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National League

On fire or on the bench: ecco i protagonisti della settimana!

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HC Biasca

Quando l’Hockey Club Biasca ha presentato il progetto Ticino Rockets, ha fieramente annunciato la partecipazione al prossimo campionato di LNB, ottenendo la promozione “amministrativa”. Per almeno i prossimi tre campionati, il club rivierasco parteciperà alla lega cadetta, creando un polo sportivo importante per tutto il Ticino e per i due club principali del cantone.

All’annuncio della promozione a tavolino, ben più di una persona ha pensato magari malignamente che ora il Biasca potesse giocare un finale di campionato tranquillo, pensando che a settembre partirà comunque qualcosa di buono e di importante.

Invece la squadra di Luca Cereda sta dimostrando a tutti la professionalità e la voglia di far bene, sostenendo con i fatti la serietà del club ed onorando fino in fondo l’impegno in Prima Lega.

Dopo aver vinto il girone est di categoria, che gli ha legittimato dal lato sportivo la promozione, Balerna e compagni hanno infatti iniziato col piede giusto il torneo finale che assegnerà il trofeo di campione svizzero di categoria, battendo in trasferta il Sion-Nendaz, in attesa dell’arrivo a Biasca del Thun.

Concludere il proprio impegno nel migliore dei modi onorandolo fino in fondo è un ulteriore aiuto per costruirsi un futuro solido e un’identità sportiva vincente e riconosciuta da tutti.


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Lega svizzera di hockey su ghiaccio

Dall’inizio dei playoff le decisioni (o l’immobilismo) dei giudici della SIHF non hanno fatto altro che far discutere o indignare tifosi e addetti ai lavori, tanto sono cervellotiche e incoerenti.

Si sa, nell’hockey i playoff sono il clou della stagione, le squadre si sfidano ai più alti livelli tecnici ma anche fisici e caratteriali, e ad alcuni giocatori non in grado di tenere a bada gli istinti violenti a volte salta ogni freno. Si sono visti purtroppo troppi interventi alla testa degli avversari, bastonate a due mani pericolosissime, cross check a livello del viso, gomitate e chi più ne ha più ne metta.

Non stiamo più qui ad elencare tutti i brutti interventi e i protagonisti, ma basta ricordare il caos causato da decisioni su casi simili che hanno sancito punizioni completamente diverse fra loro per rendere l’idea della confusione e del fatto che nessuno ha la situazione in mano.

Nessuna linea decisionale o di giudizio, e tutte quelle belle parole di inizio stagione sul voler “salvaguardare la salute” dei giocatori sono finite nel nulla. Va anche detto che a volte i vari Steinmann e Auger non hanno a disposizione un regolamento fatto ad hoc, ma anche qui l’approssimazione la fa da padrona e si devono solo cambiare i testi.

Occorre cambiare le regole e saper punire anche la sola intenzione di colpire in maniera sporca (anche quando nella fortuna non ci si fa troppo male) che in molti casi è ben riconoscibile senza troppe scuse ed ipocrisie, oltre ad adeguare le pene, magari toccando sul portafoglio in maniera proporzionata al reddito i protagonisti.

E da ultimo, un’idea, buttata lì sul tavolo: chissà che un consiglio di ex giocatori non possa essere più utile di un paio di giudici distaccati il cui ruolo non è ancora chiarissimo a tutti.

 

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