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Interviste

Domenichelli: “Non potevo assicurare il posto in squadra a Lapierre, lui non lo ha accettato”

Il DS: “Presto o tardi sarebbero arrivati altri giocatori e avrebbe dovuto accettare un turnover o il ruolo di quinto straniero. Ora Kapanen avrà la chance di completare la sua squadra, ma aspetteremo il ritorno sul ghiaccio”

LUGANO – Lo scorso mese di dicembre il Lugano aveva annunciato il rinnovo biennale con il canadese Maxim Lapierre, ma l’avventura dell’attaccante in bianconero si è anticipatamente conclusa sabato mattina con lo scioglimento consensuale del contratto.

“Quando sono entrato in carica ho discusso il futuro con tutti i giocatori della nostra squadra – ci ha spiegato il DS Hnat Domenichelli a Max avevo spiegato quale sarebbe stato il suo ruolo per i due anni di contratto in vigore. Ho subito chiarito il fatto di non poter garantire lui un posto in squadra, visto che prima o poi sarebbero arrivati altri giocatori e ci sarebbe stata la possibilità di un turnover, oppure di diventare il quinto straniero”.

È stata questa possibilità che ha portato a prendere strade diverse?
“Lui non aveva intenzione di essere il quinto straniero. Dopo aver discusso della situazione ci siamo dunque lasciati del tempo per riflettere, e siamo arrivati alla conclusione che per entrambe le parti sarebbe stato meglio arrivare ad una soluzione durante l’estate. Lui, pensando anche alla sua famiglia, ci ha spiegato che non voleva trovarsi in una situazione in cui doveva spostarsi a stagione in corso. Per questo ha già firmato con un altro club”.

Ora su che tipo di giocatore sei orientato per completare il quartetto di stranieri?
“Al momento non abbiamo ancora una direzione precisa. Poter ingaggiare un nuovo giocatore rappresenta per Kapanen un’opportunità, vogliamo dunque aspettare il ritorno sul ghiaccio di settimana prossima e, in base a quello che lo staff vedrà in pista e al sistema di gioco che si vuole adottare, capiremo dove manca qualcosa. Ci rinforzeremo in base ai primi feedback che ci darà il ghiaccio, vogliamo dare a Sami la miglior soluzione possibile”.

A livello svizzero invece avete ingaggiato per una prova Romain Chuard…
“Lui è un giocatore interessante, ma prima di mettere sotto contratto qualcuno che non abbiamo ancora visto nel nostro campionato vogliamo osservarlo da vicino. È un difensore molto difensivo, non aspettatevi che arrivi a Lugano per dirigere il powerplay, ma ha giocato anche in Nazionale U20 e crediamo meriti un’opportunità”.

A livello svizzero state ancora cercando degli innesti?
“Il mercato svizzero è particolare, perchè sostanzialmente non ci sono finestre di mercato, si ha sempre la possibilità di ingaggiare qualcuno. Naturalmente siamo sempre vigili, il mio ruolo è aiutare la squadra a migliorare ed è quello che sto facendo… Non ho una data entro la quale voglio “chiudere” la rosa, perché per rinforzaci c’è sempre la possibilità. Vedremo cosa succederà.”

Sono passati un paio di mesi dal tuo arrivo a Lugano, ti sei fatto un’idea più chiara della situazione e della strategia che vuoi adottare?
“Piano piano mi sto ambientando, ma non ancora al 100%. In questo senso indubbiamente mi aiuterà il mese di agosto, quando potrò vedere la squadra sul ghiaccio e la società operativa nella sua interezza. In merito alla strada da intraprendere, sicuramente tra settembre e ottobre avrò più cose da dire”.

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