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Interviste

Lundskog: “Tanti alti e bassi come in tutta la stagione, sono fiero ma anche un po’ frustrato”

Il coach del Rapperswil dopo l’eliminazione: “È un mix di emozioni, perdere e finire il campionato in questo modo è amaro. Il mio futuro? Non volevo parlare di trattative, ma ora che la stagione è finita è tempo di discuterne”

RAPPERSWIL – Al termine della doppia sfida con l’Ambrì Piotta, Johan Lundskog è evidentemente dispiaciuto. Per il coach del Rapperswil e i suoi ragazzi la stagione si è conclusa dopo una battaglia durata 139 minuti.

Avete dato battaglia ma alla fine siete voi ad andare in vacanza. Prevale l’orgoglio oppure la delusione?
“È un mix di emozioni, perdere e finire il campionato in questo modo è ovviamente amaro. È stata una rete decisamente evitabile a condannarci, probabilmente c’era anche una liberazione vietata prima del gol. Avremmo meritato qualcosa in più, credo che, specialmente nella terza frazione, ci sia quasi stata solo una squadra sul ghiaccio, ma è tutto irrilevante. L’Ambrì va avanti, noi no. Sono comunque fiero dei miei ragazzi: a dicembre praticamente la maggior parte della Svizzera ci aveva già condannato, invece siamo riusciti ad allungare la stagione e a procurarci la chance di disputare questa serie di play-in. Certo che adesso prevale la frustrazione, è chiaro, ci sarà bisogno di alcuni giorni per smaltire la sconfitta e poi analizzare il tutto in maniera più sobria”.

Qual è il rammarico più grande, la seconda rete incassata a 1’14’’ dalla fine oppure il gol decisivo all’overtime?
“Penso il gol decisivo. C’è stato un rimbalzo sfortunato e, come già detto, la situazione non avrebbe nemmeno dovuto esserci. A mio avviso c’era una liberazione vietata. Chiaramente anche la seconda rete incassata, con l’Ambrì che aveva tolto il portiere, è stata un momento frustrante. Questa partita è stata un po’ la fotografia della nostra stagione: parecchi alti e bassi, abbiamo dovuto affrontare sfide difficili, ma sono fiero di come il gruppo sia sempre rimasto unito e ci abbia sempre creduto”.

Il tributo che i vostri tifosi vi hanno fatto a fine gara, malgrado l’eliminazione, credo che sia una bella consolazione…
“È così, i fans ci hanno supportato sempre, anche nei momenti più bui della stagione. Ci hanno aiutato tantissimo ed è anche grazie a loro se durante la regular season siamo stati tra le squadre più performanti in casa”.

Una menzione, a mio avviso, se la merita il giovane Taibel, cresciuto molto durante la stagione, davvero brillante in questa serie di play-in e capace di sostituire bene Rask…
“Credo onestamente che Jonas sia stato uno dei giocatori con maggiore costanza durante l’intero campionato. Già all’inizio ha mostrato un bel livello, ma è vero che ha fatto veramente grandi passi in avanti con il passare delle settimane. Citerei anche altri due giovani, ovvero Hofer e Alge. Anche loro sono progrediti e possono essere orgogliosi di questo percorso”.

L’anno prossimo sarai ancora al timone?
“(Lundskog ride, ndr). Ci siederemo a un tavolo e discuteremo. Nelle ultime settimane volevo concentrarmi esclusivamente sull’hockey giocato e non parlare di trattative, questa era la mia richiesta al club. Ora il tempo per discutere è arrivato, ci siederemo e parleremo dei piani futuri”.

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