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Ambrì Piotta

Emmerton: “Osare senza paura, più in basso di così non si può cadere”

AMBRÌ – Un’altra serata, un’altra partita, un’altra sconfitta. L’ennesima di questa tribolata stagione biancoblù, che oramai sembra essere indirizzata sempre di più verso un nuovo girone di playout.

Alla vigilia di una sfida che sulla carta si preannunciava proibitiva, i leventinesi hanno dovuto inginocchiarsi dinnanzi al troppo talento dei Lions, che ha fatto la differenza. 4-2 il risultato finale in favore di Pestoni e compagni, ai quali sono bastati sei minuti per capovolgere la contesa e gelare i tifosi biancoblù accorsi alla Valascia.

Da recriminare per la squadra di Kossmann un vantaggio per 2-0 dopo 30 minuti di gioco non gestito al meglio. Al termine della sfida ci siamo intrattenuti con uno sconsolato Cory Emmerton, autore di una rete in powerplay e premiato come migliore leventinese in pista.

Cory Emmerton, è stata una partita combattuta, ma quando è caduto il 4-2 dei Lions sono venute a mancare le forze…
“Avevamo già affrontato i Lions in due occasioni all’Hallenstadion e le cose erano andate piuttosto bene, considerando che lo Zurigo è una squadra alla quale è davvero difficile riuscire ad impedire di crearsi le proprie occasioni da rete… Creano tantissimo gioco e giocano davvero bene assieme. Sapevamo di dover essere pronti per cercare di superare indenni le loro folate offensive, ma quando hanno iniziato a segnare da parte nostra non siamo riusciti a fermare “l’emorragia”… Non abbiamo lavorato abbastanza per limitare al minimo i danni, ma questo è ciò che accade quando si affrontano squadre di questo calibro. Abbiamo messo sul ghiaccio il giusto impegno e la giusta attitudine, ma ancora una volta non è bastato”.

Quanto è stata difficile da digerire la rete del 3-2 subìta a soli 11 secondi dalla seconda sirena?
“È stata davvero dura, soprattutto perchè stavamo giocando a 4-contro-4, in quella che è una situazione praticamente uomo-a-uomo, ma questo fa parte del gioco. Quel gol ha dato loro molta energia e girato il momentum in favore dello Zurigo. Noi, in quanto gruppo, abbiamo cercato di restare uniti durante la pausa per ritornare sul ghiaccio più forti. Credo che abbiamo disputato un terzo periodo accettabile, ma la partita ci è pian piano scivolata di mano. Dal punto di vista mentale non abbiamo nulla da recriminarci per quanto concerne l’impegno e la volontà di far bene, che non sono mai mancati dall’inizio della stagione, a parte qualche partita. Disputare partite combattute nel risultato sino alla fine, però, non può essere una consolazione. Dobbiamo trovare un modo per vincere”.

Nel secondo periodo è cambiato qualcosa, si è improvvisamente visto un Ambrì più arrembante e dinamico. Poi però c’è stato quell’incredibile capovolgimento di risultato dello ZSC…
“Non a caso i Lions si trovano ai vertici della classifica… Come dicevo in precedenza, sono una squadra talmente talentuosa che è davvero difficile – se non impossibile – impedir loro completamente di crearsi le proprie occasioni. Credo che però abbiamo reso la vita un po’ troppo semplice per alcuni di loro, permettendogli un’entrata troppo semplice nel nostro terzo e dimenticandoci di marcare qualche uomo. È qualcosa su cui dobbiamo lavorare ma sabato c’è già un’altra sfida e una vittoria ci aiuterebbe a risolvere molti dei nostri problemi”.

Spesso l’Ambrì mostra un calo nel terzo periodo. Questo può essere legato ad un fattore mentale o piuttosto ad un fattore fisico?
“Questo non ha assolutamente a che fare con la forma fisica. Tutti noi lavoriamo duramente e siamo sempre pronti alle sfide. Probabilmente dobbiamo avere meno paura di perdere e provare qualche giocata in più, perchè al momento siamo in fondo alla classifica e più in basso di così non si può cadere. Con il passare dei minuti ci lasciamo un po’ andare, mentre dovremmo compattarci. Su questo aspetto c’è da lavorare e continueremo a farlo finché non avverranno alcuni cambiamenti”.

Sembra che il powerplay cominci finalmente ad ingranare. In due partite avete realizzato tre gol…
“Abbiamo discusso parecchio riguardo a questo aspetto, per il powerplay è importante poter contare su più momenti di superiorità nell’arco di un incontro. È estremamente difficile riuscire a prendere il giusto ritmo quando si può giocare un solo powerplay… Questo dimostra che probabilmente non abbiamo giocato sufficientemente bene da riuscire a conquistare abbastanza penalità per prendere ritmo. Ma è altresì vero che ogni partita ha la sua storia… Ci sono serate nelle quali abbiamo avuto diverse occasioni ma il disco non ha voluto saperne di entrare, mentre poi capita che nell’arco di due partite si segnano addirittura tre reti. In futuro dovremo quindi cercare di indurre più spesso gli avversari al fallo”.

Comincia a denotarsi una buona intesa tra te e Guggisberg… Un’alchimia che l’Ambrì nel suo complesso sta ancora cercando di trovare…
“Guggisberg è un giocatore estremamente dinamico e veloce. In qualsiasi momento, grazie alle sue doti, è capace di cambiare una partita e mi piace molto giocare in linea con lui. Per gli avversari è un uomo davvero imprevedibile ed è bello poter contare su un ragazzo del genere all’interno di una squadra. Venerdì sera abbiamo avuto delle ottime occasioni in 5 contro 5, ora sta a noi trovare il fondo della rete . Gli assist che ha fornito nel corso delle ultime situazioni di superiorità numerica dimostrano che tipo di giocatore sia. Credo che la nostra linea stia creando un’energia positiva nel reparto offensivo e credo che dovremo continuare su questa strada.”

Sabato sarete di scena a Davos, un’altra sfida difficile…
“Non ci sono partite facili, specialmente in trasferta quando si affrontano avversari forti come il Davos. La truppa di Del Curto, nel modo in cui gioca, è capace di siglare anche dieci reti in un solo match. Dovremo essere pazienti, creandoci le nostre occasioni.”

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