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Ambrì Piotta

Conz: “Nel terzo tempo si è rivista la mentalità da Ambrì, in porta ho avuto un buon feeling”

Il portiere è stato tra i protagonisti: “Abbiamo svolto un grande lavoro con il fisioterapista, e al debutto i miei compagni mi hanno aiutato. Juvonen? Un’ulteriore sfida, ma per me la squadra viene sempre prima di tutto”

FRIBORGO – È stato il grande protagonista della vittoria leventinese a Friborgo. Con le sue 34 parate Benjamin Conz ha contribuito in maniera determinante al debutto vittorioso.

Benj complimenti, non era evidente dopo la travagliata stagione scorsa tornare in questa maniera, è balsamo per te immaginiamo…
“Sicuramente fa bene vincere così, ma attenzione, è stata solamente una partita. Già la preparazione con le varie amichevoli era andata bene, ha contribuito a farmi avere un buon feeling tra i pali e poi la squadra mi ha molto aiutato davanti alla gabbia”.

Decisiva la resistenza nel secondo tempo, avete sofferto e stretto i denti superando quasi indenni un periodo complicatissimo…
“Direi che il match si può suddividere in tre parti. Nel primo tempo siamo stati superiori al Friborgo, quello centrale è appunto stato difficilissimo, complice la penalità di partita incassata, lì ci siamo proprio agganciati a loro nel tentativo di restare a galla e nella terza frazione si è poi rivista la mentalità giusta, quella da Ambrì”

A livello fisico come ti senti, sei al 100%?
“Abbiamo fatto un grande lavoro estivo con il mio fisioterapista Emanuele. I problemi agli adduttori risalgono all’operazione all’anca di qualche anno fa, gli esercizi stanno dando i frutti, ho ancora fatto dei test questa settimana e i risultati sono positivi, i progressi sono incoraggianti. Chiaramente però non si è mai al riparo dalle brutte sorprese. Continuerò a lavorare con il mio fisioterapista durante tutta la stagione”.

Malgrado la tua esperienza (sei ormai alla tua 15esima stagione) il debutto di campionato è ancora qualcosa di speciale, provi quella eccitazione che non ti fa dormire alla vigilia?
“C’è sempre, certo, anche se ci si fa l’abitudine e non m’impedisce di dormire. La cosa più bella e che ti dà la gioia maggiore alla fine è tornare a giocare davanti a tutti i nostri tifosi, l’eccitazione deriva da questo fatto in sostanza”.

Nella tua carriera sei praticamente quasi sempre stato il numero 1. Ora, con Juvonen al tuo fianco, rischia di non essere più il caso. Come vivi questa nuova situazione, ti dà la forza per spingere ancora di più?
“È un’ulteriore sfida, anche se da quando sono ad Ambrì in sostanza a parte il primo anno, si è sempre cercato di dividere a metà le partite da titolare, anche se ero io a giocarne qualcuna in più. Per me non cambia nulla. Il mio obiettivo è di aiutare la squadra, è sempre stata la mia filosofia, la società viene prima di tutto, di qualsiasi singolo. Cercherò dunque di farlo indipendentemente se sia io oppure Juvonen a difesa della gabbia”.

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