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Interviste

Gianinazzi: “Perdere fa male, ma abbiamo messo le fondamenta per la nostra crescita”

Il coach al termine del match di Friborgo: “La serie è stata un po’ l’immagine dell’intera stagione. Abbiamo avuto tante avversità ed abbiamo sempre trovato la forza di reagire e rispondere. Ma è mancato qualcosa”

FRIBORGO – È sempre difficile trovare la lucidità per commentare una partita a caldo, a maggior ragione dopo aver perso la settima sfida di una serie di playoff che ha segnato il termine della stagione. Coach Luca Gianinazzi aveva comunque le idee chiare su quanto fatto dal suo Lugano, ma non ha nascosto l’amarezza per la sconfitta.

“I sentimenti in questo momento sono due. Il primo è sicuramente la delusione, abbiamo dato battaglia ma alla fine siamo costretti ad andare in vacanza. Sono però anche fiero dell’atteggiamento dei ragazzi, ancora una volta ci siamo messi in una situazione difficile – anche perché il Friborgo è stato bravo – ma per l’ennesima volta abbiamo avuto il carattere di riaprire la sfida e giocarcela fino in fondo. Non è bastato, ma questa è stata un po’ l’immagine dell’intera stagione. Abbiamo avuto diversi momenti difficili, con tante avversità, ma abbiamo sempre trovato la forza di reagire e rispondere”.

La vostra esperienza nei playoff era sicuramente inferiore rispetto a quella di una squadra esperta come il Friborgo, pensi questo sia stato un fattore importante?
“In generale è vero, però quando si va a Gara 7 si tratta di una partita secca e può succedere di tutto. Se guardiamo solamente alla serata di giovedì allora sono d’accordo, loro sono stati più maliziosi di noi ed hanno gestito meglio alcuni episodi decisivi del match. Quello non credo sia però dovuto unicamente all’età, ma anche a come si è sviluppata la partita. Avevamo di fronte una squadra molto forte che ha fatto oltre cento punti, e all’interno della serie ci hanno messo in difficoltà spesso, questo va ammesso”.

Ci avete messo un paio di partite prima di entrare in modalità playoff, c’è un po’ di rammarico in quel senso?
“Sono d’accordo, anche se penso soprattutto a Gara 1. Nella seconda sfida invece eravamo già più vicini al Friborgo a livello di gioco e competitività. Però alla fine ha poco senso concentrarsi su queste cose, se si guarda all’intera serie si possono trovare un’infinità di episodi che se fossero andati in un’altra maniera avrebbero cambiato le cose. Ma ciò che conta è il risultato finale, e questo dice che abbiamo perso la settima partita”.

Avete comunque giocato una serie in cui avete saputo imparare e migliorare. Questo ti lascia soddisfatto?
“In questo momento, a caldo, è difficile prendere qualcosa di positivo. Quello che dici però è sicuramente vero, durante la stagione siamo cresciuti come squadra, e questo si è riflesso anche nei risultati. Avevamo iniziato piuttosto male, poi è andata meglio e siamo andati vicini alla qualificazione diretta ai playoff. Ci è mancato qualcosa, ma abbiamo comunque portato a Gara 7 la seconda in classifica. Ora a bocce ferme dovremo sederci, parlare ed individuare le cose che possiamo fare meglio per poter compiere un prossimo step. Per me individualmente vale la stessa cosa, ho imparato tanto vivendo molte esperienze nuove, commettendo anche degli errori. Da questi posso crescere, ma in generale abbiamo messo delle fondamenta su cui continuare la nostra crescita”.

Domenichelli ha individuato tra gli aspetti per la prossima stagione il dover terminare in una miglior posizione di classifica, così da poter giocare queste partite decisive in casa…
“Questo è ovvio, il vantaggio di poter giocare in casa questo tipo di partite è innegabile. Basta pensare allo scorso campionato, quando il Ginevra ha potuto giocare Gara 7 di finale in casa ed ha poi vinto il titolo. Bisogna anche dire che il Friborgo ha fatto tanto per parecchi mesi, così da poter arrivare in questo momento a giocare davanti al loro pubblico la sfida decisiva di questa serie. La differenza tra noi e loro in regular season era tanta, ed è lì che possiamo trovare un grande margine per fare meglio”.

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