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Ambrì Piotta

L’Ambrì batte anche il Berna ed è solo al comando della classifica!

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AMBRÌ – L’Ambrì Piotta è capolista, questa volta in solitaria. Questa volta per davvero! I biancoblù sono riusciti da ottenere la loro 11esima vittoria nelle ultime 12 uscite nei confronti di un Berna molto solido e che ha dato fondo ad ogni sua risorsa per riuscire a piegare i padroni di casa, costretti solamente da un paio di episodi a dover ricorrere all’epilogo del rigori.

Con Zurkirchen tra i pali ed il resto della formazione inalterata rispetto al derby – fatta eccezione per l’innesto di Lhotak come 13esimo attaccante ai danni di Bonnetl’Ambrì ha evidenziato come negli ultimi incontri un ritmo meno indiavolato rispetto a qualche settimana fa, ma altresì mostrato a tutti di saper sopperire ad un po’ di stanchezza (forse anche mentale) con una grandissima organizzazione ed una compattezza tra le quattro linee che ben poche squadre di NLA possono vantare.

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Nella partita di venerdì sera va però dato credito ad un buon Berna, arrivato alla Valascia con il coltello tra i denti e capace di costringere i leventinesi nel loro terzo difensivo per buone fette di partita. Dopo tante sconfitte – 4 nelle ultime 5 partite! – i campioni in carica hanno mostrato fame e volontà di tornare a vincere, elementi che hanno però fatto nuovamente venire a galla l’incredibile calma dell’Ambrì che, anche nei momenti più concitati, sa trarsi d’impiccio senza apparente affanno.

Mentre Pelletier ha fatto girare con grande regolarità tutti i suoi blocchi, il traballante Törmänen ha spremuto all’inverosimile i suoi uomini migliori, tanto che la linea guidata dal top scorer Martin Plüss nel terzo tempo si è trovata sul ghiaccio praticamente un cambio sì ed uno no.

Il fatto di riuscire a trovare delle buone trame offensive ha inoltre permesso al Berna di trovarsi raramente costretto a ricorrere a dei falli, così da ridurre al minimo le occasioni in powerplay per l’Ambrì, sempre tra le squadre migliori della lega negli special teams. In tutto l’incontro i padroni di casa hanno infatti potuto giostrare con l’uomo in più in sole due occasioni, confermandosi spietati al 32’02, quando Steiner ci ha messo poco più di 30 secondi a sfruttare la prima superiorità della serata.

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Quello è stato il gol dell’importantissimo 3-2, rete che – non fosse stato per un rimbalzo un po’ sfortunato nel terzo tempo che ha fatto arrivare un puck d’oro sul bastone di Plüss – si sarebbe potuto rivelare essere il game winning goal. Seguendo però il tabellino con ordine, il primo episodio da segnalare è il contropiede da manuale orchestrato da Steiner e concluso da Reichert, che ha dato il primo dispiacere a Bührer dopo esattamente 4 minuti di gioco.

Nello spazio di 69 secondi il Berna ha però girato il risultato. Plüss ha sfruttato un illuminante passaggio di Rüthemann per insaccare Zurkirchen, con Nordlund che si è fatto sorprendere da un assist che ha tagliato in due l’intero slot. Il raddoppio è invece parso viziato da un fallo non ravvisato su Chavaillaz da parte di Scherwey, con l’azione che è poi continuata sfociando nell’assist di Gardner per Jobin.

Da segnalare la brevissima comparsa di Domenichelli alla Valascia, rientrato negli spogliatoi nel primo tempo dopo uno scontro con Nordlund e che non ha più potuto giocare per il resto del match. Per lui, però, sembra non trattarsi di nulla di troppo grave.

A nuova conferma di quanto l’Ambrì sia una squadra basata sul collettivo e non sull’individualità di pochi, il 2-2 è arrivato nei primissimi scampoli di periodo centrale con Elias Bianchi, abile nell’insaccare un disco da posizione ravvicinata dopo aggiramento della gabbia di Pestoni. Come già anticipato, sono poi arrivati i gol di Steiner – convalidato dopo la prova video – e di Plüss, al termine di un’azione un po’ rocambolesca.

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Si è così dovuti ricorrere ai 5 minuti supplementari e poi ai rigori, soluzione che è parsa tutto sommato giusta per due squadre che si sono affrontate a viso aperto e che meritavano indubbiamente di poter rimpolpare la loro classifica. Quel “qualcosa di più” che i leventinesi hanno parso avere cambio dopo cambio ha trovato concretezza nei rigori, in cui sono andati a segno Park e Mieville, mentre sull’altro fronte Zurkirchen è stato perfetto.

Niente da fare infatti per Rubin, Ritchie, Plüss e Gardner, che si sono trovati di fronte un portiere che durante l’incontro si è reso protagonista una buona prova che negli shootout ha saputo leggere benissimo le intenzioni dei quotati attaccanti bernesi.

Come al solito, al termine di una vittoria dell’Ambrì è ben difficile andare ad analizzare i singoli, anche se alcuni elementi meritano comunque qualche riga di commento. Park si è nuovamente confermato su ottimi livelli e capace di incredibili accelerazioni, il tutto unito ad un’ottima visione di gioco e ad una grande quantità di ingaggi vinti.

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Inizia invece a “farsi capire” Giroux che, oltre ad essere sovente in posizione pericolosa, sfrutta sempre più il suo fisico per fare spazio ai compagni e per difenderli in caso di necessità. Il canadese non lascia infatti passare impunite le scorrettezze degli avversari. Da elogiare nuovamente la terza linea ed anche la prestazione di capitan Duca, oramai assestatosi su ottimi livelli.

All’Ambrì non resta ora che presentarsi a Kloten da capolista e con tutta la fiducia al mondo per poter concludere in bellezza questa prima fase di campionato. La squadra probabilmente è (comprensibilmente) un po’ stanca, pagando così dazio in esplosività ed intensità. Sino ad ora, però, quanto fatto dai leventinesi è assolutamente da incorniciare!

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