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Interviste

Fadani: “Ai Mondiali ho ritrovato fiducia, ora l’obiettivo è conquistare un posto nel Lugano”

Il giovane portiere è sollevato, potrà giocare l’intera carriera con la licenza svizzera: “È una notizia importantissima. Chi è nella mia situazione ha conquistato la licenza con tanti sacrifici, togliercela sarebbe stata un’ingiustizia”

LUGANO – L’ultima volta che lo abbiamo visto in pista è stato ai Mondiali di Riga, con quelle due ottime prestazioni contro Canada e Stati Uniti che gli avevano permesso di chiudere alla grande una stagione difficile.

Il bianconero Davide Fadani può sorridere ripensando a quello strepitoso intervento su Zac Jones e a quanto di buono fatto con la maglia dell’Italia, sensazioni che dovranno essere il motore per preparare una stagione per lui fondamentale.

“Ai Mondiali ho ritrovato fiducia in me stesso, e per un giovane come me che ha bisogno di crescere e fare esperienza è stato sicuramente un momento importante”, ci ha spiegato il 20enne italiano. “Voglio sfruttare i bei momenti vissuti sul ghiaccio di Riga per continuare sulla giusta via, ho avuto buone prestazioni contro degli avversari forti ed ora voglio portare tutto questo nel prossimo campionato con il Lugano”.

Al fianco di Schlegel c’è un posto da conquistare, immaginiamo il tuo intento sia quello di giocare la prossima stagione a Lugano…
“Certo, questo è l’obiettivo, anche se ovviamente lo è pure per gli altri portieri in squadra… Vedremo chi riuscirà ad avere più tempo di fianco a Schlegel, per un giovane come me è molto importante avere più ghiaccio possibile e trovare la giusta fiducia tra i pali, ed indubbiamente è ciò che voglio raggiungere nella prossima stagione”.

Con te e Fatton il Lugano può vantare due giovani portieri davvero promettenti, a cui si aggiunge Müller. Come vivi questa rivalità?
“È una sana competizione, anche se naturalmente viviamo nel contesto di uno sport agonistico. In spogliatoio siamo grandi amici, poi quando si va sul ghiaccio ognuno lavora per i suoi obiettivi… Ovviamente non si può stare in due nella stessa porta, quindi ognuno darà tutto per conquistarsi un posto”.

La passata stagione per te ha avuto momenti complicati, senza poter giocare tanto quanto avresti voluto e con anche un infortunio…
“Sì, la scorsa stagione è stata altalenante. Ho dovuto passare attraverso varie quarantene e un infortunio, e questo mi ha impedito di trovare il ghiaccio con regolarità. Avevo fatto una parte di campionato da backup, ma senza giocare molto. Quello che mi servirà per fare un passo in più sarà sicuramente allenarmi duramente ogni giorno e più degli altri, così da sfruttare le occasioni che arriveranno per conquistarmi un posto sul ghiaccio”.

Tra il debutto in National League e le partite al Mondiale hai giocato alcuni incontri importanti per la tua crescita, hai individuato su cosa lavorare per arrivare con stabilità nella massima lega?
“Ci sono tanti aspetti a livello tecnico che si possono migliorare. Il campionato svizzero è uno dei migliori in Europa e davanti a te ti ritrovi sempre giocatori fortissimi, che sanno i tuoi punti deboli e dove ti possono sfidare e battere… Devo migliorare in queste situazioni, anche perché il gioco è molto diverso rispetto agli juniori e quando si è in prima squadra bisogna stare attenti ai propri movimenti ed evitare quelli che non servono. Già nella passata stagione abbiamo iniziato a lavorare sulla mia posizione in porta, che dovrà essere un po’ più alta, eliminando nel contempo quei movimenti inutili che possono farmi perdere il giusto posizionamento”.

Qualche settimana fa è arrivata la decisione che ti permetterà di mantenere la licenza svizzera, un bel sollievo e una notizia fondamentale per la tua carriera…
“Sicuramente, è stato un cambio di direzione importantissimo per me e per tutti gli altri ragazzi nella mia situazione. Senza questa decisione sarebbe stato molto difficile continuare a giocare nel campionato svizzero, dunque siamo molto contenti… La licenza svizzera è una cosa per cui abbiamo lavorato e conquistato nel tempo, personalmente sono cresciuto hockeyisticamente nel settore giovanile del Lugano e sarebbe stata un’ingiustizia togliercela, soprattutto per me che l’avevo appena ottenuta ed avevo un’intera carriera davanti per sfruttare i sacrifici fatti in passato”.

Il Lugano guarda alla prossima stagione con voglia di rivalsa dopo l’amara eliminazione con il Rapperswil, forte della carica di un coach come McSorley…
“La delusione per il finale di stagione è stata tanta. Il nostro obiettivo è tornare in alto ed essere la miglior squadra in Svizzera, dunque vogliamo continuare sulla linea tracciata nella regular season dello scorso anno e poi cercare di vivere dei playoff che facciano davvero capire chi siamo. McSorley lo conosciamo, è uno molto focoso e sicuramente l’emozione e la carica non mancherà, speriamo possa trasmettercela tutta e noi saremo pronti a farla vivere ai nostri tifosi”.

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