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Interviste

Filppula: “Dopo gli scorsi playoff vogliamo una stagione migliore!”

LUGANO – Dopo aver ottenuto un buon bottino di 38 punti in 42 partite, il finlandese Ilari Filppula è nuovamente pronto a rappresentare uno dei punti di forza del Lugano, dopo aver già dimostrato nella sua prima stagione in Svizzera quali siano le sue qualità.

Con il 33enne ex CSKA Mosca ci siamo intrattenuti per una breve chiacchierata, durante la quale abbiamo discusso obiettivi e considerazioni sul Lugano targato 2015/16.

Ilari Filppula, stai per cominciare la tua seconda stagione a Lugano, quali sono le tue aspettative?
“Mi aspetto di avere una stagione migliore rispetto a quella passata. Abbiamo avuto una buona regular season mentre i playoff… Beh, possiamo dire che non sono andati come ci aspettavamo. Mi piacerebbe poter sentire la stessa atmosfera che ho provato l’anno scorso durante le partite, giocare alla Resega è stato incredibile”.

Hai avuto un programma personalizzato da seguire durante l’estate. Come si svolge la preparazione fisica di un giocatore straniero?
“Ho avuto un personal coach che mi ha seguito durante i mesi estivi e ora mi sento benissimo. L’importante è allenarsi duramente e con regolarità, io sono sicuro di aver fatto un buon lavoro, sono pronto per cominciare”.

L’anno scorso Patrick Fischer ha cambiato spesso le linee d’attacco… Pensi che con l’arrivo di Martensson e Hofmann ci sarà più regolarità tra i blocchi?
“È difficile da dire, ovviamente le decisioni spettano all’allenatore, è lui che decide chi è il migliore da schierare in una determinata linea. Come giocatori l’unica cosa che possiamo fare è giocare al nostro meglio ogni partita. Sarà sicuramente interessante vedere quale sarà la formazione delle linee”.

Hai avuto la possibilità di giocare con Damien Brunner, che probabilmente sarà il tuo prossimo compagno di linea, per alcune partite. Cosa ne pensi di lui?
“È davvero una bellissima persona, oltre che un ottimo giocatore. Penso che quest’anno potrà aiutarci ancora di più di quanto non abbia già fatto la scorsa stagione. Ha il fiuto del gol e l’abilità di vincere le partite da solo. Nello spogliatoio si sta facendo vedere, è un buon leader per la squadra e dunque porterà sicuramente qualcosa in più”.

Prima dell’infortunio che ti ha colpito la stagione scorsa hai giocato un torneo con la Finlandia. La Nazionale è ancora un tuo obiettivo?
“Ogni anno, fin quando si gioca, c’è la voglia di poter rappresentare la tua nazione sul ghiaccio. Sarò sicuramente contento se dovessi ricevere la chiamata dalla Nazionale, ma non è questo il motivo principale per cui gioco. Mi concentro soprattutto sul Lugano e se dovesse arrivare la selezione, la considererò un bonus. I veri obiettivi sono da raggiungere qui”.

Tuo fratello ha giocato la finale della Stanley Cup, come l’avete vissuta in famiglia?
“Ovviamente l’abbiamo sentito e abbiamo tifato per lui. Purtroppo non è andata come lui e la squadra speravano, ma ormai ogni tanto l’hockey è così. Ha vissuto quello che probabilmente è il miglior periodo per un giocatore di hockey e sono sicuro che si è divertito un sacco. Chiaramente perdere fa sempre male ma se c’è la possibilità di poter giocare una serie come la finale di Stanley Cup la si deve prendere, aldilà del risultato”.

Studente di comunicazione all'USI di Lugano, Diego si occupa delle interviste post-partita dalla Resega.

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