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Interviste

Habisreutinger: “I nuovi arrivati dovranno saper portare quel qualcosa in più”

Il direttore sportivo bianconero fa il punto sul mercato: “Nessun quinto straniero prima di Natale, il ritorno di Pettersson non è mai stata un’opzione”

LUGANO – In attesa di vedere all’opera Thomas Wellinger, tenuto precauzionalmente a riposo in queste prime due amichevoli, gli altri nuovi acquisti del Lugano si sono già messi positivamente in luce.

È stato un mercato mirato quello dei bianconeri, attento più a trovare i profili con le giuste caratteristiche che il nome da urlo, ad immagine del nuovo primo centro Jani Lajunen.

“Questo Lugano è stato costruito con l’obiettivo di rinforzare la squadra, come sempre – ci spiega il DS Roland Habisreutingerpenso che i nuovi giocatori devono saper portare quel qualcosa in più. Adesso lavoreremo per formare il gruppo con il quale cominceremo il campionato”.

Roland Habisreutinger, una squadra come il Berna partirà con cinque stranieri. A Lugano questa possibilità non c’è mai stata oppure è un discorso da fare in autunno?
“Avere cinque giocatori d’importazione a volte può essere comodo, ma più che altro porta un malcontento all’interno dello spogliatoio, in particolare tra gli stranieri. Al momento vogliamo dare fiducia ai nostri quattro stranieri, in modo che possano svilupparsi nella direzione da noi auspicata. Credo inoltre che abbiamo abbastanza giocatori svizzeri che potrebbero sostituire per una o due partite un nostro straniero in caso di infortunio… Non posso ancora dire quando prenderemo un quinto straniero, ma sicuramente non è il nostro obiettivo ingaggiarne uno prima di Natale se non ne avremo davvero bisogno”.

Quindi anche un ritorno di Fredrik Pettersson non è mai stato preso in considerazione?
“No. Inizialmente Pettersson voleva restare in KHL, mentre dopo, quando per dei suoi motivi ha deciso di tornare in Svizzera, noi eravamo già al completo. Chiaramente lui era partito da Lugano per giocare in KHL, ma successivamente a Minsk ci sono stati molti cambiamenti che l’hanno portato a non voler più stare. Per noi però era impossibile prendere un altro giocatore del suo calibro”.

Sartori partirà in prestito per la Finlandia… È una possibilità che potrebbe coinvolgere altri giocatori in futuro?
“Noi con Ricky (Sartori, ndr) abbiamo degli obiettivi molto chiari per il futuro, ma per raggiungerli è importante che possa giocare il più possibile al livello più alto possibile. Vogliamo vedere giocare Sartori in situazioni specifiche, ma magari per i Ticino Rockets era già un passo troppo avanti. Abbiamo allora deciso di sfruttare questa occasione con il Rovaniemi, dove lo seguiremo in ogni partita pur non essendo sul posto, ma tramite il contatto con i suoi coach in Finlandia e dei video che riceveremo. Spero per lui che questa opportunità porti i risultati che ci aspettiamo. Se questa collaborazione potrà essere sfruttata anche da altri giocatori, lo vedremo in futuro”.

Qualche mese fa avevi parlato dell’idea di cercare un giocatore da sviluppare in casa, in collaborazione con i Rockets, sull’arco di 3-4 anni. Siete ancora alla ricerca di questo profilo?
“Stiamo sondando il mercato di questi giovani che potrebbero non trovare spazio nella loro squadra, ma al momento ci limitiamo ad osservare cosa succede. I giocatori che potrebbero avere il profilo che cerchiamo sono attualmente sotto contratto con altri club, ma durante la stagione avvengono sempre molti cambiamenti. Sicuramente però non porteremo a Lugano un giocatore che ruba il posto a un nostro giovane che vogliamo sviluppare in questo momento. Il piano sarebbe di avere un giocatore in grado di rivestire un ruolo importante all’interno della nostra squadra nel giro di tre anni… Se dovessimo trovare un profilo del genere siamo chiaramente interessati, però non prenderemo qualcuno tanto per prenderlo, questo è sicuro”.

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