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Ambrì Piotta

Per salvarsi servirà ben altro, Ambrì battuto al debutto nei playout

AMBRÌ – LANGNAU

1-2

(0-0, 0-2, 1-0)

Reti: 26’15 Randegger (Nüssli, Seydoux) 0-1, 33’20 Albrecht (Nüssli, Lashoff) 0-2, 50’44 Pesonen (Jelovac, Emmerton) 1-2

Note: Valascia, 3’806 spettatori. Arbitri Eichmann, Kurmann; Castelli, Huguet
Penalità: Ambrì 3×2′, Langnau 4×2′

AMBRÌ – Suona la terza sirena alla Valascia, e il biancoblù ad essere premiato quale migliore in pista è Noele Trisconi. Il giovane arrivato dai Ticino Rockets ci mette cuore, energia e non indietreggia davanti a nessuno, nemmeno al cospetto di avversari che ai suoi confronti hanno un vantaggio di 20 centimetri ed altrettanti chili. Da 13esimo attaccante fa addirittura qualche cambio in prima linea, dimostrando a tutti quanta differenza possa fare la volontà.

Onore a lui, ma gli altri? Interrogato sulla questione a fine partita, coach Gordie Dwyer ha scelto con eleganza di glissare, ma il fatto che questo Ambrì Piotta sia una squadra troppo facile da affrontare è davanti agli occhi di tutti, e la responsabilità è sulle spalle di chi da tempo non riesce più a fare la differenza.

In una partita dai modesti contenuti tecnici, i leventinesi hanno provato a conferire al proprio gioco una certa intensità, ma quella che ci si è trovata davanti è ancora una squadra che prosegue il suo cammino a tastoni, insicura e in definitiva senza nemmeno una direzione precisa.

L’unica rete è arrivata – siamo onesti – casualmente (pur ammettendo alcune buone occasioni durante il match), ed in fatto di possesso l’Ambrì Piotta sembra faticare indipendentemente dall’avversario che ci ritrova di fronte, ed anche nel momento in cui il puck viene recuperato i leventinesi prestano il fianco al forecheck avversario con delle uscite dal terzo disastrose.

Con l’avvicinarsi di partite con un significato ben maggiore – con questa sconfitta si salutano Langnau e Kloten, perdendo martedì a Friborgo addio anche al vantaggio casalingo – all’Ambrì viene ora chiesto di ritrovare un’identità, così come il contributo di tutte quelle individualità che dovrebbero mostrare la via, sul tabellino ma anche a livello di attitudine.

Certo, i biancoblù tutto sommato non hanno giocato un brutto primo tempo, e dopo la prima rete del Langnau la reazione è stata tutto sommata positiva, con almeno 2-3 cambi a buon ritmo, senza però che nessuno riuscisse a mettersi in posizione per far partire un tiro pulito verso Punnenovs. Dal Langnau c’è dunque anche da imparare.

Da una partita del genere alcuni aspetti positivi possono emergere, ma francamente a questo punto della stagione bisogna concentrarsi su ciò che non funziona, e sul capire come riuscire a rattoppare perlomeno quelle aree fondamentali che dovranno permettere all’Ambrì di vincere delle partite.

Il fatto di aver “perso nuovamente solo per un gol di scarto” è un semplice specchio per le allodole, visto che tra poche partite si inizierà davvero a dover lottare per salvare il posto in NLA, e nella massima categoria non ci si resta accumulando premi alle buone intenzioni, ma con la concretezza dei risultati. Concretezza che in molti sembrano aver perso, e che dovrà essere riguadagnata principalmente tramite un gioco fisico e un sacrificio che in troppi non sembrano ancora disposti a fare.

Delle problematiche a livello di gioco oramai si è già detto sin troppo – anche il powerplay non sembra migliorare – mentre alcuni errori a livello individuale lasciano basiti. Ci duole puntare nuovamente il dito verso Mäenpää, ma il difensore finlandese è stato anche sabato sera l’emblema di un gruppo che in alcuni frangenti non sembra esserci con la testa, ed autore di errori che bisogna rifiutarsi di credere siano dovuti a lacune tecniche.

L’Ambrì Piotta al momento sembra trovarsi in una sorta di limbo, da cui non ha le sufficienti doti tecniche per uscirne “di fioretto”, ma al momento non ha nemmeno l’intensità e la grinta per trarsi d’impiccio con la forza bruta. La via da percorrere è la seconda, andando a cercare i gol là dove fa male e mettendoci il corpo per fermare gli avversari.

Rimane da vedere quanto ancora ci vorrà prima che il senso d’urgenza relativo alla pericolosa situazione in cui ci si trova farà fare il definitivo “click” a questo gruppo… Meglio non pensare ancora a cosa dovesse succedere se questo “click” non dovesse avvenire.

fattore2IL SOLITO AMBRÌ, MA NON BASTA: Per finire la partita di sabato sera è una di quelle a cui abbiamo già assistito decine di volte. Il Langnau non ha certo fatto stravedere, ma a livello di possesso è stato superiore e – senza forzare – ha ottenuto il minimo in fase offensiva e poi arginato facilmente i tentativi di rimonta biancoblù.

L’Ambrì Piotta deve ora cercare qualcosa di diverso, perchè senza un cambiamento di attitudine le soluzioni non si presenteranno da sole. I Tigers questo lo sapevano, e sono venuti in Ticino ad assicurarsi la salvezza diretta senza scomodarsi più di quel tanto.

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