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Interviste

Gianinazzi: “Partite come queste sono frutto di un gruppo che si prepara al meglio”

L’allenatore del Lugano mette l’accento sulla continuità messa in pista dalla sua squadra: “Sessanta minuti di qualità e di controllo, sono felice di questo. Carr? Gli mancano le piccole cose ma è un giocatore recuperato”

LUGANO – Tre vittorie di fila per il Lugano non erano ancora arrivate questa stagione, ma Luca Gianinazzi era sempre stato convinto che sarebbe stata solo questione di tempo se la squadra si fosse sempre applicata come doveva. Il coach bianconero è ovviamente soddisfatto della prova messa in pista contro gli orsi dai suoi ragazzi: “Ho visto una squadra preparata e consapevole sul da farsiafferma Gianinazzi – il Berna ha avuto veramente poche possibilità”.

Luca Gianinazzi, sul piano collettivo è stata forse la vostra miglior partita?
“Se da quel punto di vista sia stata la nostra miglior partita non lo so ancora, devo analizzare ancora il tutto, ma di sicuro è stata un’ottima prestazione su tutto l’arco dei sessanta minuti. Abbiamo concesso poco ai nostri avversari e messo in difficoltà una squadra difensivamente organizzata con la velocità d’esecuzione mostrata nel secondo periodo”.

Quella che si vede è pure una squadra che gestisce con molta più tranquillità i momenti decisivi…
“Sì, questo è un aspetto che noto anche io ma è la diretta conseguenza di una squadra preparata. Quando le cose non vanno bene è normale perdere questa tranquillità e cadere in errore, ma oggi la squadra dimostra che se le partite vengono preparate bene entra in pista consapevole di quello che deve fare e quindi con più fiducia nei propri mezzi”.

Sembra anche che avete ritrovato una certa brillantezza, è più facile per la squadra gestire i ritmi oggi?
“Quello che vogliamo essere è una squadra che sa cosa fare in ogni momento, quando abbiamo il disco possiamo decidere se rallentare il ritmo e permettere i cambi linea oppure se aumentarlo e affondare i colpi. Tutto sta nel avere un’idea chiara di quello che bisogna fare in una determinata situazione”.

Con il rientro di Daniel Carr il sacrificato è stato Kris Bennett, girato ai Rockets. Come gestisci questa rotazione con un giocatore che finora è stato comunque uno dei migliori?
“Kris ha sempre dimostrato di essere un grande professionista e di potersi mettere a disposizione in qualunque contesto. Il compito di un allenatore è quello di gestire queste cose, oggi ho a disposizione sette stranieri e magari, spero, tra una settimana o due di averne uno in più, ma tutto va sempre in funzione della squadra. Contro il Berna penso di aver messo in pista la migliore formazione in questo momento ma so anche che Bennett sta giocando molto bene con i Rockets e si farà trovare pronto in caso di bisogno. Non sarà contento di giocare in Swiss League, e lo spero anche da un certo punto di vista, ma lui sa di fare parte di questo sistema e si è adattato alla perfezione”.

Daniel Carr ha comunque giocato una buona partita, lo ritieni recuperato totalmente?
“Carr è completamente recuperato dal punto di vista fisico, ovviamente gli mancava il ritmo partita e deve ritrovare la chimica con i compagni, ma ad oggi è un giocatore che verrà utilissimo”.

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