente. Anche noi siamo consapevoli di essere una buona squadra. Rispettiamo i nostri avversari e loro rispettano noi. Sull’arco dei sessanta minuti ce la giochiamo con tutti. È vero che tutte le squadre sono competitive, alcune di più e altre meno, però bisogna davvero stare attenti in ogni singola partita”.

Sabato sera siete riusciti a portare sul ghiaccio tanta velocità e intensità, cosa che non sempre vi è riuscita nelle ultime partite…
“È normale, penso che sia anche una conseguenza del calendario. Settimana scorsa abbiamo giocato quattro partite in sei giorni ed è normale che alla quarta si faccia un po’ di fatica. Questa settimana invece abbiamo avuto un po’ di tempo per tirare il fiato e siamo riusciti a giocare al massimo delle nostre possibilità per più di sessanta minuti”.

Fisicamente state anche raccogliendo i frutti di un’estate molto faticosa…
“Io senza dubbio sento l’effetto della preparazione estiva, perché rispetto all’anno scorso è stata lunga quasi il doppio. Tutti hanno lavorato sodo per iniziare bene la stagione e adesso stiamo raccogliendo un po’ i frutti, ma non dobbiamo sederci”.

Se in questo momento si vuole trovare un problema, questo probabilmente risiede in fase offensiva… Nelle ultime partite state facendo un po’ di fatica a trovare regolarmente il gol…
“Il problema non è creare tanto, ma concretizzare un po’ di più. Ci sono molte partite in cui abbiamo veramente tante occasioni e non le sfruttiamo. Penso però che l’importante sia averle queste occasioni, poi con il tempo e con la fiducia che aumenta arriveranno anche più reti. Tutto sommato penso comunque che non sia un male, visto che grazie ad un ottimo gioco difensivo riusciamo lo stesso a vincere le partite”.

A livello personale stai ottenendo sempre più responsabilità. Sabato Kapanen ha deciso di cominciare l’overtime con due difensori e un attaccante, e tra tutti ha scelto te. Che effetto ti fa?
“Sono ovviamente contento della fiducia che mi viene data. In questa situazione specifica dell’overtime avevamo un ruolo un po’ più difensivo per cercare di contrastare la loro super linea. Sono contento e spero di andare avanti così”.

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