
LOSANNA – La quinta partita di finale ha regalato un nuovo trionfo agli ZSC Lions che, dopo la CHL messa in bacheca qualche mese fa, hanno alzato al cielo anche la coppa di campioni svizzeri, l’undicesima nella storia del club.
La vittoria della squadra allenata da Marco Bayer è arrivata al termine di una partita nel complesso equilibrata, con gli zurighesi molto concreti e cinici, mentre il Losanna ha provato in tutti i modi a fare gioco e allungare la serie, meritando probabilmente qualcosa in più per quanto proposto.
Ad avere la meglio è però stato il gioco più semplice e diretto dei Lions, che nel vincere il loro secondo titolo consecutivo hanno nuovamente mostrato un mix di talento, fisicità e concretezza che è stato impossibile da arginare.
Il sigillo decisivo dell’intera stagione è stato quello messo da Jesper Fröden al 52’55, gol arrivato in situazione di powerplay dopo una penalità per cambio scorretto rimediata dal Losanna in un momento delicatissimo. Il gol è poi stato lungamente rivisto dagli arbitri per un’eventuale ostruzione su Pasche, ma giustamente la rete è stata accordata.
I Lions hanno poi difeso ottimamente il bravo Hrubec nel finale, ottenendo la vittoria dopo un match iniziato con il gol di Sigrist, proseguito con il ribaltamento nello score operato da Suomela e Aurélien Marti, ma poi rimesso in parità da Christian Marti.
Onore anche al Losanna, che ha dominato la regular season e poi vissuto dei playoff non semplici – già nel primo turno con il Langnau andato a Gara 7 – ma in cui ha offerto comunque un bello spettacolo. I più forti sono però nuovamente stati gli ZSC Lions, che in tutto e per tutto hanno rappresentato una volta di più l’eccellenza dell’hockey svizzero.
