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National League

I top e flop dell’ultima settimana di campionato

Ogni inizio settimana, per tutto il corso del campionato, HSHS vi proporrà la rubrica dedicata ai “top e flop”, ovvero ai giocatori che secondo noi si sono distinti negli ultimi turni di campionato, così come a coloro da cui ci si aspettava invece qualcosa in più.

Vengono selezionati un portiere, due difensori e tre attaccanti tra chi ha fatto particolarmente bene e chi, invece, ha deluso le aspettative.

Di seguito la selezione basata sui turni di campionato giocati tra martedì e sabato.


I TOP DI HSHS

Melvin Nyffeler (Rapperswil – 2 top, 0 flop): Ha vissuto un’ottima settimana il Rapperswil, capace di uscire vincitore dai due impegni in trasferta contro Berna e Langnau. A sostenere i sangallesi ci ha pensato Nyffeler, fondamentale per permettere ai suoi di imporsi in due match in cui la squadra ha sicuramente prodotto meno gioco rispetto agli avversari. Il portiere ha però retto bene l’urto di 83 tiri complessivi fronteggiati, uscendo con il 95.18% di parate e con la miglior statistica GSAA della settimana (2.82). È riuscito inoltre ad essere il vincitore della lunghissima serie di rigori contro il Berna, quando dopo addirittura 13 esecuzioni ha sfoderato la parata decisiva su Haas.

Dominik Egli (Rapperswil – 2 top, 0 flop): Unico difensore della settimana ad aver segnato due reti, Egli è tornato ad avere un impatto dopo alcuni match di assenza dal tabellino, e le sue realizzazioni sono state di quelle pesanti. Suo infatti il gol in powerplay che ha mandato la partita di Berna all’overtime, mentre a Langnau aveva trovato – sempre in superiorità numerica – il punto del provvisorio 1-1. Il suo bottino in stagione è salito a 4 reti – miglior difensore svizzero al momento – il tutto con un minutaggio comunque non ai livelli dei giocatori più utilizzati (meno di 18 minuti a incontro).

Patrick Geering (ZSC Lions – 1 top, 1 flop): Il difensore degli ZSC Lions sembra sulla via di tornare quel pericoloso giocatore offensivo che si è visto solo a sprazzi ultimamente, e lo ha dimostrato soprattutto nell’ultima vincente settimana degli uomini di Grönborg. Contro il Davos il 30enne ha aperto le marcature su suggerimento di Hollenstein con una bella incursione a rimorchio, facendo sedere Aeschlimann e depositando in rete il disco del vantaggio. Il suo marchio lo lascia anche nel 3-0 di Krüger, lanciando con un passaggio al laser da dietro la propria porta Hollenstein sulla blu avversaria, e per finire un altro suo splendido passaggio millimetrico dal terzo difensivo ha permesso ancora a Krüger di aprire le marcature nel big match di Losanna.

Denis Hollenstein (ZSC Lions – 3 top, 0 flop): Lo zurighese è senza ombra di dubbio uno degli uomini più in forma del campionato, tanto da aver strappato nelle ultime giornate lo scettro di topscorer di National League dalle mani di Linus Omark. Il 31enne è stato infatti il grande mattatore della sfida dei suoi Lions contro il Davos con ben cinque punti – e si conteggia anche un assist nella vittoria di Losanna – mettendo lo zampino in tutte le marcature dei padroni di casa fioccate contro i malcapitati grigionesi. Tre le reti, tra cui il 2-0 rivelatosi decisivo oltre al 4-1 e al 5-1, e poi due gli assist (entrambi diretti) che hanno propiziato le reti dell’1-0 di Geering e del 3-0 di Krüger in powerplay.

Julien Sprunger (Friborgo – 1 top, 1 flop): Il 27 settembre del 2002, sul ghiaccio di Davos, Julien Sprunger esordiva nel massimo campionato svizzero con la maglia del Gottéron, dalla quale non si è mai più staccato durante tutta la sua carriera, fatta di grandi speranze ma anche tanti infortuni dolorosi. L’uomo simbolo del Friborgo dei primi venti anni del nuovo millennio è però ancora sulle nostre piste a combattere e a lasciare il segno con il suo numero 86 e la “C” di capitano sul petto, tanto che martedì scorso il 34enne ha scritto una pagina storica dell’hockey svizzero. Con un gol e un assist nella vittoria dei ragazzi di Dubé a Langnau, Sprunger ha infatti toccato quota 652 punti con il Friborgo, superando il mostro sacro Slava Bykov e issandosi quale miglior marcatore nella storia della sua squadra. Chapeau.

Sven Senteler (Zugo – 1 top, 0 flop): Con tre partite giocate sull’arco di quattro giorni, quella passata è stata una settimana impegnativa per lo Zugo, che ha trovato in Senteler un terminale offensivo decisamente efficace. Il centro della seconda linea è stato infatti abile nello sfruttare le chance capitate sul suo bastone, segnando ben tre reti su un totale di quattro tiri in porta. Il suo momento di grazia sabato ha condannato l’Ambrì Piotta, visto che il numero 88 ha firmato il pareggio a 31 secondi dall’ultima sirena, prima di battere Ciaccio da distanza ravvicinata nell’overtime. Ha unito il tutto a 28 ingaggi vinti sull’arco di tre sfide (esattamente la metà di quelli eseguiti), confermando una certa solidità.


I FLOP DI HSHS

Tobias Stephan (Losanna – 1 top, 1 flop): Uno dei portieri dal rendimento più regolare del campionato è incappato improvvisamente in una settimana storta. Impegnato in due dei tre incontri giocati dal Losanna negli scorsi sette giorni, il 36enne era sul ghiaccio nelle due sconfitte dei biancorossi contro Zugo e ZSC Lions, due partite che hanno di fatto detronizzato la squadra di McTavish dalla testa della classifica. L’ex portiere dello Zugo è uscito dalle due prove con 7 reti subite e una percentuale di parate media del 87%, fermando 47 tiri su 54 in due partite, denotando oltretutto poca sicurezza in diversi interventi.

Cedric Hächler (Ambrì Piotta – 0 top, 1 flop): Gli alti e bassi di una stagione in cui è difficile trovare regolarità si rispecchiano bene in Hächler, giocatore che sinora in biancoblù ha saputo mostrare di avere un buon potenziale, ma che è stato frenato anche da qualche incertezza di troppo. Ad Ambrì ha trovato ghiaccio e maggiori responsabilità, ma nell’ultima settimana non ha vissuto le sue migliori prestazioni soprattutto in termini difensivi. La sfida di Bienne per lui è iniziata in maniera complicata con quell’inserimento di Kessler valso l’1-0 locale, ed anche in occasione delle altre due reti seeländer in cui era sul ghiaccio avrebbe potuto – in combutta con Fischer – fare di meglio. La sua settimana si è chiusa con un -4 complessivo, ed una generale sensazione che debba metterci un po’ più il fisico per raggiungere tutto il suo potenziale.

Claudio Cadonau (Zugo – 0 top, 1 flop): Il suo passaggio da Langnau a Zugo era stata un’operazione di mercato sicuramente particolare, ed è chiaro che Cadonau sta vivendo un periodo di adattamento ritrovandosi a 32 anni per la prima volta in una “grande”. Coach Tangnes lo ha affiancato ad Alatalo, che con la sua dinamicità permette al compagno di concentrarsi su aspetti ben precisi, ma in quelle circostanze in cui è chiamato a fare qualcosa in più appaiono le difficoltà. Il suo errore più grossolano lo abbiamo visto a Losanna, con quel disco malamente gestito sulla blu offensiva che ha permesso ai vodesi di segnare in ripartenza, episodio a cui si sono aggiunte diverse altre sbavature.

Cody Almond (Losanna – 0 top, 1 flop): La carriera dello svizzero-canadese ha presentato molti alti e bassi, causati anche dai diversi infortuni che lo hanno visto suo malgrado protagonista. Da quando ha trovato però una certa continuità sul piano della salute il losannese non è più stato in grado di incidere minimamente come ai bei tempi, risultando un giocatore sempre utile in fase difensiva ma poco presente – o per nulla – sotto porta e che non ha più nessun impatto nello slot offensivo, quella che era la sua casa. Quella appena conclusa è stata l’ennesima settimana piatta di Almond, che è ancora fermo a un solo punto, la rete segnata alla prima giornata di campionato contro il Langnau.

Andrew Rowe (Rapperswil – 0 top, 1 flop): Complessivamente il centro americano non sta affatto disputando una brutta stagione, ma paga un po’ il confronto con quanto aveva saputo portare sul ghiaccio nel primo anno ai Lakers. Il contesto attuale è sicuramente difficile per tutti, ed in generale la sensazione osservando Rowe è quella di un giocatore completo ed affidabile, ma che ha un po’ perso quel “fuoco sacro” che lo contraddistingueva un anno fa. È uscito dalle ultime 5 uscite con un -6 (tra cui un -3 in settimana), ed anche agli ingaggi il suo contributo non è stato brillante come al solito (47% di riuscita). Tra le ottime giocate dei vari Cervenka, Clark oppure Egli, manca un po’ la sua irruenza da “carro armato”, che tanto avevamo apprezzato in passato.

Flavio Schmutz (Langnau – 0 top, 1 flop): Giocare nel Langnau significa fare in modo che ogni equilibrio non venga a meno, per cercare di mettere in difficoltà ogni avversario ed evitare pericolose imbarcate. Proprio il contrario di quello che è successo ai Tigers nella scoppola casalinga subita dal Davos, con Schmutz protagonista in negativo su almeno due reti ospiti. Se sul piano del gioco i bernesi si sono fatti preferire per buona parte dell’incontro, a rovinare in parte i piani ci ha pensato prima una “non marcatura” del numero 40 nello slot a permettere il vantaggio ospite, con lo stesso attaccante che con grande passività ha praticamente servito il disco dall’angolo a Lindgren, il quale ha poi girato l’assist a Palushaj per lo 0-3 che ha spento ogni velleità dei padroni di casa.

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