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Interviste

Gianinazzi: “Era importante vincere mostrando carattere, ma abbiamo giocato col fuoco”

Il coach dopo l’importante vittoria in Gara 3: “La differenza l’ha fatta la costanza sui 60 minuti, ma non è stata una partita facile. Anzi, alcune difficoltà ce le siamo create noi e dovremo fare meglio. La serie sarà una battaglia”

FRIBORGO – È stata una vittoria fondamentale quella ottenuta dal Lugano nella terza sfida della serie contro il Friborgo, un successo che riapre la serie e che ha permesso ai bianconeri di entrare per davvero in modalità playoff.

“Chiaramente era importante per noi venire qui a vincere questa partita, e farlo mostrando il carattere che abbiamo visto sul ghiaccio”, ci ha spiegato coach Luca Gianinazzi. “Ora potremo essere contenti per un paio di ore, ma poi dovremo rimettere i piedi per terra e concentrarci sugli aspetti da migliorare ed anche quelli da conservare dopo questa partita”.

Si è visto un Lugano che è davvero entrato in modalità playoff…
“Penso che già nella partita in casa avevamo visto a tratti il Lugano che si è presentato a Friborgo mercoledì sera. Stavolta la differenza l’ha fatta la costanza sui 60 minuti, ma non è stata una partita facile.. Anzi, delle difficoltà ce le siamo create noi in alcune situazioni. In quel senso possiamo fare un passo in avanti”.

Ovviamente ti riferisci alle troppe penalità…
“Sì, nel secondo tempo ci sono state troppe penalità. Non puoi concedere ad una squadra forte come il Friborgo così tante opportunità in powerplay, soprattutto in casa loro. Abbiamo giocato col fuoco e preso un rischio enorme, mentre l’aspetto positivo è stato il carattere ed il sacrificio dimostrato in boxplay. Da quello possiamo costruire la base per le prossime partite”.

Un gesto evitabile era sicuramente quello di Quenneville, che poteva anche costavi caro…
“Chiaramente sa anche lui che quello era un gesto che non doveva fare. La lega riguarderà l’episodio e poi prenderanno le sanzioni che riterranno giuste. Lo stesso vale per il caso di Sörensen e Wolf a partita conclusa”.

Schlegel ha invece giocato un’ottima partita, ti aspettavi di vederlo già così tanto “sul pezzo”?
“È difficile sapere cosa aspettarsi da un giocatore rimasto fuori tanto a lungo, ancora di più nel caso di un portiere. Si è davvero fatto trovare pronto, ha disputato un’ottima partita e penso che anche come squadra davanti a lui abbiamo giocato piuttosto bene”.

Importante anche il gol di Ruotsalainen, e non solo perché è stato quello che ha deciso la sfida. Personalmente potrà fargli bene…
“Sicuramente, immagino sarà molto contento di aver fatto questo gol. Quando sei all’overtime hai bisogno anche di azioni individuali di questo tipo, lui ne ha sfoderata una incredibile che ha anche un po’ ripagato tutto il lavoro svolto nel corso della partita. Penso abbia fornito una prova a 360 gradi in maniera encomiabile per battaglie e lavoro. Alla fine è stato premiato”.

Pensi che venire a Friborgo ad imporsi all’overtime, con la prova che avete fornito, possa iniziare a far dubitare il Gotteron?
“Non pensiamo a cosa fa il Friborgo, dobbiamo rimanere concentrati sul nostro lavoro e su quello che possiamo imparare da queste partite. Come detto ci sono ancora degli aspetti da migliorare. Sappiamo che ogni sera sarà una battaglia, non mi aspetto delle partite facile in questa serie e se vogliamo vincere altri match dovremo dare battaglia. Restiamo con i piedi per terra, abbiamo ottenuto una vittoria che nei playoff è quella che è, devi riuscire ad averne quattro”.

A livello caratteriale e di spirito “da battaglia” avete fatto un passo avanti importante…
“Penso che già in Gara 2 eravamo migliorati molto per intensità fisica, mentre nella prima partita eravamo quasi nulli. Poi però già lunedì abbiamo messo più fisicità nel nostro gioco e in questa occasione abbiamo fatto ancora un ulteriore passo in quella direzione. Ora sarà importante trovare il confine giusto tra il giocare duro ed intelligente. Competere non significa andare ad uccidere gli avversari, ma essere una squadra difficile da affrontare”.

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