LINUS HULTSTRÖM
Età: 32
Posizione: D
Altezza: 179 cm
Peso: 89 kg
Shoots: right
Provenienza: Linköping (SHL)
Draft: Undrafted
Contratto: due anni
Nazionalità: 🇸🇪
Una difesa più pericolosa

(Linköping HC)
Dopo una deludente passata stagione terminata con la mancata qualificazione ai play-in, il Bienne ha scelto di ripartire anche dando una nuova dimensione al proprio reparto difensivo. Dopo che nel campionato scorso i Seeländer erano stati la squadra ad aver ricevuto il minor contributo offensivo da parte dei difensori in tutta la lega – appena 12 gol – il mercato ha portato alla Tissot Arena due elementi pericolosi come Linus Hultström e Oskari Laaksonen.
Lo svedese porta infatti sul ghiaccio uno stile di gioco in cui decisamente non mancano gli impulsi in avanti. Hultström si distingue per la sua abilità nel servire i compagni e, in generale, per una spiccata intelligenza e creatività, sganciandosi spesso dalle retrovie per aggiungersi agli attaccanti quando se ne presenta l’opportunità.
La sua buona visione di gioco è testimoniata anche dal cospicuo bottino di assist che in carriera ha sempre saputo ottenere, a cui si aggiunge un tiro dalla linea blu che lo rende un elemento pericoloso anche dalla distanza, soprattutto in powerplay. Questi sono ingredienti di cui il Bienne aveva assolutamente bisogno, a partire dall’uscita dal terzo fino ad arrivare a una fase d’attacco che ora può contare su nuove opzioni.
Facilmente immaginabili anche i suoi limiti osservati dagli scout. La statura ridotta e il suo stile di gioco lo costringono a volte a concedere troppo in fase difensiva, anche se con gli anni è migliorato nel compensare la mancanza di fisicità con un buon posizionamento.
I riflettori della SHL

(Johan Sahlén)
Nato nella cittadina di Vimmerby e trasferitosi all’età di 16 anni nel più attrezzato settore giovanile del Linköping, Hultström ha vissuto varie stagioni in cui ha fatto bene tra i suoi coetanei, venendo presto chiamato in prima squadra per alcune partite saltuarie.
La prima stagione completa in SHL – in quegli anni ancora nota come Elitserien – la vive nel 2012/13, ma è con il passaggio al Leksands IF durante il campionato 2014/15 che la sua carriera prende davvero slancio. Con la sua nuova squadra impressiona tutti grazie a un bottino di 33 punti (10 gol) sull’arco di 48 partite, numeri che non sfuggono al radar del Djurgardens IF, che lo mette subito sotto contratto.
Nella grande Stoccolma ha subito un marcato impatto. Il suo primo campionato finisce con il bottino di 31 punti (12 gol) in 52 partite di regular season, a cui aggiunge poi dei playoff di alto livello con 12 punti in otto match. Con queste statistiche è il miglior difensore della SHL per numero di gol e punti, e su di lui mettono gli occhi i Florida Panthers.
Il sogno della NHL, solo sulla carta

(Josefin Degerman)
Nel maggio 2016, Hultström firma un contratto entry-level con i Florida Panthers, che lo lasciano però immediatamente in prestito al Djurgardens per proseguire il suo sviluppo. Passano così due anni in cui mantiene una media attorno al mezzo punto a partita, ma il salto in Nord America non avverrà mai.
Arriva invece un ulteriore rinnovo in Svezia, dove continua a distinguersi. Nei playoff 2019 è nuovamente il difensore con più punti all’attivo (13), mentre nella regular season successiva è quello con il maggior numero di gol (15).
La ricerca di nuove esperienze lo porta poi a trasferirsi in KHL, dove milita per due stagioni vestendo le maglie del Vityaz Podolsk e poi del Metallurg Magnitogorsk. In un contesto non semplice mostra un buon spirito di adattamento, firmando 58 punti (13 gol) sull’arco di 125 incontri, guadagnandosi anche la convocazione alle Olimpiadi con la Svezia in quello che resterà la sua unica apparizione internazionale di rilievo.
Il ritorno in Svezia avviene però nel 2022, quando fa ritorno al Linköping con un contratto di quattro stagioni, accordo che prevedeva una clausola per la Svizzera che gli ha permesso qualche mese fa di liberarsi e raggiungere il Bienne.
In quello che è stato il suo club formatore vive tre ottimi anni, e in particolare lo scorso campionato lo ha visto protagonista della sua miglior stagione con 42 punti (11 gol) in 52 partite, risultando una volta di più il difensore più produttivo in Svezia.
Il suo ruolo in squadra è stato fondamentale, sia a parità numerica che in powerplay, con un TOI di 20 minuti e lo schieramento ideale con partner più difensivi come Rasmus Rissanen oppure Oscar Fantenberg. Uno scenario e delle responsabilità, insomma, simili a quelle che si troverà a ricoprire a Bienne.
