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Interviste

Eggenberger: “Amo i playoff e mi sto facendo valere, ritrovare un posto non era facile”

Il futuro biancoblù ha vinto con i Lakers la sua prima partita: “La memori nei playoff non deve esistere, bisogna concentrarsi solo sul futuro. Ora il nostro focus è su Gara 4, vogliamo riportarci in parità”

(JustPictures)

RAPPERSWIL – La terza volta è finalmente quella buona. Dopo essere rimasto un po’ ingiustamente all’asciutto, Nando Eggenberger e il suo Rapperswil sono riusciti infine a vincere la loro prima partita nella serie che l’oppone allo Zugo.

“Direi che è la giusta ricompensa. Dopo le prime due partite ci siamo detti che se avessimo continuato a giocare in quel modo prima o poi il disco sarebbe girato dalla nostra parte”.

Forse l’unica ma decisiva differenza è che stavolta anche nel terzo periodo avete continuato ad attaccare, non come a Zugo, dove sul finale magari a causa di ciò eravate stati puniti…
“Esattamente, ce lo siamo detti anche nello spogliatoio. A Zugo era subentrata un po’ troppa prudenza, ci siamo detti che non deve più succedere e anche quando siamo in vantaggio nel punteggio dobbiamo continuare a fare il nostro gioco in avanti come se nulla fosse”.

Non era evidente riprendersi dalla botta di Gara 2, avete lavorato a livello mentale?
“Chiaramente non è mai bello perdere in questo modo, ma ormai i playoff sono così, la memoria non deve esistere, bisogna dimenticare tutto ciò che è passato e concentrarsi solo sul futuro. Ora il nostro focus è tutto su Gara 4, vogliamo riportarci in parità”.

Un punto decisivo è stata la disciplina, ad eccezione magari della penalità di Zangger in attacco a gioco praticamente fermo…
“Sappiamo che lo Zugo in powerplay è forte, lo abbiamo vissuto sulla nostra pelle specialmente nella prima sfida. È importante non lasciarsi trasportare dalla loro maniera di agire e dalle loro simulazioni. Dobbiamo concentrarci sul nostro gioco, in questo senso siamo riusciti ad applicarci e la vittoria è appunto meritata”.

Dopo il rientro da Ambrì hai dovuto mangiare granito… Com’era preventivabile ti sei ritrovato in tribuna, ma a poco a poco sei riuscito a tornare in formazione…
“Sapevo che sarebbe stata una lotta cercare di rientrare nel line-up. Dopo qualche partita trascorsa ad osservare i compagni sono riuscito a guadagnarmi un posto, in seguito l’ho riperso, ma non ho mollato. Ho continuato a combattere e nel post-season ho ritrovato nuovamente un posto. Al momento credo di rispondere alle attese dello staff tecnico e sono contento, spero di continuare così e poter dare il mio contributo alla causa”.

La tua era una situazione speciale, hai parlato molto con coach Hedlund a tal proposito?
“Certo, già quando ero partito in direzione di Ambrì avevamo discusso parecchio, non era una situazione semplice. Sono state discussioni proficue, abbiamo trovato un punto comune. Io ho fatto di tutto per cercare di tornare nello scacchiere e il tecnico, come mi aveva detto, mi ha ricompensato. Cercherò di sfruttare ogni occasione e sino alla fine darò tutto per il Rapperswil”.

Domenica hai giocato poco più di 9’, magari non tantissimi, ma ti sei fatto valere e hai avuto qualche bello spunto, sei contento a livello personale della tua prova?
“Credo di sì, so quello che devo fare, amo i playoff, ho il sentimento di essere un buon giocatore da playoff. Ogni tiro, ogni sprint, ogni check può essere decisivo e credo di farmi valere. Vedere la mia squadra vincere è il mio unico obiettivo”.

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