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Ambrì Piotta

Con il Frölunda c’è poco da fare, l’Ambrì saluta la Spengler

Sconfitti da un Frölunda compatto e disciplinato, i biancoblù pagano errori individuali e penalità. Biancoblù eliminati, gli svedesi affronteranno il Davos

Con il Frölunda c’è poco da fare, l’Ambrì saluta la Spengler

AMBRÌ – FRÖLUNDA

0-5

(0-0, 0-2, 0-3)

Reti: 21’17 Öberg (Künzle) 0-1, 39’18 Friberg (Strömwall, Tömmernes) 0-2, 44’11 Hasa (Innala, Borg) 0-3, 45’23 Innala (Tömmernes, Strömwall) 0-4, 51’11 Nilsson (Folin, Lasu) 0-5

Penalità: Ambrì Piotta 4×2, Frölunda 3×2

Assenti: Isacco DottiTommaso De LucaDiego Kostner (infortunati), Kilian ZündelBenoit JeckerManix LandryValentin Hofer (sovrannumero), Simone Terraneo (Nazionale U20)

DAVOS – Niente bis per l’Ambrì Piotta alla Coppa Spengler, i biancoblù non potranno difendere il titolo vinto nella scorsa edizione. Ad andare in semifinale contro i padroni di casa del Davos sarà quindi il Frölunda, capace quindi di avanzare nel penultimo atto del torneo grazie alla sin qui unica vittoria ottenuta in tre partite, ma la sola che contava davvero.

Forse agli svedesi sono serviti più giorni per calarsi nel torneo e capire le varie dinamiche degli avversari, ma senza strafare e proponendo un gioco ordinato e molto quadrato, concedendo pochissimo ai leventinesi e colpendo chirurgicamente in ogni momento importante, la squadra di Rönnberg potrà ora dire la sua tra le contendenti del trofeo.

Il cammino della squadra di Luca Cereda termina quindi in questa sorta di quarto di finale, in una partita decisa anche dagli errori dei biancoblù stessi, andati sotto nel punteggio nel secondo periodo inoltrato – dopo mezz’ora di una partita mai esaltante – pagando dazio per un errore di Pezzullo sulla blu offensiva e poi in un box play provocato da un fallo evitabile di Zaccheo Dotti.

In un contesto in cui il ritmo non è mai decollato sul serio – e ciò ha fatto il gioco degli svedesi, abili passatori e possessori del disco – l’Ambrì Piotta non è quasi mai riuscito ad accendere le sue fiammate, mostrandosi un po’ spento e in generale in linea con le prime due partite del torneo, nel quale forse non ha mai mostrato il suo vero volto fatto di grinta e fuoco sacro.

Inoltre la rete subita a pochi secondi dalla seconda sirena potrebbe aver scalfito altre certezze nella mente dei leventinesi, scesi in pista nella terza frazione con le linee rimescolate, ma ciò non è bastato a cambiare le sorti o perlomeno gli equilibri del gioco e anzi il Frölunda ha dilagato fin sul 5-0, rendendo la sconfitta fin troppo severa per i biancoblù.

Che l’Ambrì Piotta – che nel corso del match ha perso Heed per infortunio – stia fuori dai giochi finale ci può anche stare, soprattutto se eliminato da una squadra molto meglio messa in pista rispetto ai primi due incontri – e che ha mostrato tutte le sue qualità tipicamente svedesi – ma è un peccato pensando che forse effettivamente i ragazzi di Cereda in questa edizione non sono riusciti a dare tutto loro stessi come un anno fa, quando magari c’era (comprensibilmente) più fame per la vittoria finale, lasciando un po’ di amarezza generale.

Ora la testa andrà logicamente al campionato, nel quale andrà smaltita in fretta questa delusione per rientrare in un “mood” che era stato decisamente positivo prima di questa ultima Coppa Spengler a tinte biancoblù.


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