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Interviste

Martschini: “Abbiamo ritrovato il nostro gioco, sappiamo cosa fare ma guai a rilassarsi”

L’attaccante dopo la terza vittoria contro il Rapperswil: “Il nostro potenziale è ancora maggiore di quello che stiamo mostrando attualmente, sono ottimista ma dobbiamo dare tutti il massimo”

ZUGO – Il sole splende in quel di Zugo. Grazie alla vittoria ottenuta mercoledì con il risultato di 3-0 i campioni in carica conducono 3-1 nella serie contro il Rapperswil, e hanno a disposizione tre opportunità per ottenere il successo decisivo. Lino Martschini è ovviamente soddisfatto.

La vittoria è giunta a coronamento della vostra miglior prova in questi quarti di finale, per la prima volta siete stati superiori al Rapperswil…
“Penso di sì, siamo stati molto compatti e solidi in qualsiasi situazione di gioco, poco importa se a parità numerica, in powerplay o in boxplay. È stata una buona prestazione”.

In regular season avete avuto parecchie difficoltà con l’uomo in meno sul ghiaccio, ora invece in 4 partite avete incassato solo una rete, come ti spieghi questa metamorfosi?
“Facciamo meglio le piccole cose, siamo pronti a soffrire, blocchiamo più tiri e poi evidentemente Genoni si merita una citazione particolare”.

Già, il portierone ha decisamente alzato il suo livello, com’era prevedibile. Trovi un punto negativo dopo questa sfida?
“Abbiamo incassato troppe penalità, dobbiamo analizzare i motivi. Sicuramente è una serie molto emotiva, da un certo punto di vista le penalità fanno comunque parte del gioco specialmente nel postseason, ma stiamo esagerando, dovremo chinarci sul problema e cercare di risolverlo”.

Acciuffare la diretta qualificazione per i playoff solo all’ultimo paradossalmente vi è di aiuto ora?
“Abbiamo avuto fasi più difficili durante la regular season quest’anno, ma siamo una truppa affiatata, collaudata e sappiamo come dobbiamo giocare. Purtroppo non sempre ci siamo riusciti e siamo caduti in una spirale negativa, abbiamo iniziato a pensare e ragionare troppo ed è tutto diventato più duro. Fortunatamente abbiamo ritrovato il bandolo della matassa al momento giusto. Ma il nostro potenziale è ancora maggiore di quello che stiamo mostrando attualmente, dunque sono ottimista”.

Un altro vantaggio è sicuramente il fatto di sapere ormai come si vince…
“Certo, esperienza e fiducia aiutano. Cinque anni or sono non avevamo questa esperienza, non sapevamo come affrontare in maniera giusta l’ultimo passo, da questo lato abbiamo imparato, ora sappiamo come comportarci e agiamo di conseguenza. Ma guai a rilassarsi, altrimenti si viene puniti. Ora dovremo riuscire a restare concentrati e fare attenzione, bisogna essere costanti in ogni cambio e tutti devono dare il massimo, dobbiamo fidarci uno dell’altro”.

A inizio mese sei diventato il topscorer di sempre della storia del club (Lino ha ormai quasi raggiunto i 500 punti ndr), ti ha dato ulteriore carica questo fatto?
“È stata un’ulteriore iniezione di fiducia, è un bel sentimento che rimarrà per molto tempo. Un attaccante offensivo che vuole segnare ama queste sensazioni. Dopo l’infortunio dell’ultima stagione ho fatto un bel passo in avanti, ho lavorato bene in estate, mi sento le gambe leggere, fresco nella mente e con una squadra del genere il tutto è ancora più divertente. Inoltre ho imparato tanto sotto la gestione di Tangnes, è un continuo processo di apprendimento, mi ha aiutato tanto”.

Hai solo 30 anni, ma ormai sei da tempo un cosiddetto franchise player e hai rinnovato sino al 2027. È raro al giorno d’oggi che un giocatore trascorra l’intera carriera in una sola squadra…
“È sicuramente speciale, ma io sono uno di 25 giocatori. Questo è il mio sentimento e rimarrà sempre tale. Ovviamente sono fiero di poter giocare qui a Zugo e voglio far capire ai giovani che è un onore e una gioia poter portare questi colori. Ma ribadisco, sono solo una piccola parte della squadra, nulla di più”.

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