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National League

I nuovi volti della NL 2025/26: lo svedese Marcus Sylvegard

Per dare sostanza all’attacco il Bienne ha ingaggiato lo svedese, reduce da buone stagioni in patria e da un’avventura oltre oceano breve ma d’impatto

(Jonas Ljungdahl)

I nuovi volti della NL 2025/26: lo svedese Marcus Sylvegard

 MARCUS SYLVEGARD


Età: 26
Posizione: RW
Altezza: 184 cm
Peso: 86 kg
Shoots: right

Provenienza: Växjö Lakers (SHL)
Draft: undrafted
Contratto: due anni
Nazionalità: 🇸🇪

Nuova potenza per l’attacco

(Jonas Ljungdahl)

Dopo una passata stagione in cui il Bienne aveva faticato a trovare la via del gol – 130 reti in 52 partite, solamente l’Ajoie aveva fatto peggio – i seeländer hanno individuato in Marcus Sylvegard il profilo giusto per aggiungere fisicità e sostanza al reparto offensivo.

La 26enne ala svedese porta infatti sul ghiaccio un gioco basato su un mix di velocità e fisicità, il tutto unito a istinti offensivi che gli hanno permesso di diventare un power forward efficace e capace di mettere assieme un buon bottino di punti negli ultimi anni.

Il suo stile di gioco viene definito “robusto”, un aggettivo che descrive bene un ingrediente che nella rosa del Bienne è mancato nel recente passato. Sylvegard è inoltre un giocatore capace di portare emozioni e trascinare i compagni – fattori che hanno convinto i Seeländer delle sue capacità di adattarsi bene alla National League.

Grazie a un accordo di due anni, il Bienne dà inoltre un’impronta ancora più svedese alla sua squadra, ricordando i connazionali Lias Andersson, Viktor Lööv e Linus Hultström, senza dimenticare che in panchina c’è Martin Filander con il suo assistente Mathias Tjernqvist.

Un percorso impegnativo

(Gustaf Lundberg)

Cresciuto in una famiglia in cui l’hockey è sempre stato al centro della quotidianità, Marcus Sylvegard ha condiviso la sua passione con i fratelli Emil (attaccante che oggi gioca nei Växjö Lakers) e Hampus (head coach in HockeyAllsvenskan), ma soprattutto ricordando le gesta del padre Patrik, autore di una lunga carriera da giocatore prima di quella dirigenziale che lo vede oggi presidente dei Malmö Redhawks.

Il giovane Marcus è cresciuto nel settore giovanile del Malmö, e nelle sue prime apparizioni in prima squadra ha già occasione di lavorare con Filander, che in quegli anni era l’assistente di Peter Andersson. Il suo debutto in SHL avviene già a 16 anni, con la prima partita tra i professionisti, e in generale i suoi campionati si dividono spesso tra varie selezioni giovanili, la massima lega svedese e qualche prestito in quella cadetta.

Nonostante un gioco fisico che gli permette di competere prematuramente con gli adulti, il nome di Marcus Sylvegard non viene mai chiamato ai vari Draft NHL, tanto che solamente nel 2024 arriva per lui una chance di trasferirsi oltre oceano.

Un vero slancio alla sua carriera giunge nella stagione 2020/21, soprattutto con quei playoff con il Växjö che lo vedono autore di dieci punti in 14 partite e tra i protagonisti del titolo vinto dai Lakers. Un vero “boost” di produttività arriva però solamente nel 2022/23, quando firma 41 punti (17 gol) in 52 partite – numeri che gli permettono di essere nettamente il miglior marcatore della squadra, con Carl Söderberg a rincorrerlo con appena 26 punti.

Nel campionato successivo riesce a confermarsi e migliorarsi: 41 punti e ben 23 gol in 51 partite lo rendono il secondo miglior attaccante della SHL dietro a David Tomasek, e questo apre gli occhi degli scout.

Buon impatto, ma nessuna chiamata

(Springfield Thunderbirds)

Il gioco di Sylvegard, sulla carta, sembrava perfetto per una veloce ed efficace transizione a quello nordamericano – ed effettivamente è così. Ottenuto un accordo entry-level con i St. Louis Blues, lo svedese viene girato in AHL agli Springfield Thunderbirds, dove fa subito bene.

L’adattamento alle piste piccole non gli crea problemi, e nelle 35 partite che gioca nelle minors si distingue come uno dei leader offensivi con 10 gol e un totale di 21 punti. In questo lasso di tempo diventa però anche chiaro che le possibilità di una chiamata in NHL dai Blues sono minime, con tanta concorrenza nel suo ruolo e il club che opta per dare una corsia preferenziale a prospect più giovani.

A fine gennaio 2025 arriva dunque la decisione di tornare in Europa, con il rientro ai Växjö Lakers sostanzialmente automatico ma anche provvisorio. L’interesse di alcune squadre svizzere – si vociferava anche del Lugano – non si fa attendere, e per lui la sfida di Bienne rappresenta l’opportunità per fare davvero quel passo avanti in carriera cercato oltre oceano.

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