Social Media HSHS

National League

I top e flop dell’ultima settimana di campionato

Ogni inizio settimana, per tutto il corso del campionato, HSHS vi proporrà la rubrica dedicata ai “top e flop”, ovvero ai giocatori che secondo noi si sono distinti negli ultimi turni di campionato, così come a coloro da cui ci si aspettava invece qualcosa in più.

Vengono selezionati un portiere, due difensori e tre attaccanti tra chi ha fatto particolarmente bene e chi, invece, ha deluso le aspettative.

Di seguito la selezione basata sui turni di campionato giocati tra martedì e domenica.


I TOP DI HSHS

Niklas Schlegel (Lugano – 2 top, 1 flop): Il breve periodo di appannamento del portiere bianconero sembra essere definitivamente terminato, come dimostrato dalle due prestazioni dell’ex Berna nell’ultima settimana. Proprio contro gli orsi si è preso la soddisfazione di chiudere la porta a Scherwey e compagni con uno shutout (il quinto stagionale), mentre opposto al Rapperswil domenica si è reso protagonista di un’altra eccellente partita, condita da una parata straordinaria sul tiro a botta sicura di Sataric. Per lui parlano anche i numeri, con un complessivo 95,7% di parate sui 55 tiri ricevuti da parte degli attaccanti avversari nelle due sfide giocate.

Anthony Huguenin (Langnau – 1 top, 0 flop): È finalmente tornato a macinare punti il Langnau, ed il simbolo della determinazione dei tigrotti può essere trovato in Huguenin, difensore che sul ghiaccio commette più di una sbavatura nel suo gioco ma che sa anche garantire una carica importantissima. Lo si è visto nel corso dell’ultimo weekend, quando ha saputo trovare due gol con altrettante “sassate” che lo hanno visto scaricare sul puck tutta la sua volontà di aiutare la squadra. Ultimamente la sua produzione offensiva è aumentata e, dopo aver dovuto attendere sino al 30 dicembre per finire sul tabellino, nelle ultime nove partite ha firmato sette punti.

Petteri Lindbohm (Bienne – 1 top, 1 flop): È un leader silenzioso il finlandese, ma sempre importantissimo per un Bienne che nell’ultima settimana ha raccolto sei punti in due partite. La sua presenza dà tanta profondità al reparto dei seeläander – viene schierato addirittura nel terzo tandem – e con il suo gioco equilibrato riesce a rappresentare un perno importante in una difesa che ha anche diversi elementi ad accento offensivo. In settimana è riuscito a firmare anche un gol e un assist, ritrovandosi ora sul tabellino per tre partite consecutive.

Chris DiDomenico (Friborgo – 1 top, 0 flop): Se c’è qualcosa su cui si può scommettere con certezza è il rendimento di Chris DiDomenico. L’attaccante italo-canadese del Friborgo lo ha ancora dimostrato nella scorsa settimana, con il Gottéron impegnato contro Berna e Davos. Contro i grigionesi ha segnato il fondamentale gol del 6-4 poco dopo che Marc Wieser si era fatto sotto con il 5-4 e nel finale ha servito Jecker per il 7-5 definitivo. Alla Postfinance Arena la sera prima, l’ex Ottawa Senators ha messo a segno di persona lo 0-2 per poi servire due assist a Julien Sprunger, tra cui il passaggio per il decisivo 6-5 per i dragoni al 58’01. Sempre presente nei momenti decisivi.

Mark Arcobello (Lugano – 1 top, 1 flop): Il topscorer bianconero ha attraversato un momento di scarsa lucidità, faticando a trovare la rete e quegli spunti che erano risultati determinanti per i bianconeri. Ora l’americano sta ritrovando le migliori sensazioni, come dimostrato dal gol e dai quattro assist messi in tasca nella scorsa settimana, ma anche da una ritrovata dinamicità e dalla fiducia che traspare dalle sue giocate. In gol contro il Rapperswil domenica, Arcobello ha distribuito giocate ed assist decisivi per la doppietta di Heed contro i Lakers e per il pareggio di Boedker contro il Losanna, mostrando soprattutto che la crescita in “tandem” assieme al compagno di linea danese sta trascinando il Lugano dopo le settimane più difficili della stagione bianconera.

Julien Sprunger (Friborgo – 2 top, 1 flop): Lo sniper per eccellenza del Gotteron non ha fallito nell’ultima settimana, mettendosi in mostra come miglior marcatore della lega grazie a quattro gol. Favorito da partite molto aperte che hanno visto i burgundi segnare 13 reti in due incontri (!), Sprunger è stato il mattatore del Berna grazie ad un bell’hat trick, portato a compimento con quel game winning goal fondamentale arrivato a due minuti dalla terza sirena. Non contento l’attaccante ha segnato anche contro il Davos, portando a 11 il suo bottino di reti stagionale. Per Sprunger quella di giovedì è stata la prima tripletta dal 2017 a questa parte.


I FLOP DI HSHS

Leonardo Genoni (Zugo – 1 top, 1 flop): Ha giocato solamente una partita lo Zugo, quella pazza sconfitta contro gli ZSC Lions in cui Genoni ed i suoi compagni sono crollati nella seconda metà di gara, vanificando addirittura un vantaggio di 6-2. E proprio dal portierone ci si sarebbe potuto attendere qualcosa di più, mentre anche lui si è perso nella follia della serata con alcuni interventi imprecisi e qualche uscita infelice, che hanno contribuito alla “frittata” della Bossard Arena. Con appena l’84.8% di parate, quella di martedì è stata per lui la peggior prova della stagione e la prima sotto il 90% da novembre a questa parte.

Matteo Nodari (Lugano – 0 top, 1 flop): In una difesa come quella del Lugano, composta da molti giocatori a vocazione offensiva, è fondamentale che gli uomini più dediti al contenimento siano di disciplina ferrea per reggere le difficoltà del campionato. Purtroppo al momento Nodari sta deludendo le attese, mostrandosi nell’ultimo periodo in netta difficoltà, perdendo molti dischi e rendendosi protagonista di diversi scivoloni nelle zone più pericolose della pista. Questione di concentrazione? Può darsi, fatto sta che anche contro il Rapperswil un suo errore di gestione del disco in uscita è costato un gol avversario, e gli errori di questo genere cominciano ad accumularsi un po’ troppo spesso.

Jesse Zgraggen (Davos – 0 top, 1 flop): Nella pazza domenica di National League è stato trascinato anche il Davos, che ha perso per 7-6  la sfida contro il Friborgo. Piuttosto confusa la prova dell’ex biancoblù, uscito con un -3 da un incontro che lo ha visto spesso sbagliare tempismo e posizione, provocando diverse situazioni di difficoltà in combutta con il compagno di linea Barandun. Dal suo arrivo nei Grigioni il difensore deve ancora riuscire a trovare continuità nelle sue prestazioni, con troppi alti e bassi che si verificano tra una prova e l’altra.

Steve Moses (Rapperswil – 1 top, 2 flop): Dotato di classe sopraffina, velocità e senso offensivo, Moses è un giocatore che quando in forma può risultare devastante sul fronte d’attacco, ma in quanto giocatore “anarchico” e molto lunatico, attraversa anche diversi periodi di magra. L’ex attaccante dello Jokerit non va a punti da quattro partite e si è palesato molto distante dal gioco, perdendosi spesso in giochetti tanto inutili quanto poco riusciti, oltre che a dimostrarsi parecchio insofferente al gioco difensivo come nell’ultima trasferta a Lugano. È fatto così, se si intestardisce con le soluzioni personali c’è poco da fare, i suoi compagni si ritroveranno un giocatore confusionario e molto meno produttivo rispetto al Moses che quando suona al ritmo dell’orchestra diventa difficilmente controllabile.

Ted Brithen (Berna – 1 top, 1 flop): Inizialmente sembrava l’uomo giusto da cui far ripartire il Berna, discretamente produttivo nonostante non arrivasse in Svizzera con la nomea da scorer, ma intelligente quanto basta per assumere la difficile carica da centro straniero nella Capitale. Eppure anche lo svedese si è fatto risucchiare nel vortice negativo che sta facendo affondare gli orsi, mostrando che forse gli manca la personalità richiesta per assumersi quel ruolo e soprattutto per farlo nei momenti difficili, quando ai leader è richiesto qualcosa in più. Presenza fumosa sul ghiaccio, non riesce nello spunto in più o nella “scintilla” che possa trascinare una fiammata della sua squadra. Troppo anonimo insomma per sperare che lo si veda come un leader.

Konstantin Komarek (Bienne – 0 top, 1 flop): Tallone d’achille del Bienne, gli attaccanti stranieri giallorossi continuano a fare molta fatica nel rendersi decisivi o perlomeno protagonisti di un rendimento sufficiente. Con il tentativo di riparazione targato Komarek le cose non sono andate meglio, dato che dopo un inizio perlomeno incoraggiante anche l’attaccante austriaco è rapidamente sceso nell’anonimato. Zero punti a Rapperswil, zero anche nella pazza sfida contro il Berna, Komarek nell’ultima settimana è stato preoccupantemente anonimo, autore solo di quattro tiri in due partite (di cui due semplici appoggi dalla distanza) e pochissimi spunti, restando sempre troppo lontano dalle occasioni importanti capitate alla squadra di Lars Leuenberger.

Click to comment

Altri articoli in National League