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I nuovi volti della NLA 2021/22: il canadese Phil Varone

Il Losanna ha ingaggiato un centro puro, veloce e specialista agli ingaggi. Varone ha vinto il premio di MVP in AHL nel 2018, ma non ha trovato conferma in NHL

© AHL

I nuovi volti della NLA 2021/22: il canadese Phil Varone

PHIL VARONE


Età: 30
Posizione: C
Altezza: 178 cm
Peso: 88 kg
Tiro: left

Provenienza: Barys Nur-Sultan (KHL)
Draft: 2009, round 5, 147esima scelta, San Jose Sharks
Contratto: Un anno
Nazionalità: 🇨🇦

Un centro puro, per faceoff e dinamismo

Dopo le partenze di Gibbons e Hudon, il Losanna ha optato per affiancare ad Emmerton un secondo centro straniero (oltre ad un’ala che dovrebbe presto arrivare dal mercato), individuando in Phil Varone il giusto elemento per dare dinamismo e ritmo alla squadra allenata da Fust e Petrovicky.

Il 30enne canadese è infatti un centro puro che ha tra i suoi punti di forza quello degli ingaggi – 51.5% di riuscita la scorsa stagione in KHL – ed è capace di rendersi prezioso in tutte le zone della pista grazie alle sue caratteristiche two-way. Fisicamente non è sicuramente tra i giocatori più prestanti, ma velocità ed una certa spavalderia sul ghiaccio gli permettono di essere sempre nelle zone più calde della pista.

Alla Vaudoise Arena arriverà dopo aver passato la sua prima stagione in carriera nell’hockey europeo, disputando nella squadra kazaka del Barys Nur-Sultan un totale di 46 partite in cui ha fatto registrare 27 punti (dieci gol). L’adattamento al nostro hockey non dovrebbe dunque coglierlo impreparato, e ci si aspetta che contribuisca velocemente nel gioco del Losanna e nel permettere ai vodesi di confermarsi tra le migliori squadre della lega ai faceoff.

Un talento promettente

Nato a Vaughan, cittadina a nord di Toronto, Varone è stato sin dal suo percorso giovanile un attaccante sgusciante e costantemente pericoloso, anche se in OHL i suoi numeri non sono tali da farlo risaltare particolarmente sui taccuini degli scout. Ai London Knights condivide infatti lo spogliatoio con futuri giocatori NHL di grosso calibro come John Tavares, Nazem Kadri oppure John Carlson, ma nell’anno del suo Draft riesce comunque a mettersi in evidenza con 71 punti in 72 partite.

Varone viene così chiamato al quinto turno dai San Jose Sharks, che lo preferiscono ad altri nomi quotati come Marcus Krüger, Anders Lee oppure il neo biancoblù Brandon Kozun. L’immediato futuro dell’attaccante resta però in OHL, anche se la stagione 2009/10 si rivela purtroppo corta a causa di un infortunio. In seguito al suo status di “over age”, nel corso del campionato successivo viene scambiato agli Erie Otters, di cui è il miglior giocatore con 81 punti (33 gol) in 55 incontri.

Un po’ di NHL e tanto lavoro nelle minors

Free agent e con l’obiettivo di entrare nel professionismo, Varone partecipa al camp dei Buffalo Sabres e riesce a strappare un contratto che gli garantisce perlomeno un posto in AHL con i Rochester Americans. Da qui inizia un percorso che gli permette di affermarsi come un buon elemento al livello delle minors – in 521 partite AHL metterà a segno 415 punti – mentre la NHL rimane per lui un palcoscenico vicino in teoria ma lontano nella sostanza.

La prima possibilità di giocare nella miglior lega a mondo arriva nel gennaio 2014, quando finalmente riceve la chiamata dei Buffalo Sabres. Alla sua prima partita riesce a finire sul tabellino con un assist, fornendo il passaggio decisivo all’ex attaccante biancoblù Brian Flynn. La soddisfazione del gol arriva invece tre incontri più tardi, quando batte Braden Holtby nella sfida del 28 gennaio contro i Washington Capitals.

Nel corso degli anni Varone non riuscirà però mai a ritagliarsi un posto fisso in NHL, e le stagioni migliori da questo punto di vista sono quelle targate 2014/15 con i Sabres (28 partite) ed il recente campionato con i Philadelphia Flyers nel 2018/19 (47 partite).

Per fare un passo in più l’attaccante avrebbe dovuto portare la costanza di rendimento evidenziata nelle minors anche sul grande palcoscenico, ma in definitiva non si è mai trasformato in quell’attaccante da top-six sulla falsa riga di Daniel Briere che alcuni scout vedevano in lui.

La soddisfazione più grande per Varone è così arrivata in AHL, quando nel 2017/18 mise assieme l’eccezionale bottino di 70 punti (23 gol) in 74 partite, il che lo porta a vincere il premio di MVP dell’intera lega.

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