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National League

I top e flop degli ultimi turni di campionato secondo HSHS

Ogni inizio settimana, per tutto il corso del campionato, HSHS vi proporrà la rubrica dedicata ai “top e flop”, ovvero ai giocatori che secondo noi si sono distinti negli ultimi turni di campionato, così come a coloro da cui ci si aspettava invece qualcosa in più.

Vengono selezionati un portiere, due difensori e tre attaccanti tra chi ha fatto particolarmente bene e chi, invece, ha deluso le aspettative.

Di seguito la selezione basata sui turni di campionato giocati tra venerdì e sabato.


I TOP DI HSHS

Leonardo Genoni (Berna): Abbastanza facile trovare il portiere “top” del primo piccolo scorcio di campionato, con quel Genoni fresco di firma futura a Zugo che nelle sfide entrambe vinte contro ZSC Lions e Langnau Tigers se n’è uscito con un eccellente 98,04% di parate. Solo una rete subita, peraltro nella giornata di apertura a Zurigo contro la corazzata dei campioni in carica e uno shutout nel sempre insidioso derby contro i tigrotti alla Postfinance Arena, dove ha sfoggiato un paio di interventi spettacolari e decisamente efficaci.

Maxim Noreau (ZSC Lions): L’ex biancoblù ha di fronte a sé una stagione impegnativa, in cui dovrà dare il meglio per riuscire a garantirsi un posto nel lineup di coach Aubin visti i 5 stranieri in organico. Sfruttando anche l’assenza di Cervenka, il canadese ha brillato nel primo weekend di campionato, mettendo a referto un gol e un assist nell’ambito di un doppio turno in cui gli ZSC Lions hanno segnato solamente tre reti. Nella sfida contro il Berna ha dettato i tempi con dinamismo, mentre a Rapperswil ha risolto la sfida segnando il game winning goal con un pregevole spunto personale. Dopo due partite è già il difensore più propositivo con un totale di nove tiri, la strada intrapresa è decisamente quella giusta.

Miro Zryd (Zugo): Decisamente una bella sorpresa il difensore giunto alla Bossard Arena dalla Ilfis di Langnau. Il 23enne di Adelboden indossa già il casco di topscorer della squadra di Dan Tangnes, ma la cosa non sembra così casuale seguendo ciò che ha dato sul ghiaccio. Tanta personalità, buon pattinaggio e visione di gioco, l’ex Tigers si è guadagnato applausi a scena aperta per certe sue scorribande (seppur con un paio di turn over causati dalla troppa fiducia) e alcuni passaggi smarcanti. Nel frattempo il suo bottino è già di quattro assist in due partite con un ottimo +3, le premesse sono alquanto incoraggianti.

Dominik Kubalik (Ambrì Piotta): Semplicemente eccezionale. Il ceco dell’Ambrì Piotta in questo primo weekend ha preso il Kubalik che ci ricordavamo la passata stagione, e lo ha portato su un nuovo livello. Lo straniero biancoblù ora non è più solamente micidiale a fiammate e in zona offensiva, ma ha dimostrato di poter dominare il gioco a tutta pista e senza interruzioni. La sua partita di sabato a Davos è stata la migliore che ha mai giocato in maglia biancoblù, e se continuerà a crescere in Valle ci sarà davvero da divertirsi.

Andrew Ebbett (Berna): Il minimo che si possa dire è che il centro canadese ha ripreso in mano il suo ufficio esattamente come lo aveva lasciato. L’MVP della scorsa stagione si è già distinto per aver guidato il Berna alle prime due corroboranti vittorie in campionato, facendolo alla sua maniera. Presenza costante nello slot, perfetto regista del gioco e all’occorrenza pure ruvido mestierante davanti alla porta avversaria. Ebbett ha infatti già timbrato il primo weekend con una rete delle sue e tre assist, mostrandosi come l’uomo più in forma degli Orsi assieme a Genoni, in attesa che anche gli altri pezzi da novanta sguaino le loro spade.

Joël Vermin (Losanna): Lo scorso anno aveva già dimostrato di poter essere determinante in NLA con un bottino di 25 punti in 32 partite, ma qualche complicazione fisica di troppo e soprattutto un infortunio al ginocchio (che gli aveva fatto saltare anche le Olimpiadi) non gli hanno permesso di esprimere appieno il suo potenziale. Vermin quest’anno ha però iniziato con il piede giusto, firmando tre gol nel primo weekend stagionale. Con la sua tecnica e velocità sembra la spalla perfetta per Mitchell, e scorrendo le highlights sono da rivedere il suo gol in powerplay a Friborgo e soprattutto il punto in shorthand contro il Bienne.


I FLOP DI HSHS

Elvis Merzlikins (Lugano): Siamo stati abituati per così tanto tempo a vederlo su livelli eccezionali che quando “cicca” una partita sembra di tornare indietro nel tempo di anni. All’inizio del campionato assegnare le palme dei migliori o i cucchiai di legno non è sempre evidente con sole due partite disputate, ma per quanto visto soprattutto alla Bossard Arena ci sta sottolineare la prestazione opaca del portiere lettone. Subire 6 reti non è da lui, soprattutto quelle da distanza ravvicinata sulle quali spesso si supera, ma la maldestra deviazione che ha portato alla rete del definitivo 6-5 per i Tori nel miglior momento del Lugano ha suggellato la sua serata storta. Esce dal primo weekend con un 86% di parate, il peggiore del campionato, e lui è il primo a sapere come si reagisce.

Sven Jung (Davos): Guardando i numeri complessivi (soprattutto il +2) non sembrerebbe aver avuto serate magrissime nel primo weekend di campionato, ma questo solo perché la sua linea ha saputo segnare qualche rete nelle due sconfitte contro le ticinesi. Nella partenza a rilento del suo Davos ha marchiato le due sfide con molti errori di posizionamento, passaggi sbagliati un po’ troppo pretenziosi e moltissimi duelli persi, su tutti quello contro Marco Müller alla Vaillant Arena, quando piuttosto goffamente ha permesso al centro dell’Ambrì di involarsi a segnare un rete spettacolare.

Goran Bezina (Ginevra Servette): Ha dalla sua esperienza e presenza fisica, ma dovrà applicare i suoi punti forti decisamente meglio di quanto fatto nel weekend. Il veterano ha vissuto due match da dimenticare, contraddistinti da parecchi errori e da un -2 complessivo. Nella partita di debutto ha letto in maniera sbagliata l’inserimento di Fuchs – che ha segnato arrivando indisturbato davanti a Mayer -, non aiutato dal compagno di linea Fransson, anche lui autore di un pessimo inizio di torneo. Con il Friborgo si è invece lasciato sfuggire Lhotak finendo per causare un rigore, prima di perdere di vista Mottet proprio nel momento sbagliato per l’unica rete ospite.

Andrew Miller (Friborgo Gotteron): Un inizio da incubo quello del Friborgo Gottéron che, evidentemente, non ha ancora assorbito la partenza di Roman Cervenka e nonostante gli ingaggi di Berra, Furrer e Schneeberger ha sofferto parecchio nel primo fine settimana del campionato. In particolare difficoltà è sembrato Andrew Miller, il sostituto del centro ceco, decisamente poco a suo agio con la velocità di transizione della National League e spesso in balia degli eventi. Dovrà dare una decisa sterzata al suo rendimento perché quello delle prime due partite è stato decisamente nullo, come attestato dai due miseri tiri in porta nel giro di 24 ore, zero punti e un già pesante -4 complessivo.

Jim Slater (Friborgo Gotteron): Il Friborgo punta tantissimo sulla leadership e sulla concretezza del centro statunitense, ma un primo weekend con nessun punto, un -4 complessivo ed un totale di 25 minuti di penalità non sono le premesse migliori. Sul suo bilancio pesa il brutto gesto con cui ha messo KO Nodari rimediando una doccia anticipata, ma anche diverse circostanze in cui è apparso in ritardo e fuori sincrono rispetto ai suoi compagni.

Shane Prince (Davos): Uno dei giocatori più attesi nel panorama del campionato svizzero, per ora Prince non ha ancora convinto le platee, disputando delle partite contro Lugano alla Cornèr Arena e in casa contro l’Ambrì Piotta piuttosto opache e anonime. Facilmente contenuto in entrambe le sfide, non è ancora riuscito ad ingranare la sua famosa velocità di pattinaggio e, nonostante l’ottima impressione destata nel preseason, questa è una nuova prova che il massimo campionato svizzero di hockey è impegnativo e molto competitivo. Dalla sua vi è da dire che giocando con un Lindgren abbondantemente fuori condizione non è facile poter fare la differenza, ma l’ex Islanders è atteso ad un ambientamento rapido così come ad un cambio di marcia.

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