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National League

I top e flop dell’ultima settimana di campionato

Ogni inizio settimana, per tutto il corso del campionato, HSHS vi proporrà la rubrica dedicata ai “top e flop”, ovvero ai giocatori che secondo noi si sono distinti negli ultimi turni di campionato, così come a coloro da cui ci si aspettava invece qualcosa in più.

Vengono selezionati un portiere, due difensori e tre attaccanti tra chi ha fatto particolarmente bene e chi, invece, ha deluso le aspettative.

Di seguito la selezione basata sui turni di campionato giocati tra martedì e domenica.


I TOP DI HSHS

Ivars Punnenovs (Langnau – 2 top, 0 flop): Il Langnau è tornato a giocare dopo la quarantena strappando una vittoria casalinga contro il Ginevra, e gran parte del merito va dato dall’eccezionale prestazione del portiere lettone. Punnenovs ha infatti trascinato i tigrotti nei primi due periodi di gioco, quando il Servette si è fatto ampiamente preferire e si è costruito diverse occasioni da gol. Tanti i tiri verso la sua porta (alla terza sirena saranno ben 47!), di cui la metà dallo slot, ma nessuno è riuscito ad eludere la sua guardia. Ha così festeggiato un meritatissimo shutout, il primo stagionale, e sinora le sue statistiche parlano del 93.38% di parate sull’arco di otto incontri disputati.

Lukas Frick (Losanna – 1 top, 1 flop): Sinora il difensore nel giro della Nazionale ha faticato a dare impulsi al fronte offensivo, ma nell’ultima settimana ha saputo aggiungere anche qualche spunto extra oltre alla solidità difensiva che ha spesso assicurato. Nelle ultime 8 partite non è mai andato in negativo ed ha evidenziato un bilancio di +6, e nell’ultima uscita contro il Ginevra si è distinto per la sua bella incursione offensiva sfociata nell’assist perfetto a Douay.

Santeri Alatalo (Zugo – 2 top, 0 flop): Proprio nel momento in cui il suo nome è tra i più caldi del mercato, continua l’ottima stagione del difensore finlandese, che sin qui sull’arco di 12 incontri ha assicurato la media di un punto a partita (tra i difensori solamente Moser lo ha superato con 1.08). Nelle ultime cinque uscite si è distinto con ben sette punti all’attivo, tra cui la bella staffilata con cui ha sbloccato il risultato venerdì in casa del Berna. Nelle ultime due partite non è inoltre stato sul ghiaccio per nessuna rete avversaria e questo, per un giocatore come lui che deve sacrificare qualcosa in retrovia per essere efficace, e un buon segnale di solidità.

Daniele Grassi (Ambrì Piotta – 1 top, 0 flop): Sta crescendo a vista d’occhio l’attaccante ticinese, che venerdì a Davos ha giocato probabilmente la sua miglior partita da quando è tornato in biancoblù. Il primo gol stagionale – arrivato con un pregevole tiro di polso – è stato solo la punta dell’iceberg di un match in cui ha portato sul ghiaccio tantissima sostanza. Preziosissimo infatti il suo contributo a tutta pista, sia a parità numerica che in boxplay, ed infatti è stato l’attaccante maggiormente utilizzato sia in generale che nell’esercizio del penalty killing. Sul suo conto anche cinque tiri bloccati, tanti dischi liberati dal terzo ed un gran lavoro fisico che lascia intendere come i suoi vari problemi siano sempre più alle sue spalle.

Andres Ambühl (Davos – 3 top, 0 flop): Miglior marcatore dell’ultima settimana con quattro punti in due partite, il veterano dei grigionesi si è confermato irresistibile anche contro Rapperswil e Ambrì Piotta, legittimando quel casco da Top Scorer che gli appartiene sempre di più. Gli anni per lui non sembrano passare, e con la solita eleganza mista ad un’esplosività ancora apprezzabile, sa dosare i ritmi e creare spazi perfetti per i compagni. Due i suoi assist contro i Lakers, mentre nel match contro i leventinesi ha acceso la fiammella della speranza quando ha segnato due gol nel giro di 74 secondi. Da rivedere la sua incursione nella difesa leventinese, così come il rigore con cui ha battuto Ciaccio.

Linus Omark (Ginevra – 2 top, 0 flop): Nonostante i suoi sforzi domenica il Ginevra non è riuscito a scardinare la difesa del Langnau, ma lo svedese si è confermato tra i più intraprendenti e dinamici dei suoi. Vero motore dell’attacco granata, venerdì aveva risolto la partita contro il Losanna grazie ad un gol stupendo al cospetto di Stephan, punto che gli ha permesso di ribadire il suo primato nella classifica marcatori dell’intera lega. Quella di domenica è stata appena la terza partita dall’inizio del campionato in cui non è riuscito a trovare il tabellino, ma la sua eccezionale capacità di proteggere il disco e di essere pericoloso ad ogni cambio lo rendono un giocatore irresistibile da osservare sul ghiaccio.


I FLOP DI HSHS

Daniel Manzato (Ginevra Servette – 0 top, 1 flop): Non è stato un pomeriggio semplice quello vissuto domenica da Manzato, che sulla coscienza ha avuto le prime due reti segnate dal Langnau. Nel primo tempo ha infatti combinato un pasticcio in combutta con il compagno Smons, regalando ai tigrotti un goffo gol su azione d’ingaggio. Anche sul raddoppio il portiere non è apparso troppo attento, con Schmutz capace di batterlo da posizione defilata… Due reti che hanno dato una precisa direzione ad una sfida che sul piano del gioco il Ginevra stava ben interpretando, ma che poi è sfuggita loro di mano.

Lorenz Kienzle (Davos – 0 top, 1 flop): È già da qualche settimana che l’ex difensore di Lugano e Ambrì Piotta evidenzia delle difficoltà, e anche nelle ultime uscite non si è presentato al meglio. In pista complessivamente per quattro gol incassati dai suoi, contro i biancoblù ha pagato a caro prezzo alcune sue leggerezze, come l’eccessiva aggressività in marcatura sul 3-0 di Müller oppure il pasticcio lungo la balaustra in occasione del game winning goal di Nättinen. Ha poi sottolineato la sua frustrazione dopo uno scambio di “cortesie” con Zwerger, con quella bottiglietta scagliata contro al telecamera nel box dei penalizzati.

Erik Brannström (Langnau – 2 top, 1 flop): Dopo un inizio a fuoco e fiamme – sette punti in altrettante partite – il difensore svedese del Langnau non si è visto più di quel tanto nella prima partita al rientro dalla quarantena. Anzi, si è reso protagonista di un paio di goffi errori difensivi ed una penalità evitabile, che hanno reso la sua prova decisamente meno brillante rispetto agli standard a cui si ha abituati.

Simon Moser (Berna – 0 top, 1 flop): Giocatore che tende ad essere spesso sottovalutato, il capitano del Berna in questo inizio di stagione non sta però facendo molto per farsi notare, ed infatti le sue statistiche lasciano ampiamente a desiderare. È da inizio ottobre che non trova la rete, ovvero da 12 partite consecutive, in cui ha saputo mettere a referto appena un paio di assist in seconda. Il nuovo coach Mario Kogler ha cercato di stimolarlo portandolo in prima linea con Brithen ed Haas, ma per vedere dei risultati bisognerà evidentemente attendere ancora un po’.

Carl Klingberg (Zugo – 0 top, 1 flop): L’inizio di stagione dell’attaccante svedese è stato da dimenticare, basti pensare che deve sostanzialmente ancora mettere a referto un punto da quando è iniziato il campionato. Sul suo conto c’è infatti solamente il gol a porta sguarnita ottenuto contro il Berna, decisamente non sufficiente per rappresentare un segnale incoraggiante dopo bene 11 partite concluse “in bianco”. Lo Zugo deve sperare di vedere presto lui e Thorell entrare in forma, perché anche l’altro svedese in squadra deve ancora riuscire a mettere il suo nome sul tabellino.

Enzo Corvi (Davos – 0 top, 1 flop): Mentre il compagno di blocco Ambühl continua ad andare a mille, Corvi non ha brillato nel ruolo di perno della prima linea grigionese, ed il suo contributo non è andato oltre ad una buona efficacia agli ingaggi. Diverse infatti le disattenzioni nel corso della gara contro l’Ambrì Piotta, con i leventinesi ad approfittare di alcuni errori frutto di un atteggiamento piuttosto superficiale. Nei momenti chiave della partita non ha saputo alzare il suo livello, ed è oramai da metà ottobre che non esce dal ghiaccio con un bilancio positivo.

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