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Interviste

Lapierre: ‘Basta pensare al passato, oggi come una partita di playoff’


DAVOS – Ultima seduta d’allenamento per i bianconeri prima della semifinale che li vedrà affrontare i padroni di casa del Davos. Linee pressochè invariate per gli uomini di Doug Shedden, con Stefan Müller a fare da backup a Merzlikins in sostituzione dell’infortunato Daniel Manzato.

Allenamento improntato soprattutto sull’entrata in zona offensiva e sulle ripartenze veloci, arma da utilizzare contro una difesa grigionese che durante questo torneo ha più volte lasciato diversi spazi.

Clima comunque disteso in casa Lugano, la Coppa Spengler sembra avere portato (come successo lo scorso anno) un po’ di serenità alla squadra che, pur senza incantare, ha mostrato finora un buon hockey.

“Siamo contenti del modo in cui stiamo giocando” – ci ha detto Maxim Lapierre al termine del warm-up – “ognuno ha fornito delle buone prestazioni nelle partite giocate finora, non vediamo l’ora di poter disputare il match di venerdì sera”.

Maxim Lapierre, sinora il Lugano ha giocato abbastanza bene, anche se continuate a faticare nel chiudere le partite…
“Beh sì, ma siamo comunque riusciti a vincerle entrambe… Credo che si debba smettere di guardare solo ai punti negativi, quello che contava era vincere e ci siamo riusciti in tutte e due le occasioni”.

Stasera partita da dentro o fuori con il Davos, credi che sarà una match diverso rispetto a quello giocato qui due settimane fa?
“Credo proprio di sì. Il Davos sta giocando molto bene… Abbiamo visto le partite che hanno disputato finora e stanno giocando un hockey molto veloce, basato sulla consapevolezza dei propri mezzi. Credo che quella di stasera sarà una bella sfida”.

La Spengler arriva in un buon momento per voi, potete togliere un po’ della pressione del campionato e ritrovare le giuste sensazioni…
“Certamente, passare così la settimana di Natale, con le nostre famiglie al seguito, è bellissimo. Ci stiamo divertendo molto. Dobbiamo cercare di vivere nel momento, quello che è successo finora nella stagione va dimenticato, e se possiamo usare questo torneo per ritrovare fiducia e ricominciare a giocare come sappiamo, dobbiamo assolutamente farlo”.

Quello che sembra mancare al Lugano sono le emozioni, quelle che vi hanno portato fino in finale l’anno scorso…
“Credo che tutto si costruisca sulla fiducia. Quando inizi a perdere diverse partite di fila non ti senti più bene con te stesso e col tuo modo di giocare. Credo che questo sia il nostro principale problema in questo momento… Non dobbiamo più focalizzarci su quello che è successo in passato, ma guardare avanti. Siamo ancora in zona playoff e possiamo ancora raggiungere il quarto o quinto posto se giochiamo come sappiamo fare. Dobbiamo solo guardare avanti e smetterla di voltarci indietro”.

Hai avuto un mese di dicembre complicato…. Sei rimasto fuori per quattro partite di fila, come ti sei sentito in quel momento?
“In questo sport può succedere, anche senza di me la squadra è riuscita a vincere e questo è quello che più conta. Finchè si vince è giusto non fare variazioni nel lineup, ormai sono nel giro da abbastanza tempo per comprendere questo tipo di decisioni, dunque non importa se sono fuori o meno”.

Se doveste vincere, domani potreste incontrare il Team Canada in finale… Da canadese, questo come ti farebbe sentire?
“Credo che per chiunque giocare contro il Team Canada sia qualcosa di speciale, loro sono fortissimi ed è un ottimo metro di paragone per capire come sta la squadra. Ma in questo momento tutta la concentrazione è sul Davos, sappiamo quanto sono forti, stasera sarà come una partita di playoff”.

Studente di comunicazione all'USI di Lugano, Diego si occupa delle interviste post-partita dalla Resega.

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