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Mondiale 2025

La Cechia non concede la rivincita, Svizzera battuta all’OT

L’esordio ha messo in evidenza dei rodaggi da perfezionare e un bottom six ancora un po’ fragile. Il punto incamerato rimane comunque importante

La Cechia non concede la rivincita, Svizzera battuta all’OT

SVIZZERA – CECHIA

4-5

(2-1, 0-2, 2-1; 0-1)

Reti: 01’34 Marti (Hofmann, Fora) 1-0, 17’50 Riat (Siegenthaler, Kukan) 2-0, 19’41 Stransky (Pastrnak, Cervenka) 2-1, 26’01 Filip Zadina (Krejcik, Michael Spacek) 2-2, 35’33 Pyrochta (Zadina, David Spacek) 2-3, 41’21 Schmid (Moy, Hofmann) 3-3, 49’00 Sven Andrighetto (Marti, Malgin) 4-3, 56’13 Lukas Sedlak (Cervenka, Hronek) 4-4, 62’30 Cervenka (Pastrnak, Vejmelka) 4-5

Note: Jyske Bank Boxen, 10’500 spettatori
Penalità: Svizzera 3×2, Cechia 2×2

Assenti: Sandro AeschlimannDominik EgliSven JungDario Rohrbach (non iscritti)

HERNING – Ci possono essere in pista star del calibro di Nico Hischier, Timo Meier, David Pastrnak o Lukas Sedlak, ma alla fine il timbro definitivo ce lo mette ancora lui, il “Maestro” Roman Cervenka.

Il fuoriclasse ex Rapperswil, ZSC Lions e Friborgo ha messo fine a una contesa pazza e ricca di ribaltamenti di fronte con il suo gol a metà overtime, trattenendo la posta migliore per la sua Cechia e lasciando un punticino comunque importante alla Svizzera.

La selezione di Patrick Fischer può senz’altro recriminare (verso sé stessa) su quella penalità nel finale che ha portato al pareggio di Sedlak o su quelle occasioni nell’overtime tra Timo Meier e Andrighetto, ma tutto sommato la squadra di Rulik non ha rubato nulla, facendosi preferire agli elvetici per buona parte dell’incontro.

Nella replica dell’ultimo incontro mondiale assoluto – l’amarissima finale di Praga – Hischier e compagni sono stati infatti piuttosto pasticcioni e confusi in un periodo che va dal 2-0 del primo periodo alla seconda sirena, quando in pochi tra gli elvetici ci hanno capito qualcosa sulla manovra degli avversari, e pure quel vantaggio di 2-0 poi diventato 2-1 a ridosso della prima pausa non diceva già tutta la verità sulle forze in campo.

I cechi hanno infatti potuto approfittare di un secondo periodo giocato quasi sempre in attacco che gli ha permesso di ribaltare la situazione, con in particolare il terzo e il quarto blocco svizzeri incapaci di far fronte alle folate avversarie – particolarmente fuori contesto sono apparsi Jäger, Knak e Baechler, con il solo Schmid all’altezza della situazione – mentre i due blocchi principali hanno faticato parecchio anche a costruire qualcosa di semplicemente buono dalle parti di Vejmelka.

È stato nel terzo tempo che si è vista la miglior Svizzera, più determinata e sicura, capace finalmente di prendere in mano l’incontro e portarlo dalla propria parte grazie ai gol di Schmid (premiato come migliore in pista tra gli svizzeri) e di Andrighetto nella prima metà del periodo conclusivo. È bastata però un’ingenuità per ritardo di gioco a riportare a galla la Cechia e il suo potenzialmente fortissimo power play, con il gol di Sedlak che ha di nuovo rimesso le cose in parità al termine di sessanta minuti che hanno fatto la gioia di tifosi e commentatori ma sicuramente non quella degli staff tecnici.

È un buon punticino quello che si prende la Svizzera – che tornerà in pista già sabato sera contro i padroni di casa – ma sicuramente Patrick Fischer avrà diversi appunti sul taccuino a cui far fronte, dalla fragilità del quarto blocco alla – per ora – deludente presenza di Hischier e soprattutto Meier, in attesa che si sblocchi la situazione di Fiala.


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