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Interviste

Morini: “È stata una prestazione insufficiente, ma sapremo come reagire”

L’attaccante numero 23 è sicuro che la squadra si riscatterà: “Serate come queste vogliamo sempre evitarle ma per natura capiteranno in un campionato come il nostro, ciò che conta è essere pronti a rialzarsi”

LUGANO – Facce cupe e silenziose nello spogliatoio bianconero dopo la sconfitta contro il Rapperswil. I giocatori del Lugano sembrano tutti consapevoli delle difficoltà incontrate contro i sangallesi, e un Giovanni Morini raccolto per alcuni minuti nei suoi pensieri prima ancora di togliersi l’equipaggiamento fa un’analisi tanto semplice quanto sincera della serataccia del Lugano: “Se devo dire come la penso questa è stata probabilmente la nostra peggior prestazione da un mese a questa parte – afferma l’attaccante italiano – non siamo quasi mai riusciti a proporre il nostro gioco”.

Giovanni Morini, cos’è mancato al Lugano di sabato sera?
“È mancata l’esecuzione in velocità, non siamo riusciti a dare rapidità alle uscite dal terzo ed eravamo troppo fermi in zona neutra, questo deve essere un aspetto fondamentale del nostro gioco e di quello che serve in questo campionato per poter dare fluidità alle azioni offensive. Senza di questo eravamo spesso senza possesso del disco e questo porta solo a rincorrere l’avversario”.

Il power play, che contro l’Ajoie ha prodotto due reti, sembra fare ancora fatica a trovare un suo peso…
“Il primo dei nostri power play non mi è sembrato nemmeno così male, abbiamo trovato tiri interessanti, ma non mi concentrerei solo su un aspetto del gioco, in generale ci è mancata velocità e pulizia nelle giocate”.

Questa sconfitta arriva dopo un periodo dove sul piano delle prestazioni eravate sempre sul pezzo, contro un bel Rapperswil siete sembrati incompiuti, incapaci di arrivare nelle zone “calde” del gioco…
“In un campionato come questo per vincere occorre che tutti i giocatori siano al meglio, sotto ogni aspetto, è una lega molto competitiva e non è permesso abbassare la tensione altrimenti si incappa troppo spesso in seratacce. Sappiamo come i Lakers siano una realtà importante e competitiva e sicuramente hanno fatto la loro partita ma, ripeto, certi aspetti del gioco e della prestazione devono venire solo da noi”.

Pensi che questo sia parte del processo di sviluppo a cui siete legati? O è stata una serata da dimenticare e basta?
“In generale non so dove collocare questa sconfitta, quello che conta è avere la consapevolezza che si deve e si può fare meglio senza accampare giustificazioni. Serate così capitano e capiteranno ancora in un campionato lungo e competitivo come il nostro, è inevitabile, bisognerà essere sempre pronti a reagire”.

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