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National League

I top e flop dell’ultima settimana di campionato

Uno sguardo ai giocatori che in settimana si sono distinti, e a quelli da cui ci si attendeva qualcosa di più

(PPR/Ennio Leanza)

Ogni inizio settimana, per tutto il corso del campionato, HSHS vi proporrà la rubrica dedicata ai “top e flop”, ovvero ai giocatori che secondo noi si sono distinti negli ultimi turni di campionato, così come a coloro da cui ci si aspettava invece qualcosa in più.

Vengono selezionati un portiere, due difensori e tre attaccanti tra chi ha fatto particolarmente bene e chi, invece, ha deluso le aspettative.

Di seguito la selezione basata sui turni di campionato giocati tra martedì e sabato.


I TOP DI HSHS

Melvin Nyffeler (Rapperswil Jona-Lakers – 1 top, 0 flop): Il Rapperswil sta vivendo un inizio di stagione sorprendente, e grazie alle due vittorie settimanali – entrambe all’overtime – ha già intascato sette punti, bottino che nella passata stagione aveva raggiunto il 30 ottobre! Tra i motivi dell’ottimo avvio di campionato troviamo sicuramente le prestazioni di Nyffeler, messo alla prova e cresciuto per tutta la passata annata, ed ora autore di un’entrata in materia eccezionale. Autore già di due shutout, nell’ultima settimana ha abbassato la saracinesca a Bienne con 28 parate, prima di sostenere i suoi nella vittoria contro gli ZSC Lions. Le sue statistiche settimanali parlano di 0.98 reti concesse ad incontro ed il 96% di parate!

Yannick Blaser (Langnau Tigers – 1 top, 0 flop): Con due vittorie piene e una sconfitta ai rigori in quel di Bienne, il Langnau in settimana ha lanciato il suo inizio di stagione, ed in questo senso Blaser si è rivelato prezioso. In pista in due circostanze addirittura con il casco di Top Scorer, sinora è il difensore ad aver ottenuto più punti (5) unitamente ad Untersander, tanto che in 4 partite ha già superato il suo totale (4) dell’intera passata stagione. Sul tabellino in tutte le partite della settimana, ha garantito impulsi e mandato tanti puck verso le porte avversarie, vedendosi negata la gioia del gol dal palo contro lo Zugo.

Jonathan Mercier (Ginevra Servette – 1 top, 0 flop): Non ha più vent’anni lo storico difensore del Ginevra, giunto ormai alla quindicesima stagione in maglia granata, ma il 33enne offre sempre ottime garanzie. Premiato con i gradi da capitano da Patrick Emond, il difensore delle aquile si è reso protagonista di un eccellente inizio di campionato, sulla scia di quello che sta offrendo un po’ sorprendentemente tutta la sua squadra. Il Servette è infatti reduce da una splendida settimana in cui si è permesso di battere gli ZSC Lions e il Berna in casa e di espugnare la sempre ostica Valascia, subendo sole quattro reti in tre partite. In questa solidità va il merito anche di Mercier, uscito con un +5 dalle tre sfide, mostrandosi propositivo sia alla Valascia con quattro tiri in porta e con tre assist nella bella vittoria contro gli orsi di Jalonen. Proprio un bell’inizio per il nuovo Ginevra e il suo nuovo capitano.

Harri Pesonen (Langnau Tigers – 1 top, 0 flop): Miglior marcatore della settimana con un bottino di cinque punti (tre gol) in tre partite, l’attaccante finlandese ha iniziato il campionato esattamente da dove aveva interrotto quello passato. Ai Tigers assicura energia e la capacità di colpire non appena gli avversari concedono il proverbiale metro gli troppo, come hanno provato sulla loro pelle Friborgo e Zugo. Contro i tori in particolare ha giocato una partita maiuscola, e in un contesto infarcito di star è stato lui ad essere il vero protagonista con un impatto in ogni giocata decisiva.

Roman Cervenka (Rapperswil Jona-Lakers – 1 top, 0 flop): Dopo una stagione molto difficile sul piano della salute, era chiaro che ingaggiando il ceco il Rapperswil si fosse impegnato in una grossa scommessa. Se fosse riuscita i sangallesi avrebbero giovato di uno dei giocatori di maggior talento del campionato e l’inizio della nuova stagione sta dando piena ragione al colpo messo a segno dall’ex bianconero Yanick Steinmann. Cervenka è stato in assoluto il protagonista della settimana, seppure con sole due partite disputate, ma in entrambi i casi l’ex Lions e Friborgo ha fatto fuori gli avversari con due splendide reti all’overtime. In casa del Bienne ha “incravattato” Rathgeb prima di battere Hiller, mentre contro gli ZSC Lions ha approfittato di un brutto errore di Garrett Roe per involarsi a completare la splendida rimonta partita dallo 0-2. A stupire non è tanto il rendimento del ceco, ma quanto un giocatore del suo calibro si sia calato con facilità e passione nella realtà dei Lakers.

Simon Bodenmann (ZSC Lions – 1 top, 0 flop): Dimenticata l’ultima difficile stagione, nella quale comunque Bodenmann è stato uno dei pochi punti positivi dei Lions, l’ex attaccante del Berna ha iniziato come meglio non avrebbe potuto la nuova annata. Il cambio in panchina con Grönborg alla guida ha già dato qualche normale scossone, ma dopo la sconfitta in bianco di Ginevra, Bodenmann è andato a segno in entrambe le partite del weekend, contro il Losanna e nella sconfitta subita a Rapperswil. Anche in questa stagione il 31enne rappresenta una delle certezze degli zurighesi, grazie a un rendimento che raramente ha tradito negli ultimi tornei vissuti in crescendo. L’inizio insomma promette bene, con cinque reti in cinque partite, per dire che solo uno sniper come Toni Rajala ha saputo fare altrettanto finora.


I FLOP DI HSHS

Leonardo Genoni (Zugo – 0 top, 1 flop): Si è parzialmente riscattato dalla sua difficile settimana con la vittoria casalinga contro il Lugano, parando i rigori dei bianconeri e uscendo con buoni numeri, anche se pure nella sfida di sabato sera non è stato esente da insicurezze, come in occasione del 2-2 di Luca Fazzini e in qualche rebound mal gestito. Il peggio però l’ex portiere del Berna lo aveva già offerto sempre in casa contro il Losanna, sostituito sullo 0-4 da Hollenstein dopo soli 14′ minuti scarsi, e se molte delle responsabilità sono dei suoi difensori, anche il bleniese non è stato di certo irresistibile (eufemismo) su almeno due segnature dei biancorossi. Il periodo di magra è proseguito a Langnau, con solo l’86% di parate sui 30 tiri dei Tigers, anche qui senza mai dare grossa sicurezza ai compagni. Senza un sistema difensivo ferreo e impermeabile come quello del Berna anche il recordman dei portieri svizzeri dovrà alzare il suo livello di efficacia.

Santeri Alatalo (Zugo – 0 top, 1 flop): La rete del 2-2 contro il Lugano ha reso meno amara la sua settimana, dato che il numero 22 dello Zugo non si è mostrato certo molto efficiente in fase difensiva. Protagonista in negativo soprattutto a Langnau (uscito dal ghiaccio con -4) era sul ghiaccio in occasione delle quattro reti dei Tigers prima del 5-3 a porta vuota di Pesonen, e mai in occasione di un gol della sua squadra. Anche nell’ultima uscita contro la squadra di Sami Kapanen ha comunque sulla coscienza la discesa che ha portato allo 0-1 di Bürgler quando ha perso la sua posizione, stessa cosa successa in un break di Suri stavolta neutralizzato da Genoni. Nel complesso il finlandese era sul ghiaccio quando gli avversari settimanali (Losanna, Langnau e Lugano) hanno messo a segno 7 delle 13 reti incassate dai Tori.

Miika Koivisto (Berna – 0 top, 1 flop): Arrivato a Berna da campione del mondo, il difensore finlandese è uno dei profili di maggior rilievo della nostra NLA, ma sinora l’impatto del 29enne nel gioco di Jalonen è stato meno marcato di quanto pronosticato. Assente dal tabellino nelle prime quattro partite disputate in Svizzera, in settimana ci ha provato a garantire quell’impatto offensivo che si chiede da lui, ma sinora con un basso tasso di pericolosità. Dopo due partite senza alcun tiro in porta sta prendendo confidenza, ed una maggiore regolarità nelle prestazioni degli orsi passerà anche dalla sua capacità di trovare presto il giusto ritmo.

Garrett Roe (ZSC Lions – 0 top, 1 flop): Non è stata una settimana particolarmente brillante per lo scattante centro dello Zurigo, con l’intera sua linea completata da Suter e Wick che non è riuscita a dare continuità alla prime promettenti uscite del campionato. Sul suo giudizio pesa quel brutto disco perso a Ginevra che ha permesso alla aquile di mandare agli archivi la sfida, a cui si è aggiunto un secondo puck gestito malamente a Rapperswil che ha spianato la strada a Cervenka per il gol decisivo all’overtime. In generale da lui ci si aspetta un impatto superiore e più responsabilità nelle giocate, a maggior ragione ora che l’altro centro di punta – Marcus Krüger – è assente per infortunio.

Brian Flynn (Ambrì Piotta – 0 top, 1 flop): La situazione attuale del centro statunitense è un po’ lo specchio dell’intera squadra. Flynn ha vissuto un inizio di stagione tra alti e bassi, ma i veri momenti in cui riesce ad avere un impatto concreto e costante sul gioco sono ancora troppo poco frequenti. A Berna ha trovato il primo gol – e punto – grazie ad un assist perfetto di D’Agostini, ma nell’osservalo si è sempre in bilico tra cambi promettenti ed altri in cui non pare spingere al massimo. La pedina del centro straniero è però tra quelle fondamentali per l’Ambrì, e dal punto di vista dell’intensità i biancoblù devono sperare che Flynn raggiunga presto la forma – anche fisica – migliore. In settimana agli ingaggi ha nuovamente faticato stabilendo un 43%, ma soprattutto per ora manca un po’ di “fuoco” nei suoi occhi.

Ryan Spooner (Lugano – 0 top, 1 flop): Una menzione tra i flop dopo solo due partite giocate non è certo sinonimo di bocciatura per Spooner, ma anche lui sembra aver bisogno più del previsto per adattarsi all’hockey svizzero. A Zugo è finito in tribuna in favore di Linus Klasen e vedendo le prestazioni offerte contro Losanna e Davos la scelta di Sami Kapanen appare comunque più che giustificata. Il canadese è apparso più di tutti spaesato e girovago sul ghiaccio, senza riuscire a pungere e toccando pochi dischi, anche se si è reso alcune volte utile in retrovia. Forse il ruolo di centro sulle piste grandi non gli si addice particolarmente e magari andrà provato all’ala come affermato dal coach bianconero, fatto sta che per ora è sembrato molto fuori dal gioco.

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