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Ambrì Piotta

Pestoni: “Questa è una lezione per il futuro, ora andiamo a Friborgo per continuare a crederci”

Il top scorer dopo la vittoria: “Continuiamo a vincere ed è divertente, magari potevamo iniziare a farlo prima. Alzarsi alla mattina dopo un successo è un’altra cosa, non abbiamo nulla da perdere e forse questo ci ha aiutato”

AMBRÌ – Ha vinto nuovamente l’Ambrì Piotta, e con il quarto successo consecutivo è arrivata anche la possibilità di mantenere viva la speranza sino all’ultimissima giornata, quando alla Gottardo Arena arriverà il Rapperswil mentre il Berna affronterà il Losanna.

Il destino dei leventinesi passerà però innanzitutto dalla trasferta di sabato a Friborgo, quando si dovranno conquistare almeno due punti per evitare la fine anticipata della stagione.

“Non ho mai studiato così tanto matematica!”, ha commentato con il sorriso Inti Pestoni. “La nostra mentalità non sarebbe comunque cambiata anche se il Berna venerdì avesse perso, vogliamo andare a Friborgo a vincere per continuare a sperarci fino in fondo. Pare che Scherwey sia tornato nel momento sbagliato, è un giocatore che dà morale a tutta la squadra e porta una grinta incredibile. Gliene dirò quattro a fine stagione per la sofferenza che ci sta facendo passare!”.

Contro il Bienne è arrivata un’altra buona prestazione, con tanta solidità…
“Non abbiamo niente da perdere e sapevamo che il Bienne è un’ottima squadra, giocano bene con il disco e a tratti abbiamo sofferto. Il nostro portiere è però stato eccezionale anche questa sera ed ora siamo qui… Continuiamo a vincere ed è divertente, magari potevamo iniziare a farlo prima”.

Vincere inoltre aiuta quando il calendario è così intenso…
“Sicuramente quando vinci ti svegli alla mattina con un’altra mentalità ed attitudine, invece in quei momenti in cui ci sono delle sconfitte fai abbastanza fatica a venire in pista e giocare così tante sfide ravvicinate”.

Qualcosa è cambiato rispetto a prima, come te lo spieghi?
“Giochiamo molto meglio difensivamente, usciamo dalla zona in maniera più pulita, e soprattutto senza perdere dischi o correre rischi inutili. Questa è la differenza principale rispetto a prima, anche se è difficile capire di preciso cosa ci abbia fatto fare “click”… Eravamo con le spalle al muro e dunque possiamo giocare senza avere nulla da perdere, e questo forse ci ha aiutato un po’. Sicuramente può essere una buona lezione per il futuro di questa squadra”.

Quanto è stato importante l’arrivo di Juvonen?
“Da quando è arrivato ha fatto grandi prestazioni, ma anche Ciaccio aveva giocato bene per tutta la stagione. È normale per tutti avere degli alti e bassi, ed inoltre per lui non deve essere stato facile considerando anche le incertezze sulla presenza di Conz. Ora abbiamo Juvonen e sta giocando benissimo, dobbiamo ringraziarlo ma venerdì abbiamo concesso qualche occasione di troppo. Bisogna aiutarlo di più”.

Un plauso va inoltre fatto a chi gioca nel bottom six, che ha saputo a sua volta alzare il livello…
“Nelle ultime partite la quarta linea ha fatto un lavoro eccezionale, con tantissimi cambi in zona offensiva contro i primi blocchi degli avversari. Hanno creato diverse occasioni e anche trovato dei gol, vedere come lottano questi giocatori ti dà una carica in più. Per Dal Pian e Incir inoltre non era facile, non hanno quasi mai giocato ma ora stanno dando l’anima e questo ci trasmette davvero molta energia.

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