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Interviste

Gianinazzi: “È mancata la nostra energia, il Rapperswil ha gestito meglio il gioco”

Il coach bianconero non si scompone: “Ho visto cose peggiori da quando sono in prima squadra, non sono soddisfatto ma nemmeno mi preoccupo. Il bilancio da novembre ad oggi? Positivo sotto molti aspetti”

LUGANO – La sconfitta contro il Rapperswil per coach Gianinazzi non deve preoccupare, anche se non è stata una delle migliori uscite dei bianconeri dell’ultimo periodo. L’allenatore del Lugano non si nasconde e ammette che oltre ai meriti avversari anche i suoi ragazzi avrebbero dovuto dare di più contro i Lakers.

“Dopo questa partita di sicuro non posso essere contento o soddisfattoesordisce il coach bianconeroaldilà della sconfitta non è stata una bella prestazione da parte nostra, ma andiamo avanti a lavorare per allargare i nostri margini di miglioramento”.

Luca Gianinazzi, a tuo avviso cosa è mancato nella vostra prestazione contro il Rapperswil?
“Già dal primo tempo si è visto che non siamo riusciti a partire con l’energia che aveva contraddistinto le nostre ultime partite, di questo ci sono demeriti nostri ma anche meriti del Rapperswil, che ha giocato un’ottima partita e ha gestito meglio di noi il possesso del disco”.

L’opinione “dal ghiaccio” di Giovanni Morini è che sia mancata anche la velocità di esecuzione, sei d’accordo con questo?
“Certo, sono perfettamente d’accordo, la velocità d’esecuzione è un aspetto fondamentale del nostro gioco, perché vogliamo colpire improvvisamente l’avversario nei momenti in cui non è ben organizzato. I Lakers come detto hanno disputato un’ottima partita, ma anche quando si facevano trovare scoperti non siamo riusciti a colpirli, significa che non abbiamo fatto abbastanza. Nel secondo periodo abbiamo saputo alzare il ritmo e giocare più vicini e compatti, senza però trovare il gol, e al termine di quei momenti è arrivato il loro vantaggio che si è rivelato subito decisivo, perché il sappiamo come il Rapperswil sia bravissimo nel gestire la partita in casi come questi.”

Questo stop arriva dopo un periodo fatto anche di prestazioni e vittorie convincenti da parte vostra, è una sconfitta che può far parte del vostro percorso?
“Credo semplicemente che giocare cinquanta partite dello stesso livello nel nostro campionato ma anche in generale sia utopico, è una questione umana e fisiologica. Anche quando si va al lavoro ogni mattina non lo si può fare sempre allo stesso modo, ogni tanto ci sente bene e a volte meno, e qui si riflette su un gruppo di 22-25 persone, dove ognuno ha la sua energia e i suoi momenti e quando si pende di più verso il negativo escono serate come quelle di sabato. Diamo il giusto merito anche ai nostri avversari, la nostra prestazione non è stata positiva ma di certo ho visto di peggio da quando sono allenatore della prima squadra, quindi niente panico e prepariamoci a lavorare come sempre per migliorare ogni aspetto”.

Tra una pausa dedicata alla Nazionale e un’altra puoi stilare un piccolo bilancio di queste settimane?
“Prima della partita di oggi da novembre via abbiamo tenuto un ruolino di marcia che era da secondo o terzo in classifica, quindi credo che di miglioramenti se ne siano fatti parecchi. Cercavamo costanza di prestazioni e di conseguenza di risultati, e in questi due casi siamo riusciti a fare bei passi avanti, ora si tratta di ripartire da qui, per migliorare giorno dopo giorno, in fondo abbiamo ancora tanti margini di miglioramento e vogliamo sfruttarli tutti”.

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