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Ambrì Piotta

L’Ambrì è superiore al Banska Bystrica e può ancora sperare

Biancoblù completamente ridisegnati in attacco e capaci di controllare l’intero match. L’avversario si dimostra modesto ma i segnali mostrati sono positivi

© Simon Hastegård / Bildbyrån

L’Ambrì è superiore al Banska Bystrica e può ancora sperare

BANSKA BYSTRICA – AMBRÌ

0-4

(0-2, 0-2, 0-0)

Reti: 5’44 Kneubuehler 0-1, 7’00 D’Agostini 0-2, 27’00 D’Agostini (Flynn, Zwerger) 0-3, 37’16 Zwerger 0-4

Note: Ice Stadium, 1’588 spettatori. Arbitri Moschen, Stano; Jobbagy, Soltes
Penalità: Banska 10×2′, Ambrì 9×2′

BANSKA BYSTRICA – Potrebbe rivelarsi una parentesi mentalmente importante quella vissuta martedì sera dall’Ambrì Piotta in casa degli slovacchi del Banska Bystrica, dove i biancoblù hanno risposto positivamente alla decisione di Luca Cereda di mischiare completamente le sue linee offensive.

Con un lineup che ha visto ad esempio D’Agostini al centro, Flynn all’ala oppure Sabolic spostato in terza linea i biancoblù hanno mostrato delle buone intenzioni, che si sono velocemente trasformate in una partita controllata dall’inizio alla fine, pur considerando un avversario che nell’occasione è apparso piuttosto modesto.

Alla squadra leventinese però poco importava della serata di chi si trovava di fronte, visto che dopo un inizio di campionato tra alti e bassi l’Ambrì è principalmente alla ricerca dell’atteggiamento giusto da portare in pista, e soprattutto da questo punto di vista la chiara vittoria di martedì porta molti aspetti positivi.

“Giochiamo fino alla fine… Good habits!”, ha urlato ai suoi Cereda nell’ultimo power break della sfida, e sostanzialmente questo è stato l’aspetto su cui l’Ambrì ha dovuto concentrarsi per buona parte del match, visto che velocemente si è capito quanto i biancoblù fossero superiori ai loro avversari.

Quei due gol ottenuti in meno di due minuti nel primo tempo da Kneubuehler – ma con probabile tocco finale di Dal Pian – e poi D’Agostini hanno infatti messo con le spalle al muro il Banska, che non ha mai mostrato di avere argomenti sufficienti per impensierire i biancoblù.

L’Ambrì ha infatti continuato a controllare il gioco, tenendo il puck lontano da Hrachovina e trovando diversi minuti di pressione offensiva, sfiorando a ripetizione il terzo gol ancora nel corso del periodo iniziale.

Il chiaro controllo delle operazioni è poi stato “cementato” nel tempo centrale, con la seconda rete di serata di D’Agostini e lo stupendo gol tra le gambe segnato da Zwerger, che hanno ben simboleggiato una partita positiva in tutto e per tutto per l’intera squadra.

Il match ha poi perso il filo del suo discorso a causa di un innumerevole numero di penalità, che hanno spezzato il ritmo e portato anche un po’ di confusione sul ghiaccio, ma anche permesso all’Ambrì di mettere un nuovo punto esclamativo sul proprio boxplay, il migliore del campionato e che anche in CHL è stato imbattibile.

È rimasto un po’ in ombra invece Robert Sabolic, che nell’unico momento in cui aveva la chance per andare al tiro da buona posizione è stato fermato dalla seconda sirena… Un po’ l’immagine della sua prova, che non lo ha mai visto pericoloso nonostante l’avversario non fosse dei più ispirati.

Bravo invece Hrachovina nel tenersi pronto nonostante una prima parte di gara in cui è stato chiamato poco in causa, e poi autore di un alcuni interventi utili a preservare il suo shutout, tra cui una parata eccezionale con il bastone per disinnescare un wrap-around avversario.

Serata complessivamente positiva dunque, ed inoltre i tre punti permettono all’Ambrì Piotta di mantenere intatte le proprie possibilità di qualificazione al prossimo turno, anche se per chiudere al secondo posto del girone ci vorrà un mezzo miracolo.

Con la vittoria del Red Bull Monaco – ora già qualificato – l’Ambrì insegue il Färjestad con un punto di ritardo, ma per superare gli svedesi sarà necessaria una vittoria nella sfida di mercoledì ancora con il Banska, unitamente ad una sconfitta della compagine di Karlstad.

L’Ambrì ha bisogno una combinazione di risultati che gli permetta di superare in termini di punti il Färjestad, dunque sconfitta da zero punti degli svedesi e qualsiasi tipo di propria vittoria, oppure qualsiasi sconfitta svedese unita ad una vittoria da tre punti.

In caso di parità di punti i biancoblù sarebbero invece eliminati, visto che il processo di tie-break prevede i punti conquistati negli scontri diretti (3 per entrambe), la differenza reti negli scontri diretti (in parità) e il maggior numero di gol segnati in uno scontro diretto (entrambe ne hanno fatti al massimo 2).

Per rompere l’equilibrio entrerebbe dunque in gioco il ranking CHL, che vede il Färjestad al 26esimo posto e l’Ambrì solo al 69esimo. La squadra di Cereda non verrà comunque tenuta sulle spine, visto che la partita Färjestad-Red Bull si giocherà già martedì.


IL PROTAGONISTA

Luca CeredaIl coach biancoblù ha sfruttato l’impegno europeo per dare una sonora mescolata al suo lineup, modificando tutte le linee offensive e inserendo anche alcuni giocatori fuori dalla loro usuale posizione.

Difficile immaginare l’impatto di un lineup del genere in campionato – il Banska Bystrica si è dimostrato avversario modesto – ma la squadra ha risposto positivamente… Un motivo sufficiente per proporre l’assetto anche in NLA?


HIGHLIGHTS

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