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Interviste

Ireland: “Dobbiamo avere ancora più fame, chiunque affronteremo”

Il coach del Lugano è soddisfatto per il passaggio del turno, ma sa che questo è solo il primo passo: “Non commetteremo l’errore di un anno fa”. Elogi ancora una volta per lo spirito di sacrificio

LUGANO – Per il terzo anno consecutivo il Lugano raggiunge almeno le semifinali del campionato svizzero, facendo come prima vittima il Friborgo di Mark French, oscurato in volto dopo l’amarezza della sconfitta. È invece un coach felice, Greg Ireland, ma con la sua consueta calma il canadese fatica a trasparire la gioia del passaggio del turno.

L’approdo in semifinale per Ireland è semplicemente il compito minimo, ora è tempo di pensare al prossimo turno: “Mi sto già preparando a visionare filmati sia di Bienne che di Davos, perché non sappiamo ancora chi affronteremo e magari non lo sapremo prima di sabato sera, ad ogni modo siamo pronti a scontrarci con chiunque”.

Come previsto da Greg Ireland, la sfida decisiva è stata la più dura da cogliere, vista anche la prestazione messa in pista da Cervenka e compagni: “È stata dura, il Friborgo ha giocato come previsto la sua miglior partita, e noi eravamo un po’ nervosi all’inizio. Nel secondo periodo abbiamo fatto vedere le cose migliori sfruttando i power play, mentre nel terzo abbiamo gestito benissimo superando dei durissimi box play. È stata la miglior seconda parte di match di tutta la serie per noi”.

Ancora una volta il coach mette l’accento sui sacrifici fatti dai suoi ragazzi, l’arma chiave per battere la squadra di French in questi quarti di finale: “Ho visto ancora grande lavoro da parte di tutti, ragazzi che solitamente hanno poco ghiaccio si sono presi grandi responsabilità. E poi ancora tutti quei tiri bloccati, per esempio guardate Bertaggia, è stato veramente incredibile”.

Ora si guarda avanti, e anche se per i bianconeri c‘è da fare i conti con l’ennesimo infortunio, quello di Lajunen, l’allenatore bianconero non può certo farsi abbattere: “Non so ancora della gravità del suo infortunio, ma come per quelli avvenuti prima dei playoff, anche per questa assenza ci sarà la possibilità per altri meno impiegati di dimostrare il proprio valore. Siamo una squadra di uomini – continua il coach – andremo avanti nonostante tutto, semmai quello che mi fa rabbia è che il suo infortunio è stato causato da una bastonata volontaria non sanzionata. Ho visto molti interventi di questo tipo da parte del Friborgo martedì, ma gli arbitri hanno sanzionato solo delle leggere ostruzioni”.

Ma aldilà di tutto Ireland non vuole che la sua squadra smetta di aver fame: “L’anno scorso abbiamo commesso un errore: quando siamo arrivati in semifinale contro il Berna abbiamo pensato che il nostro campionato andasse bene così e abbiamo tolto il piede dal gas. Questa volta no, non dovrà succedere e aumenteremo ancora il nostro livello per le sfide che verranno”.

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