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Ambrì Piotta

L’Ambrì reagisce e conquista un punto in rimonta contro il Davos

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AMBRÌ – DAVOS

3-4

(1-2, 2-1, 0-0; 0-0)

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Reti: 9’23 Jörg 0-1, 10’04 Giroux (Aucoin) 1-1, 17’56 Lindgren (Sieber) 1-2, 25’35 Jörg (Walser, Guerra) 1-3, 29’22 Duca (Chavaillaz, Aucoin), 45’26 Pestoni (Aucoin, Giroux) 3-3

Rigore: Du Bois

Note: Valascia, 4’896 spettatori. Arbitri Mandioni, Wiegand; Abegglen, Espinoza
Penalità: Ambrì 5×2′, Davos 8×2′ + 1×10′ (Koistinen)

AMBRÌ – Reazione doveva esserci e reazione c’è stata. Chiamato a rifarsi dopo la deludente sconfitta patita martedì contro il Rapperswil, l’Ambrì ha tirato fuori gli artigli e contro il Davos ha sfornato una buona prestazione, arrendendosi solo per 4-3 ai rigori. Senza l’infortunato O’Byrne ed opposti ad una delle squadre più calde del momento, i leventinesi hanno soprattutto mosso passi avanti nel gioco in power play – aiutati anche da un Aucoin in visibile crescita -, mentre continua a preoccupare la fase difensiva.

I biancoblù sono scesi su ghiaccio un po’ titubanti ed hanno subito le iniziative degli avversari, apparsi più vispi sin dai primi minuti. Dopo un periodo di inferiorità numerica superato senza particolari problemi, sembrava che l’inerzia del match potesse girare ma, quando la squadra di casa ha cominciato a farsi vedere dalle parti di Genoni, è caduto il punto dell’1-0 messo a segno dall’ex bianconero Jörg.

La reazione dell’Ambrì è però stata pronta ed ha immediatamente portato al delizioso pareggio di Giroux dopo nemmeno 40’’. Il numero 10 ha messo a segno il primo gol stagionale al termine di un’azione avvolgente partita da un ottimo suggerimento di Aucoin.

Forse rilassatisi dopo il punto dell’1-1 gli uomini di Pelletier hanno avuto un calo di tensione, che ha portato all’evitabile penalità comminata allo stesso bomber canadese. Con l’uomo in più, sugli sviluppi di una furibonda mischia, Lindgren ha così messo a segno il 2-1 su cui le due formazioni si sono lasciate dopo i primi 20’.

Con le due squadre che si sono affrontate a viso aperto, i problemi della retroguardia ticinese sono stati di nuovo messi in evidenza. Sin dall’inizio infatti, ogni volta che il Davos ha superato la metà pista, la occasioni da rete sono fioccate. La facilità con coi Ambühl e compagni sono riusciti a penetrare nel terzo e a scagliare tiri puliti verso Zurkirchen è stata preoccupante, con la difesa spesso mal posizionata o troppo attendista.

Il secondo periodo si è aperto nel peggiore dei modi, con lo scatenato Jörg che ha messo a segno il 3-1 approfittando della lentezza dei difensori leventinesi ed indovinando il classico tiro della domenica sotto il sette.

Colpito nell’orgoglio e con le spalle al muro, l’Ambrì si è finalmente scrollato di dosso il torpore ed il timore mostrati nei primi minuti, cominciando a macinare gioco. L’alta intensità messa sul ghiaccio combinata con l’indisciplina dei grigionesi ha regalato diverse opportunità di giostrare in power play all’Ambrì, con la prima delle quali subito bagnata dal gol.

Al termine di una bella azione, infatti, Duca ha messo a segno il punto del 3-2 sfruttando una carambola davanti  a Genoni. Ringalluzziti, i padroni di casa hanno continuato a spingere ed hanno sfiorato il pareggio a più riprese mettendo per una volta pure in mostra un buon gioco con l’uomo in più. Sensazione confermata nuovamente in avvio di terzo periodo, quando ancora in superiorità numerica ed al termine di una bella combinazione in velocità, Pestoni, il vero motore di questo Ambrì settembrino, ha messo a segno il punto del momentaneo 3-3.

Nei minuti finali le due formazioni hanno tentato il tutto per tutto per vincere entro i tempi regolamentari, ma un eccezionale Zurkirchen ha fermato tutte le offensive degli ospiti da una parte e Duca ha mancato l’incrocio dei pali per pochi millimetri dall’altra, trascinando così la contesa fino ai tempi supplementari.

Overtime dove poco o niente è accaduto, costringendo le squadre a giocarsi il punto extra ai rigori. Ben abituato dalla bella serie ammirata in occasione del debutto con il Berna, il pubblico ha però dovuto assistere ad una sessione di shootout poco ispirata e dove i portieri l’hanno fatta da padroni. Il gol decisivo, nonché unico messo a segno, è stato quello dell’ex Felicien Du Bois, che ha così di fatto regalato la vittoria al Davos.

Rispetto alla disastrosa uscita di Rapperswil, la prestazione di venerdì è stata rincuorante, nonostante la vittoria sia sfuggita. Un power play più efficace ed una prima linea in crescita sono fattori positivi, anche se a bilanciarli c’è una fase difensiva ancora troppo confusa ed una prima parte di incontro decisamente da rivedere.

Notizie molto positive soprattutto dal playmaker Aucoin, reduce da una bella serata – la sua migliore in maglia biancoblù –  in cui ha messo a referto tre assist. A tratti l’americano è apparso ancora un po’ troppo lezioso, cercando il passaggio a effetto anche se in condizioni ottimali per il tiro, ma siamo sicuri che quando il centro sarà in piena forma potrà essere l’arma in più di questo Ambrì.

Menzioni speciali anche per i soliti Duca e Pestoni, con il primo che ha offerto una prestazione di quantità e qualità ed il secondo che è il giocatore più in forma del momento in casa biancoblù.

Sabato i ticinesi se la vedranno con il sempre temibile Losanna nella bolgia di Malley e, per quanto difficile, tornare alla vittoria rappresenterebbe una bella iniezione di fiducia per tutto l’ambiente. I biancoblù, in questo senso, sono l’unica squadra con il Kloten a non aver ancora vinto una partita nei tempi regolamentari.


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Reto è uno studente in economia e grande appassionato di hockey a 360 gradi, si occupa delle partite dei biancoblù e della sezione dedicata alla Nazionale.

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