Social Media HSHS

Lugano

Il Lugano riparte da un duo: “Una nuova cultura per tornare grandi, ma non succederà domani”

Mitell ed Hedlund sono stati presentati alla stampa. Il DS Steinmann: “Volevamo delle personalità forti, questo determina come si lavora ogni giorno. Credo molto nel coaching, ti aiuta a vincere a svilupparti”

LUGANO – È iniziato ufficialmente venerdì un nuovo capitolo per il Lugano, con la presentazione alla stampa dell’head coach Tomas Mitell e dell’associate coach Stefan Hedlund, che assieme al DS Janick Steinmann vogliono rilanciare il club bianconero.

La prima a prendere la parola è però stata la presidente Vicky Mantegazza, che in un breve intervento ha spiegato che il tanto chiacchierato “Gruppo sport” non esisterà più, sottolineando una volta ancora che il General Manager avrà piena autonomia nel settore sport e nelle scelte di giocatori e staff.

Steinmann è invece partito dal concetto di filosofia che vuole portare a Lugano. “Volevamo delle personalità forti, questo è importante perché è l’aspetto che determina come si lavora ogni giorno. Mi aspetto uno staff che sia preparato, che spinga i giocatori e che sappia trarre il meglio da loro. La maniera in cui Mitell allenava il Färjestad è interessante, e penso che il suo gioco si adatti bene alla nostra lega. Hedlund inoltre avrà un ruolo importante, conosce bene la NL e tutti gli avversari. Il suo focus sarà sulla difesa e il penalty killing”.

Mitell ha invece spiegato la sua decisione di trasferirsi a Lugano facendo riferimento soprattutto “alla ricerca di una nuova sfida. Qui si vuole avere una partenza da zero, e questo mi ha subito affascinato. Conosco un po’ le squadre svizzere dalle esperienze in CHL, e a Lugano vogliamo costruire una nuova cultura. La motivazione dovrà essere sempre alta, con una squadra che gioca come gruppo e tutti gli elementi che si supportano tra loro. Non guardiamo però troppo in là con le aspettative, il focus è sull’immediato, facendo progressi continui ogni giorno. In termini di sistema penso di poter portare la struttura tipica della SHL, il che non significa avere un gioco difensivo ma bensì ben organizzato. Il gruppo verrà prima di tutto. Non saremo sempre perfetti, ma quando capiteranno degli errori tutti dovranno essere lì per sostenersi a vicenda”.

Anche Stefan Hedlund è apparso molto motivato, e non vede il fatto di non essere più un head coach come un passo indietro. D’altronde solo qualche mese fa aveva accettato un’offerta per una posizione analoga a Ginevra.

“Qui si vuole riportare il club ai suoi vecchi standard – ha spiegato l’ex allenatore del Rapperswil – ma per farlo si può solo partire dal lavoro quotidiano. Perché sono a Lugano e non Ginevra? Qui vedo un grande potenziale, c’è tanta passione. Sono eccitato dall’idea di essere una piccola parte del processo che vuole riportare i bianconeri ai suoi vecchi fasti. Sono inoltre felice di lavorare con Mitell che, avendo lavorato anche in NHL, ha un approccio unico nell’allenare in Europa. Personalmente inoltre posso concentrarmi più sul lavoro individuale, questo mi piace”.

La scelta di avere un duo forte in panchina è inoltre stata spiegata da Steinmann: “Credo molto nel coaching, e se hai lo staff migliore possibile, questo sicuramente ti aiuta a vincere e a sviluppare il club. Ora abbiamo due allenatori di grande qualità, il che ci rende preparati ad avere una buona stagione”.

In merito alla sua futura squadra, Mitell ha affermato di aver guardato delle partite “e penso ci siano dei buoni elementi che la compongono. Bisogna però anche avere rispetto di questa lega, che è ottima, ma vogliamo migliorare e tornare ad essere un top team. Ma non succederà domani. Una volta iniziata la stagione capiremo meglio dove possiamo posizionarci”.

Un’ultima nota sul mercato, fase in cui Steinmann coinvolgerà ovviamente anche il suo nuovo staff. “Vogliamo trovare dei giocatori che abbiano la giusta mentalità. Penso che abbiamo già tanti pezzi qui di cui siamo contenti, e che sosterranno ciò che vogliamo fare. Con alcuni elementi extra possiamo fare dei passi avanti, ora sta a noi trovare il meglio che può offrire il mercato”.

Click to comment

Altri articoli in Lugano