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Ambrì Piotta

L’Ambrì incassa una sconfitta che fa male, ma inoltra protesto

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ambri
AMBRÌ PIOTTA – BIENNE

3-4

(2-1, 0-0, 1-2)

Reti: 0’42 Steiner (Lauper, Hall) 1-0, 10’54 Chavaillaz (Schlagenhauf) 2-0, 17’03 Spylo (Umicevic, Rossi) 2-1, 46’11 Rossi (Kamber, Umicevic), 58’58 Aucoin (Giroux) 3-2, 59’31 Umicevic (Jecker) 3-3

Rigori: Aucoin, Kamber, Spylo

Note: Valascia, 4’501 spettatori. Arbitri Eichmann, Küng; Huggenberger, Wüst
Penalità: Ambrì 7×2′, Bienne 6×2′

AMBRÌ – Sembrava destinata finalmente a rompersi la maledizione della Valascia, con lo stupendo contropiede orchestrato da Giroux e concluso da Aucoin al 58’58 che pareva aver dato il definitivo vantaggio ai biancoblù e la conseguente prima vittoria casalinga da tre punti di questa stagione.

Così invece non è stato. Gli uomini di Pelletier hanno infatti subito l’ennesimo recupero avversario negli ultimi secondi di partita, costringendo così i 4’501 spettatori accorsi alla Valascia ad assistere ad una nuova serie di rigori, diventata oramai un “classico” che sta sempre più perdendo il suo appeal. Se prima della pausa gli shootout avevano regalato sorrisi ai leventinesi, in questo caso è stato il Bienne ad avere la meglio, con gli ospiti che hanno intascato due punti importanti e, in definitiva, meritati.

Sì, perché l’Ambrì Piotta ha iniziato la sua partita alla grande, ma si è poi via via spento con il passare del tempo, rinunciando a giocare in frangenti di partita troppo importanti per essere affrontati con spirito passivo. Peccato, perché tutti i segnali dati nel primo quarto d’ora lasciavano presagire al meglio.

I biancoblù si sono infatti presentati sul ghiaccio evidenziando in maniera netta la voglia di fare bene, “volando” sui pattini con quell’entusiasmo che tanto era mancato nel mese di ottobre. Veloci transizioni, tanti tiri sul portiere, un buon fore-checking e la capacità di tutte e quattro le linee di dare il proprio contributo lasciavano pensare ad un Ambrì rinvigorito e lanciato verso la vittoria, soprattutto dopo il gol immediato di Steiner – dopo soli 42 secondi – ed il raddoppio di Chavaillaz al 10’54.

Una volta trovato il doppio vantaggio – legittimato dal fatto che il Bienne praticamente non si era reso pericoloso sino al 14’ – nell’Ambrì però qualcosa si è inceppato. A spezzare definitivamente il ritmo dei padroni di casa è arrivato il 2-1 di Spylo, ottenuto proprio al termine di un boxplay ed arrivato in un momento scomodo – soli tre minuti dalla prima sirena – e che ha sicuramente fatto tentennare i ticinesi.

L’Ambrì ha però dato immediatamente l’impressione di poter reagire imbastendo una buona manovra di powerplay, con i cinque uomini in pista decisamente più mobili e propositivi rispetto al solito. La fase non ha partito un gol, ma ha regalato ai leventinesi un 5-contro-3 che si rivelerà essere alla base del protesto inoltrato dal club, di cui vi parliamo a fine articolo.

La doppia superiorità ha di fatto segnato il momento in cui l’Ambrì ha smesso di dare il meglio. Durante il periodo centrale a farsi preferire sono stati gli uomini di Schläpfer, anche se i continui ribaltamenti di fronte del primi 20 minuti hano lasciato spazio a ben poche occasioni nette da rete su ambo i fronti.

L’unica linea capace di scrollarsi di dosso un certo torpore è stata quella guidata da Stucki, anche venerdì sera un vero concentrato di energia e artefice di diverse puntate scomode per la difesa bernese. Il numero 23 è però stato anche autore di un passaggio “suicida” che ha permesso a Spylo di involarsi solo verso Zurkirchen, costretto ad una spettacolare uscita sino a metà terzo, con l’attaccante del Bienne che ha poi sparato a lato a porta vuota.

Con soli venti minuti da giocare ed il risultato ancora sul 2-1, è apparso evidente come l’Ambrì avesse l’intenzione di voler arrivare al 60esimo con questo risultato, lasciando pericolosamente l’iniziativa al Bienne.

Logico e meritato il pareggio ospite, firmato da Matthias Rossi in powerplay dopo una bella rete di passaggi. L’attaccante ha però avuto l’opportunità di concludere più volte sfruttando i rebound concessi da Zurkirchen, sottolineando nuovamente i problemi di copertura dello slot che affliggono l’Ambrì oramai da tempo.

Dopo il già descritto 3-2 firmato da Aucoin – pochi minuti prima da segnalare un palo pieno di Giroux – anche il nuovo pareggio di Umicevic a soli 29 secondi dalla terza sirena è arrivato con un attaccante avversario che ha potuto ribadire in gol dallo slot dopo un primo intervento di Zurkirchen.

Situazione sostanzialmente “fotocopia” di quanto successo contro il Friborgo, anche se nell’occasione Pelletier ha scelto di mandare in pista una linea sulla carta costruita per sopportare l’onda d’urto di queste situazioni, ovvero quella di Bianchi, Schlagenhauf e Grassi.

Considerando la situazione in classifica dell’Ambrì, l’avversario con cui si era confrontati e quanto visto in pista, il punto ottenuto non riesce in alcun modo ad attutire la frustrazione per essersi lasciati sfuggire una vittoria oramai conquistata. Il secondo e terzo tempo dei biancoblù non avrebbero probabilmente giustificato il successo pieno, ma con la linea che si sta allontanando sempre di più, la cosa a cui i leventinesi devono puntare è la concretezza dei fatti.

Sul fronte dei singoli lascia perplessi l’ennesima esclusione di Lhotak per dare spazio a Lüthi, mentre anche in difesa Zgraggen scalpita per avere la possibilità di giocare e crescere. Buona partita per Steiner e Hall, così come quella di Stucki, che ha sempre e comunque il pregio di portare velocità ed esuberanza… Qualche errore poi può starci, ma questa squadra ha innanzitutto bisogno di emozioni per poter “girare”, e lui le sa portare.

Sempre lontano dall’ottenere il primo gol stagionale anche Dostoinov che, oltre a tentare più e più volte il wrap-around o il tiro da media distanza dopo aver aggirato la porta, non ha saputo creare. Ci si aspetta sicuramente di più anche da Bouillon, mentre il suo compagno Birbaum ha avuto il pregio di andare spesso al tiro, risultando di fatto il biancoblù con più conclusioni di tutti (4).

La vittoria del Bienne è comunque al momento non definitiva, in quanto l’Ambrì Piotta ha inoltrato un protesto in seguito ad un errore tecnico degli arbitri che, se accolto, porterà alla ripetizione della partita.

Stando alle informazioni raccolte, dopo aver rimediato una penalità al 19’32, pare che Wetzel non si sia seduto nella panchina dei penalizzati. Un suo compagno ha scontato i 2 minuti al suo posto, mentre Wetzel in quel frangente è sceso nuovamente sul ghiaccio.


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