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I top e flop degli ultimi turni di campionato secondo HSHS

Ogni inizio settimana, per tutto il corso del campionato, HSHS vi proporrà la rubrica dedicata ai “top e flop”, ovvero ai giocatori che secondo noi si sono distinti negli ultimi turni di campionato, così come a coloro da cui ci si aspettava invece qualcosa in più.

Vengono selezionati un portiere, due difensori e tre attaccanti tra chi ha fatto particolarmente bene e chi, invece, ha deluso le aspettative.

Di seguito la selezione basata sui turni di campionato giocati tra martedì e sabato.


I TOP DI HSHS

Barry Brust (Friborgo Gotteron – 2 top, 0 flop): Il Friborgo ha chiuso il suo fine settimana senza ottenere alcun punto, e addirittura senza riuscire a segnare nemmeno un gol! La sterilità sul fronte offensivo non ha però tolto concentrazione all’esuberante portiere canadese, che ha fatto davvero di tutto per tenere a galla i suoi. Eccezionale in particolare la sua prova contro lo Zugo, quando ha fermato Martschini con una parata incredibile ed ha tenuto in partita il Friborgo fermando un gran numero di contropiedi avversari, per giunta al cospetto di attaccanti che non sono propriamente gli ultimi arrivati. Le sue “pezze” non sono bastate, ma ha saputo di nuovo distinguersi.

Magnus Nygren (Davos – 2 top, 0 flop): Qualche partita di adattamento poi il bombardiere svedese – che qualcosa aveva già fatto vedere – ha cominciato a far suo il territorio attorno alla linea blu nello schieramento del Davos. Nelle ultime tre gare ha piazzato tre reti, una in fila all’altra contro Ambrì, Berna e Friborgo, toccando quota quattro gol e sei assist che, per un totale di 10 punti, ne fanno il topscorer dei grigionesi e il miglior marcatore tra i difensori del campionato, con oltretutto la migliore statistica della lega nel computo delle presenze sulle reti fatte e subite (+8). Mobile, fisico al punto giusto e con la capacità di gestire il powerplay da vero blue liner, a Davos un difensore del genere non si vedeva da tempo.

Samuel Lofquist (Bienne – 1 top, 0 flop): Dopo la partenza di Mike Lundin, il Bienne aveva iniziato il campionato con una difesa tutta nostrana ma, nonostante un buon numero di punti conquistati, è diventata velocemente evidente l’esigenza di avere in squadra un elemento che sapesse fare il salto di qualità alla retrovia. Da quanto visto nel suo primo weekend, i seeländer sembrano aver fatto centro con l’ingaggio dello statunitense Lofquist, già autore di un gol e due assist e capace di mettersi in grande evidenza. McNamara dovrà riuscire a trovargli il compagno ideale, ma nel frattempo è già riuscito a farsi notare risultando uno dei migliori dei suoi… Ah, ed ha anche uno slapshot che si è già presentato come un’arma letale, i portieri avversari sono avvisati.

Inti Pestoni (ZSC Lions – 1 top, 1 flop): Il ticinese ha vissuto probabilmente una delle settimane migliori da quando è in forza allo Zurigo, e delle belle prestazioni si sono per lui tradotte in un bottino di due reti e un assist. Da rivedere il suo gol contro il Losanna di martedì, quando ha rubato il disco ad un avversario nel terzo di difesa, ed ha poi bruciato tutti in velocità andando a battere Huet con una bella finta. Bello e deciso anche il tiro che venerdì ha chiuso il derby contro il Kloten, quando l’ex biancoblù ha fatto secco Boltshauser dopo bel suggerimento di Künzle. Il suo minutaggio piano piano aumenta, così come le occasioni di giocare in powerplay… La strada imboccata sembra quella giusta.

Gaetan Haas (Berna – 1 top, 0 flop): Qualcuno aveva avanzato dubbi sulla capacità di Haas di imporsi in una piazza difficile ed esigente come quella di Berna dopo essere maturato nella vicina ma piccola Bienne, ma dopo nemmeno un turno di campionato il centro della Nazionale ha già zittito tutti. In otto partite Haas ha raccolto cinque reti e sei assist (+6), e dopo la doppietta rifilata sabato sera allo Zugo in trasferta, si ritrova con la maglia e il casco da topscorer. Una bella rivincita anche dopo i tristi avvenimenti del suo ritorno alla Tissot Arena in qualità di avversario, ma il 25enne aveva risposto con grande maturità, la stessa che sta dimostrando con la pesante maglia del Berna sulle spalle, imponendosi con innata naturalezza nello squadrone di Jalonen.

Gregory Hofmann (Lugano – 1 top, 0 flop): Ha ricominciato da dove aveva finito prima di partire per Raleigh, ossia segnando reti, portando tantissima energia e alzando il livello dei propri compagni. Proprio come successo con Luca Fazzini, il quale ha subito giovato della vicinanza con il numero 15, fedele alleato nelle scorribande offensive sotto l’occhio vigile di Lapierre. In queste prime cinque partite, oltretutto intercalate dal camp oltreoceano, l’attaccante ha messo a segno cinque reti, una per sfida, uscendo dagli ultimi tre match (contro Zugo, Ambrì Piotta e Langnau) con un ottimo +5 (mai in negativo finora). Non era evidente per Hofmann mettersi alle spalle il camp con Carolina e ricominciare con lo stesso rendimento, ma queste ultime tre uscite sono segno di grande maturità.


I FLOP DI HSHS

Benjamin Conz (Ambrì Piotta – 0 top, 1 flop): È importante precisarlo sin da subito, non è Benjamin Conz il motivo per cui i biancoblù hanno faticato nelle ultime uscite, visto che le responsabilità del portiere passano in secondo piano se è l’intero sistema di gioco a non essere applicato. Fatta questa doverosa premessa, è sempre più chiaro che Conz sta rivelando i limiti che tutti temevano, ovvero quelli di un portiere “nella media” ma che raramente riesce ad effettuare quella parata in più che sa risultare decisiva. Nel derby ha effettuato alcuni interventi importanti in entrata, mentre a Bienne ha delle responsabilità su almeno qualche rete incassata. Il tutto si sta pian piano riflettendo sulle statistiche, che lo vedono ora al penultimo posto nell’intera lega per percentuale di parate (88.10) e reti incassate a partita (3.70).

Yannick Rathgeb (Friborgo Gotteron – 0 top, 2 flop): Il difensore del Friborgo è l’esempio perfetto per definire un giocatore “croce e delizia”. Dotato di raro senso offensivo per un difensore, capace a 20 anni appena compiuti di guidare il powerplay del Friborgo di cui è (era?) una delle armi più letali, il burgundo è anche spesso e volentieri una mina vagante a livello difensivo, a causa di sbilanciamenti indisciplinati e di qualche “gaffe” di troppo. Purtroppo per lui questo inizio di stagione, nonostante la bella partenza dei Dragoni, è avaro di soddisfazioni, fermo a un gol e un assist in queste prime 8 uscite. Non bastasse, negli ultimi tre match ha confermato le sue lacune difensive, uscendo dalle sfide contro Servette, Zugo e Davos sempre in negativo per un totale di -7, peggiore statistica del campionato solo dopo Roman Wick. Particolarmente complicata per lui la sfida contro lo Zugo, quando un suo errore ha propiziato il gol d’apertura avversario, prima di essere bruciato da Stalberg in occasione della seconda rete.

Robin Grossmann (Zugo – 1 top, 1 flop): Aveva fatto così bene nelle prime giornate di campionato, stupendo tutti con le pesantissime reti segnate che ne avevano fatto temporaneamente il miglior difensore del campionato. Il rude giocatore dello Zugo sembrava avviato a una nuova “vita” da giocatore dopo aver mostrato soprattutto i muscoli nelle stagioni passate, segnalandosi come uno dei “cattivi” della LN. Purtroppo sembra che certe indoli non si possano cambiare, e basta un gesto come quello su Arcobello nel match di sabato alla Bossard Arena per cancellare quanto di buono fatto fin qui. Un check del genere alla balaustra poteva avere gravi conseguenze per lo statunitense (che però è poi potuto rientrare), e se teniamo conto che erano passati solo 13 secondi dall’ingaggio d’inizio, abbiamo detto tutto.

Cory Emmerton (Ambrì Piotta – 0 top, 1 flop): La costanza non è mai stata un punto forte di Emmerton, ma l’Ambrì Piotta ha bisogno che il canadese sia più presente di quanto mostrato nel weekend, a prescindere dalla capacità o meno di finire sul tabellino. Sull’arco di due partite in cui poco è funzionato per i biancoblù, il centro è stato il giocatore meno coinvolto nelle manovre della prima linea, non riuscendo a supportare in maniera sufficiente le iniziative di D’Agostini e Zwerger, che si sono comunque dimostrati volenterosi. Quando è in forma Emmerton è in grado davvero di ingranare una marcia in più, ma la differenza tra le sue prestazioni migliori e quelle solamente discrete spesso è troppo grande, tanto da farlo sparire dal ghiaccio.

Andrei Bykov (Friborgo Gotteron – 0 top, 1 flop): Non capita certo spesso di vedere una squadra chiudere una settimana senza essere riuscita a segnare nemmeno un gol, e la sorpresa è ancora maggiore se la squadra in questione è un Friborgo a cui non mancano certo le armi offensive. È però anche vero che i burgundi non possono sempre aspettare che la prima linea faccia la differenza, ed in questo senso Bykov ed il suo secondo blocco devono dare un contributo maggiore. Il figlio d’arte non trova il gol da quella tripletta contro l’Ambrì, e nelle ultime due sfide ha anche fatto registrare un poco invidiabile -4.

Lino Martschini (Zugo – 0 top, 1 flop): Che fine ha fatto Lino lo sniper? Non che in questo momento, in cui lo Zugo viaggia nelle parti alte della classifica, alla Bossard Arena ci si preoccupi in maniera esagerata, ma il numero 46 ha per ora perso lo smalto di un tempo. Dopo averci abituati a viaggiare alla media di un punto a partita, perfettamente diviso tra gol e assist, Martschini ha finora messo a segno solo 2 reti e altrettanti passaggi decisivi. Il rendimento degli ultimi match è ancor di più basso, dato che l’ala è a secco di reti da cinque partite, nelle quali ha conteggiato un solo assist, per precisione nella sconfitta di sabato contro il Berna.

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